Esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B? Non c’è motivo di dubitarne: è un fatto storicamente appurato. Ma a Pistoia e provincia ce ne sono esempi ogni giorno, come quello di un signore che trova ancora favorevole accoglienza presso una procura abituata a non vagliare, verificare, analizzare le tonnellate di spazzatura che vengono presentate al giudizio di Pm e sostituti portati a non ragionare secondo logica
A PISTOIA NON TUTTI I CITTADINI
SONO UGUALI DINANZI ALLA LEGGE
Ieri mattina vi ho parlato del trattamento riservato a Benesperi, sindaco di Agliana, in bimbominkia. benesperi, un sindaco con tanti problemi ma blindato da procura (de gaudio) e tribunale (azzaroli), quale cittadino di serie A; mentre oggi – sempre sulla stessa lunghezza d’onda – vi ripresento (vi sarete rotti le palle e mi spiace: ma la realtà è quella che è) l’incredibile e triste storia di Romolo Perrozzi, anch’egli cittadino di serie A, benvisto da Comune di Quarrata, procura (in origine Curreli, Martucci, Grieco: oggi De Gaudio) e tribunale (prima Gaspari e oggi Azzaroli).
Perché tutto questo avvenga, non dovete chiederlo a me. Le domande devono essere rivolte a chi di dovere, a iniziare da Claudio Curreli; quel sostituto famoso perché sa solo lui cosa fa, dal momento che infrange le leggi (lavora fianco a fianco con la moglie Niccoletta Maria Curci nello stesso tribunale, oscenamente protetto da tutti i suoi colleghi che sanno e tacciono, e da un ordine degli avvocati che definire reticente e omertoso non può essere reato: vero presidente Turco?); e che dirige il traffico dei clandestini in Pistoia quale responsabile di Terra Aperta, la capofila del coordinamento dell’accoglienza, soprattutto illecita.
Anche il duo De Gaudio-Azzaroli – che non può non essere a conoscenza di questo, come Bettino Craxi non poteva non sapere che il suo partito rubava – secondo il costume della procura, oggi pro tempore di Tommaso Coletta, sembra essersi consociato e appiattito sulle rivendicazioni del protetto Perrozzi: non si dimentichi, infatti, che per il Perrozzi Curreli&Grieco si sono perfino inventati il reato inesistente di stalking giornalistico…
Ecco allora tutte le «frasi dal tenore marcatamente diffamatorio» che il sostituto De Gaudio ha rintracciato in miei articoli, anche se, va sottolineato, senza aver mai seriamente indagato (a Pistoia usa poco e male) sulla verità storica dei fatti:
1 – “Il Perrozzi, oltre che contare su più di un occhio di riguardo (almeno fino ad ora) da parte del Comune di Quarrata, che gli ha perfino concesso il permesso (blasfemo) della chiusura di tre strade vicinali e di due piazzale facenti parte delle aree del demanio comunale (…) si è sempre permesso per anni di fare e disfare a suo arbitrio assoluto” (in un articolo del 28 luglio 2022);
Dottor De Gaudio, se Gaspari avesse letto le mie informative, inoltràtegli anche a livello personale (vuole vedere le ricevute delle Raccomandata 1?) si sarebbe reso conto che certi permessi concessi al “povero” ragionier non-dottor, erano un insulto a due leggi dello stato, a un DPR e a diverse norme regolamentari del Comune di Quarrata.
Dire questo, quindi, è diffamazione o rappresentazione al popolo del fatto che alcuni sono cittadini di serie A e altri gentuccia di serie B?
Del resto il Perrozzi «si è sempre permesso per anni di fare e disfare a suo arbitrio assoluto». Prima di venire a bussare da me, dottor De Gaudio, vada a vedere quante pendenze di abusivismo edilizio ha avuto il Perrozzi. Per le quali, se non avessi personalmente focalizzato l’attenzione pubblica sul tema, il non-dottor sarebbe ancora lì a fare quel che gli pare in barba alla legge e alla gente che non può vivere dove ha deciso di vivere. Parlo di alcuni suoi vicini di casa: o di me stesso che non posso andare a trovare certi miei familiari.
Guardi, mi permetta di dirle, dottore, che quelle che fa lei non sono indagini: sono solo il copia-incolla delle lagne micragnose di un cittadino pieno di sé, arrogante, irritante e calunniatore.
2 – “Il Perrozzi, sotto il profilo abusivistico, non è poi un fiorellin di serra casto e puro come si descrive” (in un articolo del 30 luglio 2022);
Dottor De Gaudio, si ripassi gli appunti. Non per nulla il Perrozzi recentemente è stato costretto a demolire tre capanne e a pagare 20 mila euro di multa: così mi dicono i comunali che lo hanno sempre benvisto ignorando i suoi numerosi traffici.
È offensivo e diffamatorio definirlo “non un fiorellin di serra”? Anche attualmente ha accertamenti in corso per difformità di vario genere e natura. Ma se lei ascolta solo chi piange, protegge solo i gatti che fanno all’amore e che strillano e si lamentano mentre in realtà godono da matti…
3 – “… idonea certificazione delle questioni riguardanti i privilegi ottenuti e mantenuti al ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del Tribunale” (in un articolo del 30 maggio 2022);
Dottor De Gaudio, lei non legge e non si informa. E il fatto che possa aver vinto un concorso in magistratura, per me, cittadino italiano normale e suo datore di lavoro, capace di intendere e di volere, e soprattutto abituato a esaminare centinaia di persone dalla cattedra, non è sufficiente per concederle credito a occhi chiusi, come Martucci vorrebbe per le «autorità costituite». Non si deve più rispetto a un uomo che alla verità, dice Socrate.
E si vede benissimo quando un candidato è impreparato sulla materia di cui parla. Onde se lei avesse esaminato le carte e i documenti ufficiali inviati a codesta procura e ai giudici, mai e poi masi si sarebbe permesso di vedere, in ciò che mi rimprovera, un disegno criminoso di diffamazione del suo piagnucoloso “ragionier non-dottore”.
4 – “Ho fornito le prove dei permessi illeciti illecitamente concessi a mo’ di regalo e favore al ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del Tribunale di Pistoia” (in un articolo del 10 giugno 2022);
Dottor De Gaudio, ma si è impegnato ad andarsi a studiare le norme da me segnalate, o – in quel momento – stava troppo dietro al luogotenente Maricchiolo e alle assurdità delle 18 mila pagine di intercettazioni telefoniche della comandante Lara Turelli, onde accreditare tutte le assurdità fatte rilevare da una Banda Bassotti mista Comune/Procura?
Insomma: le ha viste quelle prove che vi ho mandato, o presume solo che io stia dicendo delle minchiate in quanto tale? Questo problema altamente etico e morale per un magistrato, le sfiora o no, come dice il Manzoni, la “protuberanza sinistra della profondità metafisica” (cap. XII) dell’organo cerebrale?
5 – “continuai a scrivere pezzi giornalistici su oscenità e favoritismi di cui il Perrozzi era stato, come è stato e lo sottolineo – gratificato dallo sgangheratissimo staff tecnico del Comune di Quarrata durante le amministrazioni SS Cori e Mozzanti” (in un articolo del 5 luglio 2022);
Dottor De Gaudio in cosa ha verificato, aldilà di ogni ragionevole dubbio, queste mie affermazioni?
Io non credo che lo abbia fatto: o non troverebbe un «tenore marcatamente diffamatorio» nelle mie parole. Non ho dubbi.
6 – “… il ragionier non dottor Romolo Perrozzi” (in un articolo del 18 luglio 2022);
Dottor De Gaudio, lei ce l’ha la laurea? Il Perrozzi, e lei non lo sa, non ce l’aveva. Ne aveva presa una come il Trota: lo ricorda il figlio di Bossi che si era laureato a Tirana?
Il Perrozzi si era “laureato” in una specie di università della Svizzera o cose simili. E come lei dovrebbe sapere, questi pezzi di carta sono diplomi su carta igienica, secondo il nostro ordinamento. O lo ignora?
Cionondimeno, il lacrimuccia si rappresentava come Dott. Rag. Romolo Perrozzi. Molesto come tutti ben sanno, gli chiesi di mostrarmi la laurea. Potevo o no? Lei, dottor De Gaudio, se va da un medico, può chiedergli di mostrarle la laurea? Il Perrozzi, come Napoleone nel 5 Maggio, «fe’ silenzio». Evidentemente sapeva di essere un “laureato dei nostri lucidi stivali”.
Aveva – il ragionier non-dottor Perrozzi – pagine su internet in cui compariva come Dott. Rag. Romolo Perrozzi. Per questo chiesi anche all’albo dei commercialisti: e mi fu risposto che il Perrozzi era ragioniere, ma non dottore.
È diffamante sgamare la superbia truffaldina di questo signore di serie A? Ho pubblicato personalmente la storia di questa sua “furberia della minchia”, ma nel suo ufficio, in procura, nessuno legge mezza riga di quello su cui giudica: e lo stesso fa pure lei, dottor De Gaudio. È ovvio, altrimenti non agirebbe come agisce.
7 – “se chiedo che la Procura indaghi sui favoritismi smaccati e provati del Comune di Quarrata a lode e gloria del Ctu Perrozzi” (in un articolo del 26 luglio 2022);
Dottor De Gaudio, appunto. Se chiedo a voi procuratori e sostituti di indagare (e ve ne do ogni prova), prima Curreli mi fa mettere agli arresti domiciliari per 104 giorni dalla Gip Martucci; poi tra lui e Grieco mi massacrano dinanzi a Gaspari il quale, fingendo di essere analfabeta, procede spedito e mi condanna a due anni e 10 mesi.
È vero: sono anzianotto, come dice l’avvocato Bonaiuti. Ma non sono né imbecille né matto: so distinguere perfettamente chi lavora da chi non lo fa; chi sa lavorare da chi non sa; chi legge da chi è, di suo o volontariamente, analfabeta; chi prende in giro la “gente comune” cara al Coletta e chi no.
E in questo caso sono portato a credere (opinione, posso?) che la procura abbia più cose da nascondere che da stendere al sole dopo il bucato.
8 – “Non c’è neppure una telefonata una di disturbo al superprotetto blindovis del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi” (in un articolo del 4 agosto 2022);
Dottor De Gaudio, sul mio cellulare – quello fattomi sequestrare dal suo collega Curreli – non c’è una telefonata una di disturbo al vostro vezzeggiato ragionier non-dottore: ergo costui è un blindovis, sia per il Comune della corruzione (Quarrata), che per voi della procura. Che altro pensare? O è vietato anche pensare da precise e continue e ripetute e elementari deduzioni?
9 – “Avevo solo chiesto di far luce sui favori concessi dal Comune di Quarrata a un signor ragionier non-dottor come Romolo Perrozzi. Ctu del Tribunale di Pistoia e, come tale, intoccabile (penso) dal tribunale a cui è legato. Favori, cari miei, che ci sono stati e hanno prodotto una marea infinita di problemi a cittadini di serie B” (in un articolo delI’8 agosto 2022);
Dottor De Gaudio, avevo solo chiesto di far luce su dati certi, non su sogni di una notte di mezza estate… E voi della procura cosa avete fatto? Invece di fare il vostro dovere, vi siete accaniti contro di me.
Ma prima di sbranarmi più di una cosa oscura dovrete spiegarmela: io non sono uno scout cattolico come Curreli né buono come lui con i clandestini; non violo le leggi di incompatibilità sul lavoro; non ho adoperato uteri in affitto per avere una figlia che il dottor Azzaroli dovrebbe conoscere bene; non ho fatto togliere dall’asilo la figlia della Turelli, per piazzarci la mia; non ho preso la residenza in una casa senza finestre, al terzo piano (se non sbaglio), presentando domanda alla sede del Club del Napoli… Niente di tutto questo.
E tutti voi il vostro mestiere lo dovete fare non come lo state facendo, ma secondo le regole dell’art. 54 della Costituzione, «con disciplina ed onore».
Ve lo dice non uno stalker né un delinquente abituale: ve lo chiede a buon diritto un vostro datore di lavoro, non un vostro “negro da pomodori”!
Edoardo Bianchini
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