In base al regolamento di polizia urbana è vietato fare tuffi nei corsi d’acqua. Sanzione amministrativa da 50 euro al ragazzo. Ennesimo intervento di ripristino da parte del Comune della staccionata in legno
MONTEMURLO. Gli agenti della polizia municipale di Montemurlo hanno sanzionato un ragazzo minorenne sorpreso a tuffarsi nel torrente Bagnolo dal parapetto lungo la via Riva. Nonostante l’espresso divieto, previsto dal regolamento di polizia urbana del Comune di Montemurlo, i reiterati appelli del sindaco Simone Calamai al buon senso e gli stringenti controlli della polizia municipale, in estate gruppi di ragazzi sono soliti trasgredire la proibizione e gettarsi in acqua dalla strada, utilizzando come “trampolino” il parapetto che si trova lungo la via Riva, che costeggia il torrente a Bagnolo.
Il giovane sanzionato dalla polizia municipale ha 16 anni e, alla vista degli agenti, si è gettato in acqua dalla strada ed è stato quindi fermato e identificato. Ora la famiglia del ragazzo dovrà pagare una sanzione amministrativa da 50 euro per l’infrazione del divieto.
Gli agenti del comando di via Toscanini effettuano spesso controlli lungo la via Riva proprio per scoraggiare comportamenti pericolosi per la sicurezza dei giovani, che durante il salto in acqua potrebbero riportare lesioni. C’è anche una questione sicurezza stradale, perché i gruppi di ragazzi che fanno i tuffi nel Bagnolo sono soliti accalcarsi sulla strada con il rischio d’essere investiti da qualche autovettura in transito.
Il Comune già in passato era intervenuto per scoraggiare i comportamenti scorretti e sopra il parapetto in muratura aveva installato una barriera in legno per impedire che i ragazzi avessero facilità nel fare il tuffo. Purtroppo la staccionata in legno è stata più volte divelta e proprio in questi giorni si è concluso l’intervento di ripristino da parte del Comune.
«Il torrente Bagnolo è una bella risorsa naturalistica per il nostro territorio e ci fa piacere che sia frequentata dai cittadini —spiega il sindaco Simone Calamai — ma i comportamenti pericolosi e dannosi per la propria e l’altrui salute non possono essere ammessi. Il Comune ha un regolamento che vieta di fare tuffi nei corsi d’acqua a tutela della sicurezza di tutti e spero che i ragazzi d’ora in avanti si decidano a rispettarlo. Attraverso l’attività della polizia municipale continueremo a vigilare».
Anche la comandante Enrica Cappelli ricorda che fare i tuffi è una pratica pericolosa per la sicurezza personale. Il regolamento comunale, in caso di infrazione, prevede una sanzione amministrativa pecuniaria che va dalle 50 alle 150 euro.
[masi —comune di montemurlo]