FIRENZE. Sono più di 50mila le famiglie toscane, in stato di povertà assoluta, che avrebbero diritto al reddito d’inclusione, per un assegno a famiglia pari a circa 5 mila euro l’anno. Con ulteriori criteri per l’accesso, come presenza di minori, invalidità, gravidanza e over 55 in stato di disoccupazione, le famiglie beneficiarie scenderebbero a 31,5 mila.
Se il criterio principale resta invece la presenza di figli minori, le famiglie interessate sarebbero 26,7 mila. I numeri sono elaborati dall’Osservatorio sociale regionale della Regione Toscana ed è partendo anche da questi dati che nasce in Toscana il tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà.
Con l’introduzione del reddito d’inclusione, oltre 15 organizzazioni hanno deciso di promuovere un tavolo regionale che miri a far conoscere la norma di contrasto alla povertà e gli strumenti per il piano personalizzato volto al superamento di tale condizione.
L’Alleanza toscana nasce con l’obiettivo di lavorare in collaborazione con le istituzioni locali per divulgare la conoscenza della misura, monitorarne l’attuazione e stimolare la stessa pubblica amministrazione nell’applicazione attenta e puntuale.
A questo proposito il coinvolgimento dei comuni, rappresentati da Anci Toscana, risulta strategico nella programmazione di politiche e reti di contrasto della povertà in raccordo con i soggetti territoriali.
Tra le sue attività ci sarà la valutazione della compatibilità delle misure nazionali con le normative regionali, l’informazione e il coinvolgimento della popolazione, l’interlocuzione con le istituzioni locali in merito alla definizione dei progetti personalizzati e al rafforzamento dei servizi.
All’Alleanza hanno ad oggi aderito: Acli regionali toscane, Anci Toscana, Arci Toscana, Associazione Banco Alimentare Toscana, Associazione San Vincenzo de’ Paoli, Auser Toscana, Azione Cattolica Toscana, Caritas Toscana, Cgil Toscana, Cisl Toscana, CNCA, Confcooperative Toscana, Forum Terzo Settore Toscana, Lega Cooperative Sociali, Legautonomie Toscana, Professione in famiglia, Uniltalsi Toscana.
“Con l’introduzione del reddito d’inclusione sociale – dichiara Giacomo Martelli, presidente delle Acli Toscane, fra i promotori dell’Alleanza — abbiamo finalmente concluso un percorso legislativo che ha introdotto anche in Italia la prima misura universale per il contrasto della povertà.
È necessaria quindi un’attività immediata di coordinamento tra il livello nazionale e quello locale, per garantire un capillare intervento e il raggiungimento delle persone che davvero hanno bisogno. Le organizzazioni che hanno aderito al tavolo regionale, lavorano sul territorio da tempo, ne conoscono le necessità e i reali bisogni.
Mettiamo a disposizione il nostro patrimonio di conoscenze e di esperienze per rendere operativo un provvedimento che finalmente va nella direzione da noi auspicata da tempo”.
[d’acunto/baracchi-gallitorrini]