PISTOIA. Fate controllare i freni delle vostre macchine, dateci retta, perché d’ora in avanti se frenando ad un semaforo rosso supererete inavvertitamente la linea bianca posta di fronte a voi, sarete multati e perdete due punti sulla patente (vedi).
Il Comando della Polizia Municipale di Pistoia ha portato a compimento una revisione degli apparecchi posti accanto ai cinque incroci tristemente noti, appunto, per la presenza di quelle macchinette infernali: Viale Matteotti/Via Olimpiadi, via dei Pappagalli/ viale Matteotti, viale Adua/via Gora e Barbatole, viale Adua/via Spartitoio, S.R. 435/via Nazario Sauro, con l’aggiunta di un rilevatore di violazione per transito nell’incrocio tra il Viale Arcadia e Via Fermi.
Non solo, quindi, saremo multati se passeremo col rosso (sanzione ovvia e giusta), ma addirittura se non riusciremo a fermarci esattamente prima della linea bianca di demarcazione. Non è complicato definirlo accanimento, in linea con le passate decisioni dell’amministrazione Bertinelli per quanto riguarda la severità nei confronti degli automobilisti.
Ricordiamo che, a tal proposito, l’eliminazione dei parcheggi veniva seguita da un inasprimento dei controlli da parte della Polizia Municipale, addirittura nella zona adiacente il nuovo Ospedale San Jacopo. Idea talmente odiosa che provocò una lettera di protesta da parte degli stessi vigili, i quali si dicevano disgustati per il lavoro che gli veniva ordinato di compiere.
Gli ulteriori quarantadue nuovi dissuasori di velocità, costati centocinquantamila euro e sparsi in città, ma tuttora, pare, non funzionanti, servivano per rimarcare il solco tracciato: le multe sono come una tassa occulta.
Questa novità evidenzia ciò che abbiamo sempre sostenuto: si fruga nelle tasche dei cittadini trovando ogni modo possibile per riempirli di multe, a costo di rendere l’utilizzo delle automobili pericoloso. Molti dei dissuasori di velocità sono stati infatti posti su strade completamente buie (come la Montalese), privi degli adeguati cartelli di riconoscimento, e poco importa se sono funzionanti o no: l’automobilista che se li troverà accanto dal niente, inchioderà sicuramente.
Siamo tartassati, anche se indirettamente, e superata una certa soglia diventa lecita la legittima difesa: non pagare più.
Perché il cittadino privato che evadendo mette da parte ciò che lo Stato sperpererebbe senza pietà, è un patriota.
[Lorenzo Zuppini]