montemurlo. IL “GESTO SIMBOLICO” DEL MINISTRO SALVINI

Dal balcone

MONTEMURLO. Bagno di folla di simpatizzanti della Lega e del Governo giallo verde in via della Quiete a Montemurlo per la consegna ai Carabinieri di una villetta a schiera confiscata otto anni fa alla famiglia di Pietro Cozzolino, condannato per traffico d’armi e droga. Il ministro degli Interni Matteo Salvini (ieri sera a Firenze) è stato accolto tra gli altri dal prefetto di Prato Rosalba Scialla, dal direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, dal sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini. 

Il servizio di sicurezza messo a punto dalla Prefettura ha tenuto alla larga un gruppo di manifestanti presente con manifesti e l’accesso alla strada evidentemente è stato appositamente chiuso alle persone non gradite. Tutto è quindi filato liscio: dal sopralluogo all’interno della villetta (un valore stimato in 349 mila euro), alla conferenza stampa che ha preceduto la consegna delle chiavi al tenente colonnello Marco Grandini, comandante dei Carabinieri, all’improvvisato incontro con i cittadini presenti dalla balaustra della villetta dove Salvini ha parlato da leader della Lega . “Vengo qua a Montemurlo da ministro e non guardo al colore dell’amministrazione comunale. Ho visto il curriculum di questo Cozzolino e fa accapponare la pelle.

Il posto di questa gente è in galera e farò di tutto per fare in modo che i beni confiscati da questi mafiosi in Italia vengano restituiti alle città…”.

Quello di Montemurlo è uno dei diversi immobili confiscati alla Camorra o alla Mafia riconsegnati allo Stato.

C’è anche chi contesta

A Montemurlo Salvini ha anche parlato delle imminenti elezioni amministrative e regionali. “Sento un vento di cambiamento e penso che quello che è successo a Pisa e Siena presto succederà amche a Firenze, Prato e Livorno. Saranno i rappresentanti locali a scegliere il nome dei candidati. Io verrò solo a sostenerli”.

“Sono contento – ha scritto Matteo Mazzanti (Fdi Montemurlo) – per la visita del Ministro dell’Interno Matteo Salvini a Montemurlo, credo sia stato doveroso da un punto di vista istituzionale presenziare all’evento. Per la prima volta nella storia, il titolare di un dicastero ha visitato la nostra città per motivazioni legate alle sue funzioni e non per eventi politici. In questa circostanza ha presenziato alla cerimonia per la consegna di un immobile confiscato per mafia all’arma dei carabinieri”.

“Oggi Salvini – interviene Massimiliano Brezzo (Cgil) –  ha scoperto che esiste Prato. Chiaramente per strumentalizzare, come di consueto i problemi, non per risolverli.

Se lui e il suo governo fossero un minimo attenti, saprebbero quanto a Prato è stato fatto in questi anni. A partire dal Protocollo firmato da tutte le sigle sindacali e datoriali.

Matteo Salvini

Da quello che ha poi prodotto, cioè un protocollo successivo firmato in prefettura da tutti i comuni della provincia e gli organi di controllo sotto il coordinamento del Prefetto. Quindi dell’ufficio Territoriale del Governo e sotto le dipendenze dirette del ministro degli interni. (Cioè lui).

Inoltre già da settimane giace sulla scrivania del ministro Di Maio una richiesta di incontro firmata dalle sigle sindacali tessili, Cna e Confartigianato, che chiede che a Prato si applichino la legge sullo sfruttamento lavorativo e sulla responsabili solidale, che qui, malgrado le chiare sentenze, anche della Corte costituzionale, è sistematicamente disapplicata dell’Inps nel tessile-abbigliamento.

Lettera che ancora non ha avuto risposta. Se il Governo tiene a Prato, e vuole aiutarla a sconfiggere l’illegalità e lo sfruttamento lavorativo non ha che da cominciare a farlo. In primo luogo rispondendo alla nostra richiesta di incontro”.

[Andrea Balli]

In diretta da Montemurlo (Prato), dove consegnerò all’Arma dei Carabinieri un immobile sequestrato alla malavita. State con me!

Geplaatst door Matteo Salvini op Vrijdag 21 december 2018

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