Nella delibera di giunta 36 del 31 marzo una serie di incongruenze dimostra la correttezza delle nostre tèsi giornalistiche sul controllo diretto della Giunta esercitato dalla segretaria generale in salsa Pd. E in giunta ci sono pentiti che hanno alzato la mano per errore
SE VUOI TU CHE IL PD TOSTO S’ADIRI
BASTA CHE IL NOME SUO NEL MEZZO TIRI
MA NON FAR AD AGLIANA QUESTO GIOCO
PERC’ ANCH’ IL CENTRODESTRA PIGLIA FÒHO!
AGLIANA. Non basta una laurea in legge per fare un avvocato, serve disporre delle radici del diritto, la competenza logica aristotelica: senza quella non si può fare niente, come dimostra la delibera 36 del 31 marzo scorso, approvata all’unanimità.
In essa ben quattro giuristi (il sindaco, due assessori e la segretaria Aveta), un’economista (la Gherardi) e una infermiera (l’Avvanzo) sono stati capaci di alzare la mano e deliberare all’unanimità (Agnellon/Panetton c’è per trascinamento: per lui il ragionamento non vale, domina solo il basic instinct – e non di rado anche quello della Sharon Stone e del punteruolo per il ghiaccio…), deliberare all’unanimità una serie di incongruenze che gettano una forte ombra sulle competenze politiche e amministrative della famosa giunta del cambiamento (in peggio).
Oggi qualcuno si è però pentito e parla di errore tecnico per problematiche di comprensione della delibera nel viedo collegamento. Ma si può? Le proposte di delibera non vengono inviate in anticipo a tutti? E tutti questi laureati (fatta eccezione per un paio) che fanno? Leggono gli atti e se ne informano o preferiscono dedicarsi alla contemplazione di un famoso rotocalco anni 50, Grand Hotel, passione delle massaie di una volta?
Con tale atto si può ipotizzare – questa la nostra riflessione – che la segretaria Aveta indirizza (e non di rado anche manipola…?) le sei “menti politiche” di nome (perché di fatto incapaci di esprimere comportamenti coerenti alla natura della maggioranza FdI/Lega/FI) della giunta, provvedendo all’omologazione radical correct a tutella del famoso ordine costituito agrumiése.
Nella delibera in questione, che vi presentiamo evidenziata in rosa, si assumono misure per la costituzione di parte civile contro Linea Libera, facendo ampio uso della detestabile privacy sui nomi dei giornalisti che sono più che trasparenti, pubblici: Bianchini e Romiti.
Ridicole, a nostro avviso, le argomentazioni che non richiamano mai, in modo puntuale, le presunte note giornalistiche che avrebbero “diffamato” l’amministrazione del cambiamento fallito.
A proposito: quanto è costata al popolo aglianese questa vostra procedura per l’affidamento dell’incarico a un avvocato? Quello che non avete fatto e non avete mai voluto fare nei confronti del fu-comandante Nesti, l’avete realizzato con il giornale che ha portato alla luce le immondizie dell’ultimo ventennio progressista di Agrùmia, e che vi ha portato a sedere sulle poltrone comunali tanto ambìte? Bravi liberali, libertari, liberanosdònine e talebani! Siete stati peggio dei 5 Stelle-Onestà-Onestà che non vogliono più scollare il culo dai 25mila euro che beccano ogni mese! (neretti a cura del direttore/carcerato, vero Ciottolóne senza testa, buono solo a mangiare linguine alla bottarga in salsa di falegnameria? Te le ricordi quelle piattate di leccornie fitte-fitte con gli amici che poi hai tradìto peggio di un Badoglio, proprio tu che venivi dalle file della gloriosissima Salò?).
Siano noi due (Bianchini & Romiti) a essere fatti bersaglio di una serie di temerarie querele bavaglio, poi divenute oggetto di un rapidissimo procedimento penale reso possibile grazie all’uso/abuso di un binario “accelerato” e dell’abigeato di querele caro alla Procura; un metodo che farebbe impallidire perfino Luca Palamara e Alessandro Sallusti, autori del libro scoop sulla magistratura politicamente ispirata dal Pd. Ma di questo tornermo a parlare diffusamente in séguito…
Intanto possiamo sapere che l’approvazione della delibera qui riprodotta è ritenuta un “danno involontario” e qualcuno (più di uno) si sarebbe astenuto mentre ha votato per trascinamento e incomprensione dei contenuti.
Annnammobbène! direbbe la Sora Lella! Meglio il fu assessore Massimo Vannuccini, che si dava assente alle riunioni di giunta, almeno delegava tutto al commissario sovietico Fragai imposto dal “centralismo democratico” di Pistoia!
I periodi evidenziati sottolineano l’illogicità della delibera nella quale si chiarisce che l’amministrazione comunale può contare su una polizza della AIG per le tutele dai danni conseguenti a “…fatti illeciti di terzi, in relazione all’esercizio dell’attività” della giunta. Tanto paga il popolo di Agrùmia.
Sarà tutto da ridere, vedrete. Intanto ad Agliana la Lega è stata lavata con Perlana e piegata all’omologazione del pensiero neo-democristiano immaginabile: un bell’effetto auspicato e teorizzato dal senatore La Pietra e per niente moderato e tenuto sotto controllo dalla coordinatrice leghista Sonia Pira.
I quattro laureati di giunta chiedono il “risarcimento dei danni tutti, materiali, morali, patrimoniali e biologici (si intendono qui le epigastralgie di Pedrito, certificate dal medico Guglielmo Sforzi e poi rese pubbliche dal signor Claudio Curreli negli atti in spregio a ogni riservatezza…)” e si denunciano le offese a “l’immagine del Comune”, perché “…in vari articoli di giornale, il Sindaco e l’Assessore, il Segretario generale, oltre a vari funzionari e dipendenti, sono stati oggetto di continue offese”.
Quali offese? La stessa presidente del consiglio, Milva Pacini, che aveva tentato di blandirci con delle sciocche rivendicazioni in difesa della sciagurata giunta piddìzzata con babà al rum, non ha saputo rispondere.
Diversamente, un assessore ha tentato di raddrizzare questa ridicola deliberazione, affermando che è stata la conduzione in videoconferenza della sessione che non ha permesso di comprendere bene i termini della questione, altrimenti si sarebbe astenuto.
E allora, oltre alla figura di incapacità schietta, si evidenzia anche l’inerzia gestionale delle riunioni telematiche, con degli esiti fantozziani, rimessi alle pulsioni della trinità di Agrumia.
(Fine parte prima – Continua)
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
_______________________________________________________
Da qui potete leggere anche un commento del direttore
One thought on “normalizzati al babà • 1. LA SEGRETARIA AVETA CONTROLLA DAVVERO LA GIUNTA DI AGLIANA? QUESTA PUÒ ESSERE UNA PROVA…”
Comments are closed.