SAN MARCELLO. In questi ultimi tempi si è fatto un gran parlare del collegamento tra la Doganaccia e il Corno alle scale.
La discussione che ho visto è però più simile al tifo da stadio che a un sano dibattito sul tema, magari aspro e duro ma sempre civile e rispettoso.
Penso che il fondo si sia toccato nel pessimo spettacolo dato dal Sindaco di Abetone Diego Petrucci e Marco Ceccarelli della Doganaccia, sabato 4 novembre dove sembrava di vedere due bambini bisticciare più che due adulti.
Io sono voluto andare oltre queste tifoserie e analizzare il progetto senza preconcetti né contro né a favore, ma solo cercando di capire se la montagna ne avesse bisogno o meno.
Il principale quesito di questo progetto è il senso di marcia di questo progetto.
Porta gente dalla montagna pistoiese al modenese o viceversa?
Nel primo caso renderebbe l’Appennino Pistoiese un mero parcheggio per il modenese togliendo turisti a noi.
Nel secondo invece saremmo noi ad avvantaggiarsene, avendo anche un ritorno economico.
Ora è inequivocabile che sul turismo invernale la Montagna Modenese ci batte alla grande, quindi cosa avremmo da offrire in attrattiva in più per importare i turisti sul nostro versante?
Il turismo verde forse? Se ne parla da anni, ma non ci siamo mai veramente attrezzati per questo tipo di turismo.
Oltre questo non siamo neanche organizzati in fatto di alberghi o meglio non lo siamo come da altre parti.
Per dirla in parole semplici rischiamo di preparare il pasto senza avere la tavola apparecchiata, anzi senza avere proprio il tavolo su cui mangiare.
A questo proposito se il flusso di turism
o favorisse effettivamente più il modenese che noi, sarebbe bene che questo collegamento se lo pagasse l’Emilia Romagna e non la Toscana.
Se così fosse ci adopereremo perché i nostri consiglieri regionali vadano in questo senso in regione.
Oltre questo ci sono molte altre perplessità espresse dai cittadini a me ed altri appartenenti alla Lega Nord, tra queste il discorso delle strade, dei parcheggi, sulla effettiva ricaduta economica, sull’impatto ambientale e molte altre.
Nell’incontro organizzato da Confesercenti venerdì 11 settembre i dubbi non si sono dissipati, sono rimasti se non sono aumentati.
Avrei voluto vedere uno studio di impatto ambientale del progetto sui nostri crinali, una presentazione di altri progetti di supporto al collegamento (sentieristica, rifugi, ecc…) e almeno un idea delle strade e dei parcheggi da realizzare e/o potenziare.
Ma nulla di tutto questo è stato presentato. Il coro quasi unanime dei relatori era sostanzialmente un “bisogna farlo” e “un occasione da non perdere”.
Mi è molto piaciuto anche l’intervento del Sindaco di Abetone Cutigliano Diego Petrucci, il cui discorso si sostanzia in due punti.
Il primo è il discorso sulla “spedizione punitiva” che sostanzialmente è vera, ma non per il luogo scelto, ma per il fatto che in aula era presente prepotentemente il Pd.
Dai rappresentanti locali, al segretario Pistoiese Trallori, ai due consiglieri Baldi e Niccolai.
Questi ultimi due personaggi poi più che politici, li definirei “cantastorie” tante sono le novelle che ci sono venuti a raccontare in due anni e mezzo di mandato.
Novelle oscure perché non hanno un lieto fine e a volte non hanno neanche fine.
La seconda cosa, su cui non sono d’accordo e abbastanza basito dalle dichiarazioni di Petrucci e anche di Fdi-An della montagna Giorgio Fabbri (partito a cui appartiene anche il sindaco di Abetone Cutigliano), è che vorrebbero escludere San Marcello-Piteglio dalle decisioni su questo progetto.
Premettendo che ritengo la giunta del Sindaco Marmo decisamente imbarazzante e a cui non affiderei neanche un diorama, (figuriamoci un comune) essendo il 95% del progetto nel comune di San Marcello-Piteglio (come ammesso per altro da Petrucci il 4 novembre), trovo decisamente fuori luogo voler escludere questo dalle decisioni sul collegamento.
Se questo progetto andrà avanti il comune di San Marcello può e deve dire la sua.
Poi se il concetto è che i soldi della montagna debbano finire solo ad Abetone-Cutigliano lo si dica chiaramente, ma in questo vedo una continuazione della giunta Danti dell’estinto comune dell’Abetone.
Sperando che non sia così tendo comunque la mano ai rappresentanti montani del partito della Meloni, per fare fronte comune per il bene della montagna.
Chiudo ribadendo che ci sono troppi dubbi per avvallare un progetto dal costo così notevole, con tanti dubbi sull’effettivo ritorno economico per la montagna pistoiese e dai progetti aggiuntivi ancora così fumoso.
Al momento così come ci è stato presentato né io né la Lega Nord ci possiamo sentire di approvare il collegamento.
Vista la massima presenza del Pd all’assemblea di Confesercenti, il progetto verrà sicuramente realizzato, o quantomeno avviati i cantieri (senza magari arrivare a niente dopo aver stanziato diversi soldi pubblici), ma in ogni caso vigileremo su tutto quello che accadrà.
Marco Poli
Lega Nord Montagna Pistoiese