NON PAGHI? E GAIA TI CHIUDE I RUBINETTI

Gaia Servizi Idrici
Gaia Servizi Idrici

MAMMIANO-MONTAGNA. Sono particolarmente indignato, dopo aver letto l’articolo di oggi, giovedì 12 giugno sul Tirreno “Gaia minaccia di sospendere l’erogazione dell’acqua ai morosi” (di Sauro Romagnani), dove si racconta di come la Gaia in questi giorni ha mandato una lettera, particolarmente minacciosa, a diversi utenti, dove si legge: «se entro 20 giorni di calendario dal ricevimento della presente, non sarà provveduto al pagamento di quanto indicato, saremo costretti, nostro malgrado, a sospendere l’erogazione del servizio, così come previsto dal Regolamento» e «La presente equivale a tutti gli effetti a formale costituzione di mora», parole scritte da un avvocato.

Sono indignato e decisamente infuriato, perché in primo luogo viene minacciato di levare un bene essenziale, vitale, come l’acqua, che oltretutto con un referendum nel 2011, abbiamo sancito che debba essere pubblico, a quei cittadini insolventi, la cui maggior parte lo è perché non possono pagare per via della crisi che attanaglia il nostro paese, inoltre quegli stessi cittadini, hanno dovuto pagare con le massime tariffe possibili Imu e Tares, con la giustificazione (legittima o no, non m’interessa ora) dell’accantonamento di 250.000 euro annui, che dovevano essere accantonati e che la stessa Gaia dovrebbe restituire al Comune di San Marcello Pistoiese, e che in questi anni ha generato un debito, a favore di quest’ultimo, che ormai raggiunge i due milioni di euro.

Questo stesso debito che il comune vanta, lo ha fatto finire nel mirino della Corte dei Conti, non che l’amministrazione non abbia le sue colpe: prima l’avvocato ingaggiato dal comune, perde il treno per un errore di procedure, cosa minimizzata dal Sindaco Cormio in assemblea tenutasi a Maresca lo scorso dicembre, dove oltretutto avevo l’impressione, tutta personale, che prendesse sottogamba il problema; poi il 2 aprile nell’assemblea dove si votata per l’aumento delle tariffe, il primo cittadino decide di astenersi e secondo il sottoscritto sbagliando, perché anche se non fosse passato, avrebbe dovuto dire no all’aumento, forte di un debito che ha fatto sì che i cittadini di San Marcello paghino quella stessa acqua due volte.

Senza contare che quest’anno la Gaia ci ha già regalato particolari chicche, come la chiusura dell’acqua, alle ditte dell’ex-Sedi lo scorso aprile, o come scordare quella simpaticissima telefonista burlona, che ad un utente che a seguito di una telefonata registrata (decisamente pasticciata) ricevuta dal comune, si rivolse a loro chiedendogli chiarimenti e che sostanze ci fossero nell’acqua, rispose: “metalli pesanti e cianuro”, ci stiamo ancora ammazzando dalle risate a pensarci.

Senza considerare che l’acquedotto è un colabrodo, è sotto gli occhi di tutti, anche la frana che ha isolato le case alte di Maresca, sembra sia dovuta a una perdita di un tubo.

Ma siamo impazziti? In un paese normale non si dovrebbe assolutamente far mancare un bene vitale, come l’acqua. Senza questa si muore! Poi con che coraggio, dopo aver maturato un debito mostruoso come questo (l’ambizioso progetto Mo.To.Re nasce grazie a metà di questa cifra), con tutti i cittadini di San Marcello, perché tale è visto che è nei confronti del comune, che questi hanno pagato in forma di altre tasse, a fare il pugno duro con quelli che sono insolventi a causa di una crisi di cui non si vede sbocco?…. È una cosa assurda!

Qui dovrebbero essere i nostri amministratori che dovrebbero attivarsi, per bloccare la cosa, a fare un po’ di viso duro, ad andare a chiedere nella sede di Gaia, cosa stanno combinando. La prossima volta Gaia cosa pretenderà? Lo jus primae noctis o il sacrificio di un agnello nella piazza del paese?

Marco Poli, lettore della Montagna

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I risultati di Maresca sono indicativi: va sempre tutto bene. Continuiamo così!
I risultati di Maresca sono indicativi: va sempre tutto bene. Continuate così!

CARO POLI, quando vedo queste cose, l’unica battuta che mi viene in mente è sempre la stessa: volete la corda? Impiccatevi.

Con Gaia non ce li ho fatti io gli accordi, ma i vostri amatissimi amministratori Pd o cattocomunisti o come diavolo li volete chiamare. Perciò tutto quello che vi càpita è sempre troppo poco per quello che vi meritate.

E se sono duro è uguale: da quello stesso partito che ha scelto Gaia vi siete fatti ciucciare il midollo delle ossa nella ex-Comunità Montana e poi a Maresca lo ri-votate al 66,3%.

È evidente che, in questo modo, state facendo outing: vi garba, insomma, assai prenderlo nello zipeppe!

e.b.

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