montemurlo. IN UNA DITTA MAROCCHINA TROVATI “LOCULI” DORMITORIO IN UN SOPPALCO ABUSIVO

La polizia municipale di Montemurlo, nell’ambito dei controlli preventivi sulle nuove partite Iva effettuati grazie ad una convenzione con la Camera di Commercio, ha trovato nella zona industriale di Bagnolo una ditta di controllo tessuti dove era stato ricavato un soppalco con tre dormitori e un refettorio. Il sindaco Calamai: «A Montemurlo, grazie ai controlli preventivi, teniamo alta l’attenzione contro l’illegalità e la sicurezza nei luoghi di lavoro»

Enrica Cappelli, comandante della Polizia Municipale di Montemurlo

MONTEMURLO. Nell’ambito di un controllo preventivo sull’apertura delle nuove partite Iva, attuato grazie ad una convenzione stipulata dall’amministrazione comunale con la Camera di Commercio di Prato, nei giorni scorsi la polizia municipale di Montemurlo ha trovato, nella zona industriale di Bagnolo, una ditta di controllo tessuti, condotta da un cittadino marocchino di 44 anni, dove era stato realizzato abusivamente un soppalco metallico di 70 metri quadri, collegato al magazzino da una scala. Sopra la struttura, del tutto priva delle autorizzazioni edilizie e dei requisiti di sicurezza sismica, attraverso l’utilizzo di tramezzature con pannelli isolanti cosiddetti “sandwich”, erano stati ricavati tre dormitori attrezzati con armadi, letti e finestrelle, che affacciavano sull’interno della ditta stessa.

Al momento del controllo erano presenti nell’azienda i due dipendenti, anch’essi di nazionalità marocchina e regolari in Italia, che alloggiavano nelle stanzette ricavate sul soppalco; assente il titolare dell’azienda, ritornato temporaneamente in patria.

Sotto al soppalco, inoltre, era stato realizzato un locale refettorio, utilizzato dagli operai per consumare i pasti; assenti le vie di fuga e le più elementari norme di sicurezza e igienico sanitarie. I dormitori abusivi realizzati in fabbrica, grazie ai controlli stringenti messi in atto dal Comune negli ultimi anni, sembravano ormai un problema superato a Montemurlo e comunque riconducibile in prevalenza alla comunità cinese.

Invece, le ultime verifiche condotte dalla polizia municipale hanno messo in luce un nuovo fenomeno che sembra spostare anche la provenienza geografica dell’illegalità.

«A Montemurlo, attraverso i controlli preventivi messi in atto con regolarità dalla nostra polizia municipale sulle nuove partita iva aperte sul territorio, teniamo alta l’attenzione contro l’illegalità a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti dei lavoratori. — commenta il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai —

Questo tipo di controlli sono fondamentali perché ci consentono di stroncare sul nascere pericolosi fenomeni di promiscuità tra ambito abitativo e lavorativo, che negli ultimi anni, grazie ad un controllo sempre più stringente del territorio, eravamo riusciti ad azzerare».

Dopo le verifiche della polizia municipale, è scattato il sequestro penale dell’immobile per gli abusi edilizi realizzati e per il ripristino della destinazione d’uso artigianale di magazzino – laboratorio.

«La Camera di Commercio di Prato, grazie ad una convenzione stipulata qualche anno fa con l’amministrazione comunale di Montemurlo, ci fornisce mensilmente i nominativi delle nuove partite iva aperte sul territorio —  spiega la comandate della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli — Questo ci consente di attuare un controllo capillare sulle attività economiche, individuando le eventuali ditte fantasma e le situazioni di irregolarità come evidenziato nel caso della ditta di controllo tessuti di Bagnolo».

[masi —comune di montemurlo]

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