montemurlo. STAMANI IL SOPRALLUOGO DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE SUL TORRENTE STREGALE

Presenti i tecnici del Dipartimento nazionale e regionale della protezione civile per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e per fare il punto sul post alluvione a Montemurlo. Il sindaco Calamai: «I lavori stanno procedendo speditamente. Partito l’inserimento del secondo tratto della calza tra via Fratelli Cervi, via Montalese e via Bologna. Importante ottenere le coperture finanziarie per i 10 milioni di somme urgenze attivate». Durante gli scavi ritrovato il vecchio ponte di Novello, tombato negli anni Sessanta del Novecento

fosso stregale 1

MONTEMURLO. Si è svolto stamattina, 13 giugno, un importante sopralluogo dei tecnici del Dipartimento di protezione civile nazionale e regionale a Montemurlo per fare il punto dello stato di avanzamento dei lavori sul tratto tombato del torrente Stregale e più in generale per effettuare una ricognizione degli interventi post alluvione sul territorio.

Al sopralluogo erano presenti anche il sindaco Simone Calamai e i responsabili della protezione civile comunale. L’intervento di messa in sicurezza del torrente Stregale sta procedendo speditamente ed è entrato nella seconda fase con l’inserimento della calza nel tratto che va da via Fratelli Cervi, passando da via Montalese fino a via Bologna.

Nelle scorse settimane i lavori avevano interessato la parte nord di via Fratelli Cervi. L’attraversamento di via Montalese, per effettuare l’inserimento della calza, in questi giorni ha richiesto l’istituzione del senso unico alternato regolato da semaforo sulla via Montalese stessa a pochi passi dal municipio.

«Oramai siamo nelle fasi finali dei lavori per la completa messa in sicurezza del torrente Stregale che attraversa parte del centro abitato di Montemurlo. Si tratta di un intervento del valore di circa 1 milione di euro che riporterà in piena sicurezza tutta l’area colpita dall’alluvione del 2 novembre scorso — spiega il sindaco Simone Calamai —

Il sopralluogo del dipartimento della Protezione Civile sul fosso Stregale

In questi giorni il traffico in centro ha subito dei rallentamenti perché i lavori dell’inserimento della calza di rinforzo del tubo, dentro al quale scorre il torrente, sono arrivati ad una fase cruciale che ha richiesto l’istituzione del senso unico alternato. Sono certo della comprensione dei nostri cittadini che vogliono al più presto il ritorno alla normalità».

Durante i lavori di scavo sulla via Montalese è riemersa anche l’arcata del vecchio ponte di Novello, che fu chiuso e ricoperto durante gli anni Sessanta del Novecento per far posto alla nuova strada. Un pezzo della vecchia Montemurlo che non c’è più che è riaffiorato durante le lavorazioni.

Il sindaco Simone Calamai, nel corso del sopralluogo sul torrente Stregale con il Dipartimento di protezione civile nazionale, ha rinnovato la necessità dell’arrivo il prima possibile delle coperture finanziarie per le somme urgenze attivate dal Comune per la messa in sicurezza del territorio post alluvione: «A Montemurlo sono 24 le somme urgenze attivate per un valore di circa 10 milioni di euro — conclude Calamai —

È importante che arrivino al più presto i fondi statali a copertura delle somme urgenze. Con il Dipartimento nazionale e regionale ho anche affrontato il tema della necessità che a livello nazionale nasca un piano di mitigazione ambientale che possa migliorare la risposta del territorio ad eventi straordinari della portata dell’alluvione del 2 novembre scorso.

Il vecchio ponte di Novello

Il Comune di Montemurlo ha già ipotizzato interventi di mitigazione ambientale sul proprio territorio per oltre 40 milioni di euro, senza contare le somme urgenze. Il piano nazionale di mitigazione ambientale è fondamentale per avere progetti subito cantierabili, esecutivi e pienamente realizzabili»

La calza è una sorta di rinforzo al tubo originario in cemento, che durante l’alluvione ha ceduto in vari punti, provocando l’allagamento di varie zone.

Le operazioni vanno avanti da molti mesi e sono state eseguite da una ditta specializzata di Forlì, ingaggiata dal Comune per effettuare l’intervento che richiede particolari competenze. Dopo la pulizia del tratto tombato dai detriti portati a valle dal torrente, nelle settimane scorse è iniziato l’inserimento della calza metallica, un nuovo tubo che consente all’acqua di defluire ma anche per impermeabilizzare e per ridurre la scabrosità attraverso una patina in resina (la scabrezza è una proprietà delle superfici delle condotte, data dal rapporto della rugosità della superficie e del diametro della condotta ndr).

[masi — comune di montemurlo]

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