NELLA SERATA PER L’AVIS C’ERA GIOBBE COVATTA

Giobbe Covatta
Giobbe Covatta

PISTOIA. L’avvocato delle cause perse lo fa da quando ha scoperto di far ridere. Giobbe Covatta del resto, un napoletano ad origine incontrollata (perché è nato a Taranto) che ha impreziosito la serata in favore dell’Avis organizzata a Pistoia, ha sempre coniugato un minimo di dignità, se non di impegno, con la propria vis comica. Che è congenita.

Dopo essere stato in Africa, infatti, a differenza del compagno Walter Veltroni, il comico, ma di professione, ha aderito ad Amref e a Save the children e da allora, nei suoi spettacoli, un pensiero ai fratelli più scuri lo riserva puntualmente

E anche in questa occasione, benefica e di sensibilizzazione, lontano dal canovaccio di una serata preconfezionata, Giobbe Covatta ha approfittato di un’improbabile intervista per spolverare qualche riflessione e qualche battuta che non sempre trovano adeguato spazio tra le pieghe di un copione.

“L’unica cosa seria delle interviste – ci ha raccontato nel back stage Giobbe Covatta poco prima di salire sul palcoscenico – sono le domande. Le risposte, uno, offre quelle che vuole, tanto nessuno sta attento, soprattutto quando si interroga un comico. E stasera, visto e considerato che faccio parte di una scaletta che contempla anche altre dimostrazioni artistiche, all’intervista che mi faranno cercherò di stare il più lontano possibile, provando a fare riflessioni a voce alta su quello che è successo, su quello che sta accadendo e soprattutto su quello che purtroppo accadrà”.

Della sua carriera, che lo ha visto esordire come animatore nei villaggi turistici, prologo artistico che lo accomuna ad altri illustri battitori liberi della risata, se ne sa abbastanza, per non dirlo un’altra volta in questa circostanza. Sposato, padre di due figli (il primogenito, 24 anni è a Londra; la seconda, 17, quando può lo segue nelle serate, condividendo, a fine spettacolo, i ringraziamenti), è riuscito a bilanciare l’aspetto professionale con quello pedagogico.

“Sì, sono riuscito ad essere un padre divertente e divertito, con tutti i suoi principi – ha aggiunto –. Tutto è fonte di suggerimenti satirici, figuriamoci la famiglia”.

Nel 2006, nel collegio di Roma, Giobbe Covatta fu addirittura eletto parlamentare nelle liste dei Verdi. ottenendo oltre 3.500 preferenze. Alla politica attiva, però, rinunciò presto: fu preso dal dubbio che oltre a saper far ridere sarebbe anche riuscito a far piangere.

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