moschea alla torre pendente. BUTTIAMO 2MILA 500 FIRME DALLA FINESTRA?

La moschea che verrà costruita vicino la Torre di Pisa
La moschea che si vuole costruire vicino la Torre di Pisa

PISTOIA. Duemilacinquecentotrenta pisani che firmano per opporsi alla costruzione di una moschea a quattrocento metri dalla Torre di Pisa non è roba da poco, da sottovalutare o sminuire solo perché esiste una “disputa formalistico-giuridica sull’interpretazione della legge concernente la competenza di un consigliere provinciale ad autenticare le firme raccolte per promuovere un referendum consultivo sulla costruzione della moschea”.

Quelle firme esistono realmente e rappresentano la volontà di un cospicuo numero di cittadini italiani che si oppone alla costruzione di un luogo di culto e di cultura che, evidentemente, a detta loro ha ben poco da spartire con la nostra rappresentata dalla Torre pendente. E se il numero delle firme viene messo in dubbio, di certo non può esser fatto col sondaggio realizzato da Mannheimer che evidenzia come il 57% dei pisani sia contrario alla costruzione della moschea.

Libro e spada: il simbolo dei Fratelli Musulmani
Libro e spade: il simbolo dei Fratelli Musulmani

Il sindaco Marco Filippeschi dovrebbe sapere che la costruzione di quella moschea verrà finanziata direttamente dal Qatar, come ha limpidamente ammesso il presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir durante l’intervista che rilasciò a La Stampa lo scorso 3 maggio: dichiarò che il Qatar ha fatto recapitare venticinque milioni di euro in Italia per la costruzione di trentatré nuove moschee.

Il sindaco pisano dovrebbe anche spiegarci se sia un caso o no l’inaugurazione di un volo diretto da parte della compagnia Qatar Airways che da Doha porta a Pisa. E, visto che c’è, dirci se tutto questo è connesso con l’acquisto della squadra del Pisa da parte del Fondo d’investimento di Dubai.

Invece gli ricordiamo che il sedicente Imam di Pisa, Mohammad Khalil, appartiene all’Ucoii e che l’Ucoii è l’emanazione ideologica dei Fratelli Musulmani, l’organizzazione mondiale e politica islamica più influente che, tanto per dirne una, è rappresentata in Palestina da Hamas, un’organizzazione paramilitare ritenuta di stampo terroristico dall’Unione Europea.

La domanda è molto semplice: è davvero il caso di gettar via le duemilacinquecentotrenta firme dei pisani non prestando così ascolto alle loro grida di sdegno (e, perché no, anche di aiuto) concedendo di fatto il benestare del Comune a un’operazione quantomeno sospetta e dai fini non chiari?

[*] – In veste di lettore

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