PISTOIA. A quanto pare è diventato uno sport di moda tra i sindaci italiani, quello di non curarsi delle leggi dello stato quando non corrispondono ai desideri di una parte dei loro sostenitori. Stiamo parlando della decisione di alcuni sindaci di trascrivere i matrimoni contratti all’estero tra persone omosessuali.
Ci giunge notizia che anche nel nostro comune di Pistoia il sindaco Bertinelli ha annunciato di voler portare avanti questa iniziativa ideologica, specificando addirittura che provvederà «personalmente» alla trascrizione.
Il fatto che provvederà «personalmente» non ci interessa e non ci preoccupa: non crediamo che il numero delle coppie omosessuali di Pistoia sposate all’estero sia tale da sottrarre tempo prezioso al nostro sindaco, tempo che peraltro potrebbe dedicare a risolvere le vere emergenze e necessità dei pistoiesi, che sono ben altre.
Quello che ci preoccupa davvero è il totale disinteresse che viene mostrato nei confronti della cittadinanza nel momento in cui si decide di condurre un’operazione che contrasta apertamente con l’ordinamento dello stato italiano, la disinvoltura con cui ignora la Costituzione italiana, che evidentemente merita rispetto solo a corrente alternata.
Dice il sindaco Bertinelli che lui pensa che «siano ormai maturi i tempi per consentire anche alle unioni omosessuali di poter accedere all’istituto del matrimonio». Il punto è che in uno stato democratico, quello che pensa un sindaco non è rilevante: conta invece ciò che pensa la maggioranza del paese.
L’approvazione del matrimonio omosessuale, che si sta cercando di forzare, implicherà oltretutto certamente l’ampliamento dei presunti “diritti” alla omogenitorialità, con l’approvazione di adozioni, fecondazione eterologa e uteri in affitto, che mercificano il bambino e negano il suo diritto ad avere una padre e una madre.
Crediamo che il matrimonio sia una faccenda troppo seria perché la discussione intorno a questo istituto venga lasciata alle iniziative solitarie e ai colpi di mano di qualche rappresentante delle amministrazioni locali, quando dovrebbe essere semmai svolta in Parlamento o subordinata alla consultazione diretta del popolo.
La Manif Pour Tous Italia, circolo di Pistoia, chiede quindi il rispetto della normativa nazionale e della volontà della maggioranza dei cittadini che, fino a prova contraria, non ha espresso alcun desiderio di modificare l’istituto matrimoniale così com’è riconosciuto dal nostro ordinamento.
Invitiamo inoltre tutti i cittadini che condividono il nostro pensiero a comunicare al sindaco Bertinelli il loro dissenso.
Chi vorrà potrà anche continuare ad informarsi con noi su quanto realmente sta accadendo in Italia seguendoci sulla pagina www.facebook.com/lmptpistoia.
La Manif Pour Tous Pistoia
lamanifpourtouspistoia@gmail.com – https://www.facebook.com/lmptpistoia
Bertinelli con la trascrizione dei matrimoni gay prende due piccioni con una fava… Farsi personale pubblicità e distogliere l’attenzione pubblica da ben altri problemi che la città sta affrontando da sola vista l’inconcludenza della maggioranza a governo di Pistoia. Chi sta cercando di far valere un diritto, appunto la trascrizione di matrimoni contratti all’estero, spero colga la vera posizione del Sindaco che non è certo quella per compresa causa che ha agito.
Personalmente ritengo che ogni essere umano abbia il diritto di vivere la propria vita come meglio crede e a maggior ragione quando lo si chiede civilmente e legalmente ma in questo caso Bertinelli farebbe meglio a pensare a Pistoia invece di fare pre-campagna elettorale.