NUOTATORI PISTOIESI: «IL SINDACO SI ADOPERI PER RESTITUIRE LA FEDI ALLA CITTÀ»

Nuotatori Pistoiesi
Nuotatori Pistoiesi

PISTOIA. Fallito il piano faraonico e cieco di affidare contemporaneamente le tre piscine provinciali ai privati, portato avanti in modo ostinato dal presidente Vanni ignorando tutte le osservazioni e richieste di confronto con i diretti interessati e gli addetti ai lavori, non possiamo che rammaricarci, perché questo suo palese errore di valutazione ha già creato e creerà in futuro un grande danno a tutti i cittadini della Provincia amanti del nuoto.

Danno che per i pistoiesi diventa addirittura drammatico in virtù dell’intervenuta dichiarazione di inagibilità della piscina/palestra S. Fedi abbandonata dalle varie amministrazioni succedutesi negli ultimi 20 anni.

Auspichiamo a questo punto che Vanni desista dai suoi propositi e che apra gli occhi accogliendo, tra le altre, le nostre richieste ed osservazioni più volte recapitategli, onde evitare ulteriori danni e disagi a tutti i cittadini ed alle associazioni sportive che, da decenni, con impegno, passione e sacrifici, portano avanti gli ideali dello sport mettendo la propria professionalità a disposizione di tutti.

In considerazione della probabilità che il presidente della Provincia perseveri nelle sue intenzioni di non riconoscere gli spazi acqua alle associazioni sportive che da sempre li hanno utilizzati per il solo scopo sociale, rivolgiamo un nuovo appello al sindaco di Pistoia affinché si adoperi, al meglio delle sue possibilità, come più volte ci ha promesso di fare, per restituire ad un uso pubblico e con finalità sociali (e non meramente di profitto del privato!), l’unica piscina pubblica di Pistoia (dove il termine “pubblica” sta a significare che è stata costruita con i soldi dei contribuenti per offrire un servizio alla cittadinanza).

Pur delusi e amareggiati per come la questione è stata fino ad ora affrontata dai nostri amministratori vogliamo continuare a sperare in una soluzione positiva di questa assurda situazione che mette a repentaglio la nostra stessa esistenza.

[nuotatori pistoiesi]

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