NESPOLO: «CI OPPONIAMO FERMAMENTE A QUESTA GHETTIZZAZIONE IRRAZIONALE E INCONTROLLATA»

Il fabbricato destinato a divenire ostello per i profughi

PISTOIA-NESPOLO. Non è politica, non è chiusura e non è razzismo: è razionale opposizione ad un’ipotesi che, se si concretizzasse, non favorirebbe nessuno se non chi ha la possibilità di riempirsi le tasche sulla pelle degli altri.

Ecco perché gli abitanti del Nespolo hanno deciso di formare un comitato allo scopo di contrastare il progetto del centro accoglienza per migranti in via Bure Vecchia, ecco perché abbiamo deciso di far sentire la nostra voce.

Non siamo contrari all’accoglienza, ci opponiamo ad un progetto e ad una prospettiva che, all’atto pratico, avrebbe come risultato quello di calpestare la dignità umana, di distruggere ogni possibilità di integrazione e di danneggiare gravemente la vivibilità di una piccola frazione cittadina come è il Nespolo.

Infatti, la struttura che sarebbe destinata all’accoglienza dei migranti è da tempo stata dichiarata inagibile ed è visibilmente fatiscente in tutti i suoi spazi: il tetto cade a pezzi, la pioggia entra nell’edificio, e l’ha fatto per anni corrodendone gli interni, quelle che dovrebbero essere finestre sono in realtà piccole aperture chiuse da grate e non c’è nessuno spazio esterno di cui disporre.

Si tratta semplicemente di una struttura fatiscente in mezzo alle case che non è chiaramente idonea a diventare un nucleo abitativo capace di ospitare 25 persone, senza contare il personale.

Come se questo non bastasse, la sproporzione tra i migranti e la popolazione del luogo renderebbe impossibile una vera integrazione e finirebbe solo per creare un ghetto, prospettiva inaccettabile sia per i cittadini del Nespolo che per chi dovrebbe essere ospitato nel centro accoglienza.

Ci opponiamo fermamente a questa ghettizzazione irrazionale e incontrollata.

Per questo i cittadini del Nespolo si sono uniti in un comitato e hanno dato vita ad una petizione che ha raccolto circa 400 firme: la nostra voce deve essere ascoltata.

Massimiliano Gonfiantini
Portavoce del comitato

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