montemurlo. LE COLONNE MOBILI DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE LASCIANO IL COMUNE

Il sindaco Calamai: «Saremo grati per sempre del vostro lavoro. Nella tragedia abbiamo trovato degli amici veri». Martedì la cerimonia in piazza della Repubblica. In alcuni momenti dell’emergenza sono state anche 150 le persone che si sono unite alle associazioni di volontariato locale e che hanno aiutato a pulire strade e case e a mettere in sicurezza il territorio

MONTEMURLO. Finita la fase più acuta dell’emergenza, a seguito dell’alluvione del 2 novembre scorso, le colonne mobili e il volontariato di protezione civile nazionale hanno lasciato martedì 14 novembre il territorio di Montemurlo. Un aiuto prezioso, ottenuto dal Comune di Montemurlo a seguito delle richieste inoltrate alla prefettura di Prato, che ha permesso di far convogliare sul territorio numerose e associazioni e le colonne mobili di protezione civile nazionale del Piemonte e della Basilicata.

Il sindaco Simone Calamai, prima che i volontari lasciassero Montemurlo, ha voluto salutare e ringraziare, con una cerimonia improvvisata in piazza delle Repubblica, tutti coloro che si sono impegnati per liberare strade e case dall’acqua e dal fango e che hanno aiutato l’amministrazione a mettere in sicurezza il territorio.

Un piccolo esercito di volontari provenienti da tutta Italia che si sono aggiunti alle associazioni di protezione civile comunale, che in alcuni momenti ha raggiunto le 150 persone. Il sindaco Calamai con grande emozione ha ringraziato, uno ad uno, le donne e gli uomini che in queste due settimane di emergenza non hanno risparmiato fatica e impegno per ripristinare il territorio sconvolto dalla furia dell’acqua. Volontari che sono diventati amici e che hanno lavorato a stretto contatto con la protezione civile comunale e con le associazioni locali, con le quali è nato un forte legame.

«Quello che è successo il 2 novembre a Montemurlo per noi è stata una grande tragedia e un grande dolore per la perdita di vite umane. — ha detto il sindaco Simone Calamai, visibilmente commosso, rivolgendosi ai volontari riuniti di fronte al municipio — Penso ai danni subiti dalle famiglie, dalle aziende, alla paura e alla disperazione di quei momenti. In questo periodo così difficile, però, abbiamo avuto l’aiuto di tutta la rete di protezione civile nazionale, di tutte le associazioni di volontariato delle varie colonne mobili, a partire da quelle del Piemonte e della Basilicata, e per noi questo ha rappresentato un fatto straordinario.

È la cosa più bella che ci è capitata in questi giorni così drammatici: saper di poter contare sul lavoro e sulla presenza, la vicinanza e la partecipazione di queste persone per quello che è accaduto ai montemurlesi. Queste donne e questi uomini hanno messo il cuore nelle operazioni di aiuto e i cittadini montemurlesi saranno loro grati per sempre.

Tutti lo hanno visto e riconosciuto: instancabilmente sono stati sulle strade, impegnati in interventi di pulizia e ripristino, nelle case alluvionate. In questo dramma abbiamo scoperto di avere tanti amici veri.0

La protezione civile nazionale è stata per noi un aiuto prezioso per portare a termine una mole enorme di interventi».

Adesso per il sindaco Calamai inizia una nuova fase, quella delle sistemazioni del territorio e degli interventi di somma urgenza, del sostegno alle famiglie e alle aziende che hanno subito ingenti danni: «Dobbiamo continuare a lavorare con la stessa energia per ottenere, dalla Regione, dal governo e dai livelli istituzionali superiori e in tempi rapidi, i sostegni economici e i ristori di cui famiglie e imprese hanno bisogno per ripartire» — continua Calamai —

«Montemurlo ha una grande forza e si regge sulla solidarietà e sul volontariato. Ripartiremo e saremo più forti di prima. Sono certo che sapremo insieme rimarginare questa ferita che ha sconvolto la nostra comunità. Grazie a tutti i montemurlesi per il grande sforzo e sacrificio che stanno facendo in questi momenti con grande maturità, dignità e determinazione».

[masi —comune di montemurlo]

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