Nella Pieve della Rocca si potrà votare il proprio prese preferito. A Oste il presepe presenta un classico scorcio rurale in cui s’intreccia la vita quotidiana degli abitanti di Betlemme
MONTEMURLO. Tra tradizione e innovazione Montemurlo è terra di presepi e, a solo pochi giorni dall’inaugurazione dello scorso 8 dicembre, sono già tantissime le persone che hanno visitato la quarta edizione della mostra di presepi artigianali all’interno della Pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca, che si chiuderà solo alla fine di gennaio 2023.
La manifestazione, promossa dall’associazione Il Borgo della Rocca, dalla parrocchia del Sacro Cuore con il patrocinio del Comune di Montemurlo, rinnova la tradizione dei presepi e unisce l’opportunità di poter votare la natività più bella grazie al concorso Il mio presepe preferito, come spiega Mario Pacetti: «Partecipare è semplice: basta ritirare la scheda all’ingresso della chiesa, visitare tutta la mostra e poi votare il proprio presepe preferito. La premiazione del presepe più bello si svolgerà il prossimo 6 gennaio, giorno dell’Epifania».
Sono oltre quaranta i presepi in mostra, dai più tradizionali, a proposte innovative che promuovono la sostenibilità ambientale anche nella capannuccia, proprio come il presepe realizzato con plastica riciclata e adagiato su un tappeto di sale o ancora quello futuristico che dà vita ai personaggi, utilizzando vecchie viti e bulloni e altri materiali di recupero, quello che fa capolino dall’interno di un televisore o quello che nasce sono i fili di un arcolaio.
Si tratta di opere realizzate da artisti, artigiani o semplici appassionati di Montemurlo, di Prato e dei Comuni limitrofi. Nei pressi dell’altare maggiore grandi statue raffigurano la natività e sono vestite con stoffe, realizzate secondo le antiche tecniche di tessitura da un gruppo di donne delle Filippine, mentre nell’oratorio del Corpus Domini è imperdibile il grande presepe, dedicato alla memoria di Suor Anna, nato da u’’idea di Alessandro Franchi con l’allestimento di Luca Santi, Emiliano Colombo, aiutati da Luigi e Betti Crabu, Alessandro Bolognesi e Patrizia Bardazzi.
Un presepe che, alla tradizionale rappresentazione della natività, unisce una scena che racconta la passione di Gesù Cristo: «Siamo davvero molto soddisfatti della presenza di visitatori di questi primi giorni della mostra di presepi. — spiega il presidente dell’associazione Il Borgo della Rocca, Alessandro Franchi — Un presepe che unisce alla gioia della natività anche un momento di riflessione sul dolore e la sofferenza causata dagli uomini». I presepi sono anche l’occasione per conoscere il territorio: «I pellegrini e i camminatori che percorrono la tappa montemurlese del Cammino di San Jacopo in Toscana, troveranno alla Rocca un’opportunità in più per conoscere il borgo della Rocca attraverso la tradizione del presepe — dice l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero — Natale a Montemurlo è anche questo: tante occasioni per vivere il territorio, stare insieme e scoprire i nostri gioielli storici e artistici».
Il viaggio alla scoperta dei presepi continua a Oste, in piazza Amendola, dove nella cappella della chiesa parrocchiale i giovani e i bambini del catechismo hanno allestito un grande presepe sotto la guida di don Simone Amidei. Il presepe s’intitola nella notte una luce rifulse e presenta un classico scorcio rurale in cui s’intreccia la vita quotidiana degli abitanti di Betlemme.
Nell’oscurità della notte, la luce che si genera dalla grotta della natività si irradia su tutta Betlemme: «Come la nascita illuminò la notte di Betlemme, così ancor oggi sappiamo accogliere il Bambinello nelle nostre vite perché possa rischiarare le tenebre della guerra, della violenza e dell’odio», si legge vicino al presepe.
«I presepi di Montemurlo raccontano ancora una volta lo straordinario mondo dell’associazionismo e delle parrocchie del territorio, grazie al quale teniamo in vita una bella tradizione, capace di incantare, sorprendere e far riflettere. —conclude il sindaco Simone Calamai- —Nel piccolo del presepe ritroviamo rappresentata tutta la nostra vita e i valori di pace e fratellanza a cui ci dobbiamo volgere in questi tempi così bui».
I presepi della Pieve di Rocca e di Oste sono inseriti nel circuito nazionale Terre di Presepi.
I presepi della Pieve di San Giovanni Decollato sono visitabili fino alla fine di gennaio 2023 tutti i sabati, le domeniche e i giorni festivi dalle ore 15 alle 18. Per informazioni telefono 3474196173.
Fabiana Masi