QUARRATA. Al “Caselli” non si cambierà la destinazione. La delibera di giunta n. 40 verrà revocata. E resta la volontà di richiedere la “Casa della Salute” a Quarrata. Lo ha ribadito a chiare lettere il sindaco Marco Mazzanti dopo essere stato incalzato da una parte della sua stessa maggioranza (la lista Per Quarrata di Fiorello Gori e il Gruppo Misto di Anna Ciervo) e pur non avendolo ammesso pubblicamente anche dalle circa 3600 firme raccolte dal ComitatoSalviamoilcaselli.
Quello che è certo è che la vicenda dell’ex Caselli, la richiesta della “Casa della Salute” al posto dei malsani (e costosi) ambulatori di via Marco Polo, ha scatenato un vero e proprio terremoto che ha investito non solo l’amministrazione quarratina (il sindaco, la giunta e una parte del Pd) – costretta a fare un passo indietro – rispetto ad una strada inizialmente percorsa ma anche i vertici della stessa Azienda Sanitaria n. 3 di Pistoia chiamati dalla commissione regionale di inchiesta a dare spiegazioni ulteriori sul non detto a proposito della vicenda legata alla “valorizzazione” con annessa dismissione dell’edificio di via Larga.
“Le verità – ha commentato a caldo Marco Monaco a fine discussione in consiglio comunale – sono venute fuori . Le bugie e le incapacità hanno trovato una paternità costringendo la revoca della delibera di giunta n 40 che questa amministrazione aveva approvato in vista del cambio di destinazione d’uso. Ora vogliamo la Casa della Salute al Casellli”.
La vicenda – su cui ritorneremo fornendo ulteriori particolari – certamente ha segnato una svolta nei rapporti tra i gruppi della stessa maggioranza tanto che in consiglio comunale si è assistito ad un forte scontro tra Fiorello Gori (Lista per Quarrata) e Gabriele Giacomelli (Pd) che era stato preceduto da una dura presa di posizione contro il comportamento grave e irrispettoso del sindaco nei confronti dello stesso Gori a cui era stata negata in un incontro (a cui era presente Gabriele Giacomelli oltre al vicesindaco Gabriele Romiti) l’esistenza della documentazione (nella fattispecie si trattava della lettera inviata dal direttore dell’Asl Abati da noi pubblicata ieri sera) riguardo al Caselli successiva alla approvazione nel mese di settembre della mozione da parte del Consiglio Comunale.
Fiorello Gori, portatore di numerosi voti alla coalizione di centrosinistra alle ultime elezioni comunali ha parlato di “atteggiamento offensivo” nei suoi confronti e nei confronti del Gruppo Misto.
“Un atteggiamento – ha detto – irricevibile e intollerabile che avrà conseguenze nel proseguo della nostra attività di consiglieri comunali offesi da questo modo di comportarsi”.
Fiorello Gori ha quindi approfittato delle comunicazioni per rendere noto il comunicato stampa del Comitato SalviamoilCaselli dove si chiede “trasparenza e chiarezza” sulla vicenda.
Anche Anna Ciervo ha parlato di “metodi da non tollerare”. “Personalmente da quando accompagnati dall’assessore Stefano Lomi abbiamo avuto l’incontro in Regione – ha aggiunto – non abbiamo risaputo più nulla. Nonostante ci sia stato nel frattempo un susseguirsi di vicende, di contatti a vari livelli e su piani diversi. Noi avremmo preferito che ci fossero incontri tra Regione Toscana, Comune di Quarrata e Asl 3 di Pistoia. Non si può lavorare in questo modo senza privilegiare il metodo della concertazione”. La stessa Ciervo ha parlato di “fratture” ed ha ribadito che “il metodo della politica non è propriamente quello del comune cittadino”.
Gori ha incassato immediatamente la solidarietà sia di Giorgio Innocenti (Insieme per Quarrata) che di Flavio Berini (Pdl) ma è a questo punto che Gabriele Giacomelli (capogruppo Pd) ha attaccato lo stesso collega di maggioranza accusandolo di avere detto falsità. “Vuol dire – ha detto – che d’ora in avanti gli incontri tra il sindaco, il Pd e gli altri partiti di maggioranza li faremo in streaming. Noi del Pd siamo disponibili da subito. Come gruppo faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo anche acconsentito ad approvare la mozione dove si chiede all’Asl di fare la Casa della Salute preferibilmente nella parte monumentale del Caselli”.
Scarica: Comunicato SalviamoilCaselli
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