NATALI (SEL): «È TEMPO DI SCRIVERE UNA STORIA NUOVA»

Francesco Natali, coordinatore Sel Pistoia
Francesco Natali, coordinatore Sel Pistoia

PISTOIA. Ho 23 anni, e da circa un anno ricopro l’incarico di coordinatore provinciale della federazione di Sinistra Ecologia e Libertà di Pistoia. Fin dal momento della mia elezione, con il gruppo dirigente che assieme a me ha fatto parte del coordinamento in questi mesi, ci siamo impegnati per un obiettivo ambizioso ma indispensabile, quello di riuscire a coagulare le forze della sinistra diffusa in un unico, grande partito della Sinistra, capace di porsi come forza autonoma di governo, sull’esempio di Syriza e Podemos.

Sono orgogliosamente parte, nel mio piccolo, della storia di Sinistra Ecologia e Libertà, che dalla tre giorni di Milano del gennaio scorso, ad “Human Factor”, si è messa generosamente a disposizione con la propria struttura per costruire una alternativa democratica e di sinistra alla dittatura imperante del pensiero unico nella sua declinazione renzista.

Ho avuto l’occasione, in questi mesi di impegno, di incontrare la passione sopita di un popolo, la volontà forte e vibrante di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e tornare a poter parlare di ideali e pratiche politiche coerenti, la voglia per chi è radicalmente di sinistra di tornare ad incidere nella cosa pubblica e nel vivere associato.

Abbiamo affrontato un esperimento interessante ed entusiasmante alle elezioni regionali, presentando una lista unitaria con un giovane candidato come me capolista, poi risultato il più votato della nostra area, migliorando di un punto percentuale netto i risultati delle elezioni europee al livello provinciale, abbiamo ricostruito relazioni ampie, abbiamo affrontato molte questioni tematiche con cicli di incontri pubblici sul lavoro, l’ambiente, la sanità, le periferie ed il territorio, senza mai scordare la nostra stella polare, la costruzione del partito di Sinistra che manca in Italia.

Proprio per questo, davanti al percorso costituente che si apre davanti a noi, sento e sentiamo il dovere di mettere il nostro ruolo a disposizione di Sel, ma soprattutto della Sinistra.

Nei prossimi giorni, nei luoghi istituzionali, porrò la questione delle mie dimissioni; perché una storia nuova si scrive mettendosi davvero alla pari, perché i partiti sono gli unici luoghi possibili per fare politica, ma devono essere ripensati e ridiscussi, perché è giusto cercare di sperimentare forme di partecipazione innovativa.

Proporremo una strada di apertura, offrendo a non iscritti ed appartenenti a realtà politiche e associative esterne di entrare a far parte di un gruppo di coordinamento senza cariche monocratiche e ruolo di vertice, ma in cui ognuno vale uno e viene scelto per le Proprie idee e competenze specifiche.

Io, noi, siamo e saremo con maggiore impegno al servizio della sinistra e della nostra comunità, senza smobilitare niente ma rilanciando una forma di impegno collettivo per difendere il diritto di essere liberi, per ricordarmi e ricordarci cosa vuol dire essere di Sinistra e sottolineare che la nostra diversità è reale, e che il tempo delle bandiere e delle bandierine è finito dinnanzi all’attacco frontale e totale del governo ai diritti dei lavoratori, alla sanità, alla scuola pubblica, alla giustizia sociale nel suo senso più vero e profondo, all’idea perversa che la Sinistra, per vincere dovesse diventare destra e che è storicamente e culturalmente fallimentare.

infine un invito, rivolto a tutti i gruppi dirigenti, regionali e nazionali, ad aprire fin da subito a gesti concreti di disponibilità, prima che sia troppo tardi, perché sappiamo che la Sinistra, per fortuna, è molto più di noi, non ci resta che farla, prima che la Storia si scordi che, come diceva Nichi Vendola in un suo bellissimo intervento, “Sinistra” significa la casa dei diritti, significa accendere le luci sugli angoli del dolore sociale, significa parlare degli invisibili, di tanta gente smarrita e perduta”, significa essere nuovi e pretendere il progresso equo e solidale della società.

Con la Sinistra nel cuore, grazie a chi ci crede e ci crederà ancora una volta, a chi non alzerà bandiera bianca di fronte alla sfida.

Francesco Romano Natali

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2 thoughts on “NATALI (SEL): «È TEMPO DI SCRIVERE UNA STORIA NUOVA»

  1. Buona sera…Lei è giovane, pieno di entusiasmo e le auguro di avere successo…intanto le ricordo come sono finite le varie sinistre velleitarie…coi bei vestiti squisitamente british (e numerose comparsate tv) di Bertinotti, con il proletario Capanna, che non vuole diminuirsi il vitalizio di 5000 euro (mi pare ne abbia almeno un paio) da ex consigliere regionale nemmeno del 10% e, me lo lasci dire col sommo poeta della retorica, che si chiama Vendola, che dopo aver governato la Puglia per 10 anni (10 anni di contributi) se ne va con una pensione baby da 5700 euro a soli 57 anni (il moralizzatore dei vitalizi altrui).Vendola che fa “bellissimi interventi” (altro che periodo barocco!…) e bruttissime telefonate (vedi intercettazioni sull’ILVA) che rivelano tutt’altra considerazione nei confronti del prossimo suo, rispetto a quanto appare nei suoi discorsetti pubblici. Mi dia retta…se vuole davvero fare una sinistra nuova tronchi di netto con le solite retoriche sinistrose del passato e dell’attualità…ed eviti di prendere Syriza come esempio: hanno preso per il culo i greci, come da tradizione delle sinistre dei signori sopra citati.
    PS. se le viene voglia di comprarsi un magliocino in cachemire sappia che questo è un segnale ben preciso con due significati netti:
    – non sono di sinistra
    – la sinistra non esiste ( W il cachemire!)
    Cordialmente
    Massimo Scalas

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