MONTEMURLO. In molti sanno della sua esistenza, anche perché nei pressi di piazza Castello ne esiste una copia, ma in pochi fino ad oggi hanno ammirato l’originale.
Stiamo parlando del “cippo di Montemurlo”, la pietra di forma parallelepipeda di origine etrusca (risalente agli inizi del V a.C.), che nel 1933 fu rinvenuta da Renato Piattoli al castello di Rocca.
Una stele di arenaria alta 81 cm con la raffigurazione di un uomo, che, come altre simili sparse nell’area tra Prato e Firenze, stava ad indicare il luogo di sepoltura di notabili del tempo. Un pezzo pregiato della storia antica di Montemurlo, che in questo periodo è possibile ammirare nella sua austera bellezza a palazzo Pretorio a Prato grazie alla mostra “L’ombra degli etruschi”.
Questa mattina il sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, insieme all’assessore alla cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, ha visitato l’esposizione ed ha sottolineato l’importanza del reperto: “È davvero un’emozione vedere l’originale del cippo rinvenuto alla Rocca, un pezzo della nostra storia, che ci racconta delle nostre radici etrusche.
“Come Comune stiamo pensando di attivarci per riportare a casa il cippo, magari nell’ambito di una mostra che potremo allestire proprio a Rocca. Intanto invito tutti i montemurlesi a non perdere l’occasione della mostra a Palazzo Pretorio per ammirare il cippo e le altre preziose opere in mostra”.
La mostra di palazzo Pretorio (piazza del Comune Prato) è aperta tutti i giorni (escluso il martedì) dalle ore 10:30 alle 18:30.
[masi – comune montemurlo]