«NOI 4», LA GIORNATA CAOTICA DI UNA FAMIGLIA IMPERFETTA

Il cast di «Noi 4»
Il cast di «Noi 4»

UNA FAMIGLIA separata che si incontra e si scontra in una grande città, a Roma, durante una afoso e movimentato giorno di metà giugno, quando tutti i componenti si devono presentare agli esami di terza media del figlio più piccolo.

“Noi 4”, distribuito da 01 Distribution, è il secondo film scritto e girato dal livornese Francesco Bruni, sceneggiatore di Polo Virzì e di fiction tv come “Il commissario Montalbano”, dopo “Scialla” pellicola pluripremiata i cui diritti sono stati acquistati negli Stati Uniti per un remake ed anche in Corea. Ambientata come “Scialla” nella Città Eterna, è una pellicola sempre basata sull’umorismo pur avendo comunque dei punti struggenti, che scommette tutto sui sentimenti senza dare giudizi o consigli, facendo però capire che, anche in una famiglia sfasciata, l’amore, quando c’è, aiuta a rimettere in ordine i pezzi del mosaico.

Prima del film tenutasi in Toscana, al cinema “4 Mori” di Livorno, la città della gioventù di Bruni, dove è cresciuto, ha studiato e dove ancora vive parte della sua famiglia, quest’ultima tema centrale nelle sue opere, con i vari legami appartenenze. Com’è possibile mantenere affetti, un forte senso di appartenenza familiare e, allo stesso tempo, sviluppare le individualità dei vari soggetti? La famiglia ha infatti due compiti apparentemente inconciliabili: creare supporto e vicinanza, ma anche far sì che le singole vite si dispieghino individualmente.

Nell’eccesso di fusione affettiva e di controllo reciproco si soffoca. Nel disimpegno da regole comuni e dalla fatica della reciproca responsabilità, invece si deflagra. Nel cast d’attori, tra gli altri, Fabrizio Gifuni, la giovane Lucrezia Guidone (la sorella maggiore Emma nel film), ma anche labronici come Emanuele Barresi, Giorgio Algranti, oltre che nello staff tecnico: Elisa Becchere assistente regia, Paolo Ciriello fotografo di scena, Vladimiro Cecconi attrezzista di scena, Luca Bertoncini assistente attrezzista. «In “Noi 4” c’è la relazione fra madre e padre e quella fra i due fratelli – dichiara il regista – “Scialla” però era più semplice e lineare, mentre questo è più ritmato, frenetico. Non riesco a giudicare i miei personaggi, perché durante la scrittura mi ci affeziono talmente che li amo e capisco le loro debolezze. In quanto al finale io ho una mia idea, che però non dico. Preferisco che ognuno veda e pensi quello che vuole. L’importante è che la storia lasci un sentimento positivo, comunque di amore, che anche in una famiglia separata dovrebbe continuare a esistere».

E riguardo al futuro Bruni fa capire di aver già in mente un prossimo film, «ho un’idea, però per scaramanzia non ne parlo – dice – forse nella prossima storia un salto in Toscana potrei farlo….».

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