nausea. LA DIGNITÀ DEL CITTADINO SI MISURA DALLE RISPOSTE CHE LO STATO GLI DÀ IN PRIMA PERSONA O ATTRAVERSO LA SUA PUBBLICA DIS-AMMINISTRAZIONE, INCORRUTTIBILE E TRASPARENTE COME IL PIOMBO

Poveri cittadini con l’anello al naso! Aveva ragione il Michelozzi-padre, l’anarchico, quando urlava con la erre francese «ci pigliano tutti per il culo!». E guardate, per giunta, con che faccia: è lo stesso Gelli ad autofirmarsi per proteggersi. Meno chiaro mi è il motivo per cui non abbia risposto il sindaco che, il Gelli, se l’è sposato e se l’è portato in casa “in rientrino”!

 

 

IL 18 AGOSTO scorso ho rivolto, al Comune del Mazzanti, alcune domande (anche per Pec oltre che pubblicamente attraverso il giornale).

I tempi di legge, come sapete, sono 30 giorni. E ieri, 17 settembre 2020, ecco puntuale la risposta a mirabile presa di culo che i compagni, gli amici, gli alleati e i loro armigeri, mi hanno fornito su un piatto d’argento con tanto di biglietto da visita e su scritto, in buona sostanza, Va’ a farti fottere. Ecco la risposta sublime:

 

Relativamente all’oggetto si precisa che attiene a richiesta di accesso civico generalizzato (art. 5, c. 2 del D.lgs 33/2013.), quindi relativa a dati e documenti detenuti dal Comune, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione. Tale istituto trova disciplina, altresì, nel Regolamento sul procedimento amministrativo e diritto di accesso del Comune di Quarrata, Capo IV artt. 23- 28.

La richiesta, inviata per competenza, per le richieste di cui ai punti 2, 3, 4 e 5, all’Area 3 Valorizzazione e Sviluppo del Territorio, è stata esaminata ai sensi dell’art.24, del regolamento richiamato, per la relativa trattazione, dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT).

Il Sen. Dario Parrini. Secondo me più sì che no…

Per praticità si riportano, per punti, le informazioni richieste:

punto 1: “se corrisponde a verità la notizia che circola con insistenza, secondo cui il Geom. Ing., Iuri Gelli, Dirigente Generale dell’Uffcio Tecncio Comunale di Quarrata, sarebbe affine (nella fattispecie cognato) del Sig. Sen. Dario Parrini.

In merito alla richiesta di cui al punto 1 soprariportato, ai sensi dell’art. 5, c. 2 del D.lgs 33/2013, e dell’art. 25 del Regolamento sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso del Comune di Quarrata, l’informazione oggetto della richiesta di accesso, non è detenuta dall’amministrazione, come ugualmente non risulta detenuta, la “gestione” della stessa, quale rielaborazione dati effettuata a propri fini, né contenuta in altri e distinti documenti in possesso dell’ente.

Si ritiene di non accogliere la richiesta di cui al punto 1.

Punti 2: “quante siano – relativamente agli ultimi 15 anni – le pratiche edilizie formate dallo studio Tecnico del Geom. Mauro Ponziani (Via Cavour 47 – 51039 Quarrata (PT), salvo errori- tel. 0573 737304) che sono state approvate”;

Punto 3 : “quante siano – relativamente agli ultimi 15 anni – le pratiche edilizie formate dallo studio Tecnico del Geom. Mauro Ponziani (Via Cavour 47 – 51039 Quarrata (PT), salvo errori, – tel. 0573 737304) che sono state respinte”;

Troppo da fare, troppo da sudare

Punto 4: “quante siano – relativamente agli ultimi 15 anni – le pratiche edilizie formate dallo studio Ing. Alberto Sassaroli, Via Corrado Da Montemagno 59 – 51039 Quarrata (PT), salvo errori, – Tel. 0573 738696) che sono state approvate”;

Punto 5 : “quante siano – relativamente agli ultimi 15 anni – le pratiche edilizie formate dallo studio Ing. Alberto Sassaroli, Via Corrado Da Montemagno 59 – 51039 Quarrata (PT), salvo errori, – Tel. 0573 738696) che sono state respinte”;

In merito alle richieste cui ai punti 2, 3, 4 e 5, soprariportati, ai sensi dell’art. 5, c. 2 del D.lgs 33/2013 e dell’art. 25 del Regolamento sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso, così come, rispettivamente, articolate, riguardando un ingente numero di documenti, privi di identificazione, se non un vasto arco temporale, risultano manifestatamente esplorative, oltreché massive e plurime, esulando, quindi dai limiti compatibili con i principi del buon andamento e di proporzionalità.

Inoltre, si rappresenta che il carico di lavoro, in termini di risorse umane, già esigue, da impiegare per soddisfare la richiesta (ipotizzato in circa tre settimane di lavoro) potrebbe costituire intralcio alla attività istituzionale dell’ente.

Si ritiene pertanto, così come formulate, di non accogliere le richieste di cui ai punti 2,3 4 e 5.

Il Segretario Generale

RPCT dott.ssa Grazia Razzino

Il Dirigente Area 3 Valorizzazione e Sviluppo del Territorio ing. Iuri Gelli

 

Non sto strillando, non sto insultando nessuno: sono io che vengo insultato da una banda di comunali che non intendono essere responsabili di nulla e che su nulla vogliono – ultrademocratici quali sono – dare la più pallida spiegazione.

Questa cosa non passa nemmen per la capa alla gente, che si contenta di prendere il fresco al Settembre Quarratino mentre il Mazzanti racconta bùbbole e loffe e s’incazza se qualcuno gli dice che i suoi vigili non fanno rispettare le sue ordinanze sul Covid.

Ma sapete davvero perché da tutte le parti e su tutti i siti istituzionali c’è il settore trasparenza, il responsabile dell’anticorruzione e una ricca “letteratura del cazzo” sulla Legge 241/90 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e sul DLegs 14 marzo 2013, n. 33 (Foia. Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)?

Anche un cerebroleso lo capisce: perché, dopo tutti i bei princìpi del funzionamento lubrificato – come quello di un Hatù – della Pubblica Amministrazione, negli anfratti delle norme (una specie di serbatoio dell’olio di un auto) c’è tanta di quella rena fine di Fermulla e di Stella, che i pistoni del Comune si ingrippano appena alla prima fase. E alla quarta, al momento dello scarico, quello che ne esce è perlopiù merda: alla faccia della trasparenza, della correttezza, della efficienza e dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione.

Guardate che non mi sto scandalizzando: sto solo dicendo (e motivando a dovere) quello che penso. Non mi illudevo che mi rispondessero: ma dalla prova che hanno dato hanno sufficientemente risposto ai miei dubbi, che escono tutti cresciuti, se non in certezze, in concretissimi sospetti.

Luciano Michelozzi [Noi di Qua]. Aveva proprio ragione…
Poveri cittadini con l’anello al naso! Aveva ragione il Michelozzi-padre, l’anarchico, quando urlava con la erre francese «ci pigliano tutti per il culo!». E guardate, per giunta, con che faccia: è lo stesso Gelli ad autofirmarsi per proteggersi. Meno chiaro mi è il motivo per cui non abbia risposto il sindaco che, il Gelli, se l’è sposato e se l’è portato in casa “in rientrino”!

Ma questa non voglio proprio risparmiarla: «Inoltre, si rappresenta che il carico di lavoro, in termini di risorse umane, già esigue, da impiegare per soddisfare la richiesta (ipotizzato in circa tre settimane di lavoro) potrebbe costituire intralcio alla attività istituzionale dell’ente». Stracarichi di lavoro, grondano di sudore e ci metterebbero, poveri tesorini d’oro, almeno tre settimane per rispondere.

Se non sbaglio il Comune di Quarrata ha un Servizio Informatica dotato di un responsabile (Luca Stefanini) e quattro addetti (Fabrizio Puddu, Stefano Seraponti, Leonardo Lami, Ilaria Baldanzi). E se non ricordo male è dagli anni 90 che ogni pratica dell’Utc viene registrata in ingresso e seguita passo-passo per ogni modifica fino all’esito finale.

Ma nell’epoca del digitale, guarda un po’, l’igegner Gelli, che perde, mappe, strade e lampioni di Quarrata, è molto probabilmente rimasto alla misurazione dei fondi nemmeno con il metro a nastro, ma con la canna fiorentina dell’epoca di Canapone!

Gerlando Iorio, prefetto di Pistoia

Siamo in mano a degli incapaci che conoscono solo una cosa: un’insopportabile arroganza/ignoranza utile a farla franca per tutta la vita.

Ha capito, prfetetto Iorio?

Edoardo Binchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di critica, cronaca, satira

Secondo voi l’opposizione che cazzo ci stai a fare in consiglio?


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