MONTECATINI. Nella mia breve presentazione, mi sono definito montecatinese di adozione e da tale amo la città in cui vivo, in cui crescono i miei figli, in cui ho innestato le radici della mia famiglia. E come tutti gli innamorati, delusi dalla propria amata, non posso che soffrire nel vedere l’innegabile degrado che affligge la città delle terme per definizione. Premetto che non mi dilungherò in ipotesi circa le cause che ne hanno provocato il decadimento, ne, tantomeno, sfocerò in questioni legate a razze, etnie, eccetera eccetera.
Mi sembra persino assurdo che di sicurezza, legalità e degrado se ne debba fare una questione politica, dal momento che queste tematiche, unite al diritto alla salute e allo studio, dovrebbero essere condivise da tutti. E già, perché la città, qualunque essa sia, è patrimonio di tutti i cittadini, e la sua salvaguardia dovrebbe essere interesse di ciascun di essi. Ma oggettivamente non è possibile negare che zone sempre più numerose e aree sempre più vaste di Montecatini siano oggettivamente poco sicure, anzi pericolose e tale situazione aumenta a dismisura con il calare del buio.
È innegabile che nelle suddette zone, si respiri un clima di abbandono e di mesta rassegnazione, che è la cosa che fa ancora più male! Eppure non parliamo di una metropoli, obiettivamente più complicata da tenere sotto controllo, ma di una città, a misura d’uomo, che dovrebbe fare del turismo (termale e non) la sua industria principale. Ma come è possibile attrarre il turismo, nazionale ed estero, se le nostre stazioni ferroviarie offrono un biglietto da visita di cui vergognarsi? Non nascondo che, osservando qualche foto d’epoca e qualche dipinto che ritrae la nostra città, in epoche passate, provo nostalgia e rabbia al tempo stesso.
Nostalgia per non avere avuto la fortuna di respirarne l’aria e ascoltarne voci e suoni, rabbia se la confronto con una istantanea del ventunesimo secolo! Di recente, ho sentito addirittura affrontare la questione sicurezza/legalità in maniera che definire grottesca è un eufemismo. Eh già, perché proprio non riesco a comprendere la differenza tra sicurezza reale e quella ‘percepita’ dai cittadini.
Di recente, il paragone tra temperatura reale e quella percepita ha concesso un argomento buono per comici e cabarettisti, ma adesso parliamo di qualcosa di serio e, soprattutto, di un diritto di tutti i cittadini.
A mio avviso, un intervento su questo versante, oltre che essere un atto dovuto per i cittadini che rispettano le regole e sopportano il salasso tributario inasprito, recentemente, a colpi di Imu e Tares, rappresenterebbe il volano con il quale far ripartire la ‘macchina cittadina’, da troppo tempo ingolfata e rimasta al palo. Innescare il circolo virtuoso nella città di Montecatini è fondamentale per far ripartire l’economia, a mio avviso molto legata al turismo. E allora ‘rinasci Montecatini’ è molto più di uno slogan elettorale, ma è un imperativo a cui tutti dobbiamo rispondere, ciascuno nella misura in cui possiamo; facciamolo per noi, per chi le vuole bene e per i nostri figli!
Riccardo Muni
Candidato consigliere Fdi-An Patto per la Città