Il sindaco definisce i ragazzi “novelli Ulisse” che dopo aver affrontato un anno di pandemia, tra mille difficoltà, ora sono pronti a riprendere il mare verso un futuro fatto di consapevolezza e impegno
MONTEMURLO. «Siete come nuovi Ulisse, dopo lunghe e difficili avventure, ora è tempo di riprendere il mare, di ripartire e il mio augurio è che il vento gonfi sempre le vostre vele verso un nuovo futuro, verso il mondo che vorreste. Non smettete di desiderare e costruite un mondo migliore fatto di consapevolezza e impegno».
Il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, si rivolge ai maturandi in quella che per tutti è la “notte prima degli esami”.
Un messaggio di incoraggiamento per affrontare l’esame di maturità (che inizia domani 16 giugno) dopo un anno segnato dalle privazioni, dal dolore e dalla malattia.
Il Covid- 19 è stato un educatore inumano, ha impugnato il bastone severo della privazione, imponendo disciplina, rispetto delle regole, spazzando via in un solo colpo i rituali della socialità.
«Ma sono convinto che non c’è crisi senza crescita e questo virus vi ha insegnato qualcosa di prezioso per la vostra vita futura: tutti noi abbiamo imparato che la nostra vita si iscrive sempre in un orizzonte più ampio di quello della nostra individualità e della nostra famiglia. Nessuno si salva da solo, il benessere del singolo è strettamente connesso a quello del prossimo».
Per il sindaco Calamai essere maturi non significa solo superare, con più o meno difficoltà, un esame, ma pensarsi all’interno di una storia, di una comunità, sentirsi consapevoli protagonisti del proprio futuro. «Forza, da domani date il meglio di voi stessi», conclude Calamai.
[masi— comune di montemurlo]