PISTOIA. Il Sap – Sindacato Autonomo di Polizia – è sceso in piazza anche a Pistoia per dire no al reato di tortura. Questa mattina, 29 giugno, dalle 9, sono stati distribuiti in tutti gli uffici di Polizia della Provincia e nelle vie del centro storico di Pistoia mille brochure, per dire no al reato di “tortura” contro le forze dell’ordine.
“Abbiamo spiegato ai nostri concittadini i motivi per cui ci opponiamo al disegno di legge, in discussione in Parlamento, che introduce il reato di tortura psicologica a carico dei poliziotti. Esistono già in Italia fattispecie di reato che puniscono pesantemente gli eventuali abusi delle forze dell’ordine. Il ddl in discussione, invece, nasconde la volontà di punire le donne e gli uomini in divisa, strizzando l’occhio al partito dell’Antipolizia e degli allergici alle divise. Non si tratta di una battaglia corporativa, ma non accettiamo che, dietro una presunta norma di civiltà, si possa pensare di penalizzare l’attività dei poliziotti e carabinieri”.
È quanto riferito dal Segretario Provinciale Andrea Carobbi Corso, che ha poi aggiunto.
“Con la campagna di sensibilizzazione che abbiamo chiamato “brava gente sotto tortura, il Sap intende denunciare un gravissimo tentativo di intimidazione che toglie serenità ai poliziotti e ai propri familiari. Le donne e gli uomini in divisa hanno il diritto di tornare a casa, senza rischiare di trasformarsi in carnefici per aver svolto solo il proprio dovere per tutelare la sicurezza dei cittadini onesti”.
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[sap pistoia]