PISTOIA. Anche il coordinamento provinciale del Pd interviene sulle novità legislative introdotte dal Governo Renzi. “In vista delle scadenze che ci attendono – scrivono i democratici – serve dunque una discussione seria che abbia due caratteristiche: che parta dalle cose da fare e che veda un coinvolgimento pieno e ampio di tutti gli amministratori locali, che saranno gli attori principali di questa riforma che vede le province da loro elette e poi guidate”.
Partire prima di tutto dalle cose, cioè definire come si intendono esercitare in questo nuovo contesto le funzioni che, in vista della loro abolizione, sono rimaste alle province, come l’edilizia scolastica, la pianificazione dei trasporti, la tutela dell’ambiente, tutti temi che hanno un’incidenza diretta sulla vita dei cittadini.
“Non può lasciarci indifferente – prosegue Niccolai – anche il principio, sancito dalla nuova legge, che gli uffici periferici dello Stato e delle altre amministrazioni non avranno più come dimensione ordinaria quella provinciale e questo apre scenari del tutto nuovi in settori strategici. La provincia di Pistoia ha un territorio ampio e variegato, all’interno del quale convivono Comuni di varia dimensione demografica: dobbiamo mettere in campo un coinvolgimento vero di tutti i territori ed evitare ogni forma di marginalizzazione, reale o potenziale, affinché tutti si sentano protagonisti della sfida sul riordino istituzionale che il Governo Renzi ha fortemente voluto”.
In sostanza prima vanno definite gli obiettivi e le priorità, poi si decidono le forme istituzionali ed infine gli interpreti in grado di rappresentare meglio questa nuova sfida e portare avanti gli indirizzi che avremo definito. Se non si fa questo si rimane alle buone intenzioni mentre adesso è il momento delle scelte.
[comunicato pd]