La pietra di riuso, proveniente da Villa Giamari, riporta il numero dei caduti montemurlesi nella Prima Guerra Mondiale (63) e servirà per completare l’area monumentale Nuraghe Chervu a memoria della Brigata Sassari
MONTEMURLO. Il Comune di Montemurlo ha risposto all’invito della Prefettura di Prato ed ha inviato a Biella una pietra di riuso, proveniente da un’antica pavimentazione di Villa Giamari, che servirà per completare il lastricato di Nuraghe Chervu, l’area monumentale dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti della Prima Guerra Mondiale.
Il numero riportato sulla pietra — per Montemurlo 63 — indica i caduti della Grande Guerra che ogni Comune ha sacrificato nella lotta per l’unificazione del territorio nazionale. La pietra scelta è particolarmente significativa per la comunità montemurlese, perché proviene da Villa Giamari, storica villa-fattoria del territorio e oggi sede della biblioteca comunale e degli uffici cultura, politiche sociali e scuola.
«Una bella iniziativa, alla quale abbiamo aderito con grande interesse, per onorare la memoria dei nostri 63 concittadini che persero la vita durante la Prima Guerra. — spiega il sindaco Simone Calamai — Con questa pietra, che rappresenta un luogo significativo per la nostra comunità, i nostri soldati saranno ricordati e si riuniranno simbolicamente a quelli degli altri Comuni italiani che hanno aderito a questa importante iniziativa».
A breve è prevista una nuova inaugurazione delle pietre che stanno continuando ad arrivare a Biella da tutta Italia.
L iniziativa è stata promossa dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe, attivo a Biella, che con il monumento ha voluto ricordare i ragazzi della Brigata Sassari, morti sulla linea del fronte e più in generale tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale. Il lastricato di Nuraghe Chervu è stato inaugurato il 17 marzo 2019 con la posa delle prime 250 pietre provenienti da tutta Italia.
[masi — comune di montemurlo]