MONTEMURLO. Chi pensa che Montemurlo sia solo filati e tessuti si sbaglia di grosso. Nel distretto industriale all’ombra della Rocca operano imprese che nel tempo hanno saputo diversificare la vocazione principe del territorio, il tessile. È il caso della Geriba di via Amalfi 35 a Bagnolo, azienda specializzata nella lavorazione e nella commercializzazione delle carni, che il sindaco di Montemurlo Simone Calamai ha visitato insieme alla presidente del consiglio comunale, Federica Palanghi.
Una realtà storica, nata nel 1967 come macello di carni, che nel tempo ha saputo crescere e intercettare le esigenze del mercato, puntando su qualità e sicurezza alimentare. Oggi la Geriba è leader nel settore e ha un giro d’affari per oltre 10 milioni di euro l’anno.
«La mia famiglia da ben quattro generazioni è attiva nell’ambito della commercializzazione delle carni. — spiega Enrico Bartolozzi, titolare della Geriba — Mio padre, mio nonno e il mio bis-nonno erano commercianti di bestiame ed io ho ritenuto naturale continuare la tradizione di famiglia, adeguandola alle nuove esigenze del mercato. Per me naturale rimanere nel distretto montemurlese, dove l’azienda è nata e si è sviluppata e dove ho continuato a trovare le condizioni ottimali per continuare a crescere».
Nel 2010 alla morte del padre Rodolfo, fondatore della Geriba insieme ad altri due soci, Enrico ha liquidato l’ultimo socio rimasto ed ha avviato la ristrutturazione aziendale. Nel 2015 l’impianto è stato ampliato e completamente rinnovato secondo le più attuali norme di igiene e sicurezza.
« La nostra zona industriale continua a consolidarsi con aziende come Geriba che puntano su innovazione e qualità dei prodotti — dice il sindaco Simone Calamai — Un’azienda di un settore particolare che dimostra che il nostro distretto è capace di diversificare, mantenendo intatta la sua capacità di competere e innovare».
Ora nello stabile, di oltre mille metri quadri, si trovano otto celle frigorifere nelle quali vengono sistemate e lavorate le carni di bovino, suino, vitello da latte e per una piccola parte anche di pollame, che da via Amalfi partono per tutto il nord e centro Italia, andando a rifornire supermercati, ristoranti, macellerie, mense aziendali e scolastiche.
La Geriba compra le carni macellate in Italia e nell’ambito dei Paesi dell’Unione Europea, ponendo una particolare attenzione alla qualità e alla certificazione dei prodotti. Le carni sono poi lavorate, disossate, macinate a seconda delle richieste e messe quindi sotto vuoto.
Un’azienda che Enrico Bartolozzi considera una famiglia allargata. Con lui lavorano la moglie Silvia, il figlio Claudio, un’impiegata, Elisa Gianassi, che segue l’amministrazione e altri dieci dipendenti nel settore della lavorazione delle carni con un’età media che non supera i 35 anni. Periodicamente la Geriba ospita anche stage e tirocini formativi, come conclude Claudio Bartolozzi: « Chi esce di qui si ritrova con un lavoro in mano, perché impara a conoscere le carni e i vari tagli».
[masi — comune di montemurlo]