PRATO. Ieri, domenica 4 febbraio, in occasione dell’ingresso al prezzo simbolico di un euro, sono state ben 2689 le persone che hanno varcato la soglia dei musei cittadini.
Sono stati mille in più dell’analoga iniziativa dello scorso capodanno, numeri che testimoniano una domanda diffusa ed un’attenzione crescente verso il patrimonio sia da parte dei residenti che dei turisti.
Nel dettaglio, ecco i numeri: 288 persone hanno approfittato delle tre ore di apertura del Museo dell’Opera del Duomo e del ciclo di affreschi in Cattedrale (Filippo Lippi, Agnolo Gaddi, Paolo Uccello); 450 sono stati gli ingressi pomeridiani al Museo del Tessuto nonostante in questo momento sia visibile solo la collezione (la prossima mostra sulla costumista da Oscar Milena Canonero sarà inaugurata l’11 febbraio); ben 1162 gli ingressi al Centro Pecci (ed anche in questo caso era visibile la collezione mentre in una metà dell’edificio sono in corso i preparativi per la mostra di Mark Wallinger il cui taglio del nastro è previsto il 24 febbraio); 498 gli ingressi alla collezione di Palazzo Pretorio e ben 291, a prezzo ordinario, alla mostra sulla Cintola.
“L’ingresso a prezzo simbolico sarà ripetuto nel corso dell’anno” —ha commentato l’assessore alla Cultura Simone Mangani — “è una forma di restituzione parziale a tutti i cittadini che hanno contribuito all’arricchimento delle collezioni, collezioni che sono in grandissima parte di proprietà pubblica.
La rete museale pratese è variegata e di alta qualità e tutte le istituzioni coinvolte dalla Prato Musei, ma certo non solo quelle, mantengono un approccio rigoroso alla missione che le contraddistingue. Stiamo studiando le modalità per rendere strutturali le aperture a 1 euro. È auspicabile ipotizzare che per 7/8 volte l’anno il maggior numero possibile di persone possa varcare la soglia anche se il prezzo medio dei biglietti dei nostri musei è ben al di sotto di 10 euro e molte sono le agevolazioni già previste”.
[comune di prato]