La mostra presso il MU.BI. – Museo della città e del territorio sarà aperta da domani 30 maggio fino al prossimo 3 ottobre
MONSUMMANO TERME. Da sempre i periodi di epidemia e le pestilenze, con il loro carico di mortalità e crisi economiche, sono stati caratterizzati da esperienze e produzioni artistiche spesso orientate alla pietà e alla devozione delle popolazioni che affidavano all’opera d’arte il compito di testimoniare la propria fede, invocare la protezione e ringraziare per la salvezza dal contagio.
Ciò avveniva per lo più in territori extra urbani poco popolati e perciò meno esposti alla diffusione delle malattie, come ad esempio Monsummano Terme.
Da tutto questo e in concomitanza ideale con l’attuale pandemia, nasce “Arte in tempo di peste”, mostra riferita all’opera di Giovanni Mannozzi da San Giovanni, attivo tra la Valdinievole e il pistoiese dal 1630 al 1633, anni in cui si diffuse la peste in Toscana.
Egli, ospite nei nostri territori per sfuggire all’epidemia dilagante a Firenze, ci restituì in cambio il dono della sua arte, raffigurando i costumi di quel particolare periodo, la devozione, le suppliche di protezione ed i miracoli, con i paesaggi delle nostre campagne e del padule a far da sfondo ad opere luminose e ricche di dettagli.
“Arte in tempo di peste” è un’iniziativa ideata dalla responsabile scientifica del Museo della Città e del Territorio, nonché curatrice della mostra stessa G. Carla Romby e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Monsummano Terme Elena Sinimberghi, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali e con l’importante contributo della Regione Toscana.
La mostra verrà inaugurata il prossimo 30 Maggio e sarà visitabile gratuitamente fino al 3 ottobre 2021. Per maggiori informazioni potrete contattare telefonicamente il MU.BI. – Museo della Città e del Territorio, oppure seguire la pagina Facebook Museo della Città e del Territorio.
[pagnini —uaumagazine]