“NOI PER SAMBUCA”, UN PATTO VERDE PER L’IMPRENDITORIA AGRICOLA

La lista civica aderisce alle istanze di Coldiretti

SAMBUCA PISTOIESE. La lista civica “Noi per Sambuca”, aderendo integralmente alle istanze di Coldiretti, nel caso fosse chiamata ad amministrare il territorio, ha l’intenzione di creare un patto tra coltivatori diretti e istituzioni. Lavorando nell’ottica di incentivare il rinnovamento dei mezzi agricoli, intende creare un vero e proprio sportello per intercettare bandi e incentivi dedicati.

Cooperando con la regione per un monitoraggio attivo del bosco, vuole creare canali digitali e analogici per pubblicizzare al meglio i prodotti del territorio e un mercato delle eccellenze a KM 0, da studiarsi con gli imprenditori del settore verde. Questo permetterà ai boschi e ai terreni di essere vissuti e mantenuti. Inoltre, lavorerà in coordinazione e coordinamento con gli altri enti locali e territoriali per un IGP della farina di castagne della montagna pistoiese.

Si prefigge di creare un sistema di guardie veterinarie sul territorio per la tutela della fauna selvatica in caso di problematiche quali investimenti e/o diffusione di malattie come la peste suina.

Un altro tema, affrontato dal nostro candidato sindaco Pasquinelli, è quello di incrementare sistemi di irrigazione e canalizzazione delle acque che possano integrarsi a sistemi di recinzione, rispondendo a due esigenze: limitare l’accesso degli ungulati alle coltivazioni e garantire riserve idriche in caso di siccità.

Questi sono solo alcuni dei punti che porteremo avanti; una visione che mette in comunicazione cittadini, imprenditori e Giunta comunale per creare la sinergia giusta per uscire dal torpore. Riteniamo che altre visioni, basate su uno sfruttamento intensivo del territorio e sulla ricerca di consensi tramite progetti che rischiano di pregiudicare la salubrità dei terreni, valore da preservare e tutelare, siano soluzioni da non perseguire.

La risposta non può trovarsi nell’intensività, che per sua natura è in contrasto con il ritmo “lento” del vivere la montagna, ma in una inversione del paradigma per cui il comune crea ostacoli che rallentano, questi sì, le aziende che invece puntano sull’eccellenza e sul sapere antico della gestione agricola del bosco.

Aziende che certamente devono essere accompagnate dalle nuove tecnologie e possibilità, all’interno di un’ottica certamente competitiva, ma che sia al contempo sana e salubre.

Noi per sambuca

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