MONTEMURLO. Sul fronte dell’emergenza abitativa il 2019 porterà a Montemurlo una boccata d’ossigeno. Saranno consegnati entro il prossimo marzo 26 nuovi alloggi di edilizia popolare, 11 case in via Barzano e 15 in via Lamarmora in zona Bicchieraia.
Durante l’ultimo consiglio comunale è stato deliberato l’atto aggiuntivo alla convenzione attuativa per il Piano per l’Edilizia Economica e Popolare Nord Bicchieraia, che dà il via libera definitivo all’acquisizione da parte di Epp spa (Edilizia Pubblica Pratese, partecipata del Comune) — attraverso uno specifico finanziamento regionale di circa 2,6 milioni — di 16 nuove case in via Lamarmora per un totale di 1428 metri quadrati, abitazioni messe in vendita dalla cooperativa in liquidazione L’Amicizia; hanno votato a favore Pd, Fratelli Italia, Movimento Cinque Stelle, astenuti Forza Italia e Lega.
Sugli appartamenti di via Lamarmora nei prossimi mesi saranno effettuati lavori di adeguamento per un valore complessivo di circa 100 mila euro, e successivamente saranno consegnati agli aventi diritto: « Il 50% di questi alloggi saranno riservati ai residenti del Comune di Montemurlo, inseriti nella graduatoria per l’accesso alle case popolari. — spiega l’assessore ai servizi sociali, Luciana Gori — Inoltre l’amministrazione comunale si è riservata la possibilità di utilizzare una parte di queste abitazioni per far fronte a casi di emergenza abitativa».
Durante il 2018, infatti, il Comune ha concesso 110 contributi per il sostegno al canone di locazione e 18 i finanziamenti con fondi regionali per il sostegno al pagamento dell’affitto. Inoltre, nel corso dell’anno, il Comune ha sistemato in affittacamere della zona tre famiglie con figli piccoli e un singolo con sfrattati.
Dunque un 2018 molto pesante sul fronte delle politiche sociali che l’amministrazione comunale ha affrontato con forza, aumentando gli stanziamenti in bilancio per combattere emarginazione e povertà. I fondi per il sociale, infatti, sono passati dai circa 900 mila euro del 2017 al 1 milione e 340 mila euro di quest’anno.
« Il nostro obbiettivo è sempre stato quello di non lasciare indietro nessuno e mantenere la coesione sociale — prosegue l’assessore Gori — Nel 2018 si registra un aumento dei casi di minori con disagio segnalati dal Tribunale. A questo proposito abbiamo provveduto ad inserire in strutture protette tre madri con figli piccoli (per un totale di sette persone), vittime di maltrattamenti e violenze in famiglia, un tema sul quale il Comune si batte con forza anche attraverso progetti di prevenzione nelle scuole e attraverso l’attivazione di uno sportello di consulenza, gestito insieme al centro antiviolenza La Nara di Prato».
In tutto nel 2018 sono state 534 le persone in carico ai servizi sociali del Comune di Montemurlo, di cui 120 minori, 103 disabili, 28 persone con problemi di salute mentale, 114 anziani seguiti attraverso servizi socio sanitari o socio assistenziali.
ANZIANI – Per quanto riguarda gli anziani l’impegno dell’amministrazione si è orientato sopratutto verso l’assistenza domiciliare, per mantenere, li dov’è possibile, la persona nel contesto familiare. A questo proposito sono 35 le persone che vengono assistite direttamente a casa, 5 gli anziani inseriti in centri diurni e 35 quelli che si trovano nelle Rsa del territorio, 9 quelli che usufruiscono dell’importante servizio di compagnia domiciliare, svolto dai volontari dell’Auser Montemurlo, e 13 quelli indigenti a cui vengono consegnati ogni giorno i pasti caldi a casa.
Tra gli altri numeri significativi sul fronte della terza età a Montemurlo, nel corso del 2018 sono stati 98 gli anziani che hanno frequentato i corsi di attività motoria, 47 quelli impegnati nei lavori socialmente utili e 45 che si occupano degli orti sociali. A Montemurlo inoltre esistono due bocciodromi comunali, che rappresentano importanti centri di aggregazione per la terza età.
LOTTA ALLA POVERTÀ — Nel 2018 il Comune di Montemurlo ha continuato a sostenere il progetto Vela, portato avanti con la Caritas e San Vincenzo dei Paoli, con oltre 25 mila euro, soldi che sono andati nel sostegno di 80 famiglie indigenti, alle quali è stato dato un aiuto nel pagamento delle utenze e per la spesa quotidiana. Sono state, invece, 136 le domande sul Rei il reddito di inclusione con uno stanziamento medio di circa 300 euro mensili, 137 gli assegni al nucleo familiare e di maternità e 25 gli interventi attuati attraverso la mensa e il dormitorio la Pira. Il Comune ha inoltre concesso due quote per i mutui prima casa a famiglie in difficoltà e 60 ticket sanitari.
DISABILI — Il Comune ha lavorato per garantire il trasporto a scuola a Prato, a Montemurlo e ai centri di riabilitazione diurni di 25 ragazzi con disabilità. Sono dieci, invece, le persone disabili inserite in strutture residenziali e 17 semiresidenziali, 18 gli inserimenti socio terapeutici. Il Comune ha anche lavorato per favorire l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità ed ha partecipato al progetto Made in po che ha visto la partecipazione di 130 ragazzi, che, dopo una fase di ascolto e orientamento, sono stati avviati al lavoro, di questi 26 hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
Inoltre, grazie al progetto “Dopo di noi”, sul territorio si concretizzeranno a breve tre progetti di co-housing per favorire l’autonomia delle persone con disabilità.
MINORI — Sono stati 64 i bambini e i ragazzi con disagio ad essere sostenuti con progetti socio – educativi, 5 i bambini in affido familiare, sedici quelli seguiti dal servizio Sei (servizio educativo individuale), dodici i ragazzi inseriti in centri diurni, dieci i bambini della scuola primaria e delle medie inseriti nel progetto “Minori a rischio” per la prevenzione del bullismo e della dispersione scolastica.
Tra gli altri importanti progetti portati avanti dall’assessorato vale la pena ricordare le visite urologiche gratuite, promosse in collaborazione con il Lions Club, l’ospitalità ai bambini saharawi e la collaborazione con l’associazione Aurora per le attività per i disabili.
[masi — comune di montemurlo]