PISTOIA. Inaugurata una nuova discarica nella frazione di Badia a Pacciana.
È totalmente gratuita per chi sversa indisturbato – ed impunemente – rifiuti indifferenziati di ogni genere (anche speciali); onerosa ed a carico dei cittadini pistoiesi, anche di quelli più virtuosi e diligenti, stante le ultime news che raccontano del sensibile aumento della tariffa Tari.
Non è una provocazione, né uno strillo di basso profilo, ma una triste constatazione di quanto accade da qualche tempo nella frazione est della città, Badia a Pacciana, ridente località pistoiese che nel periodo di vendemmia richiama migliaia di aficionados del bombolone casereccio, della buona tavola, e della musica lirica; non da meno, vetrina social-politichese di alto profilo.
Orbene, lo scorso mercoledì 8 giugno ho documentato il totale riempimento dei cassonetti dell’indifferenziata con dei sacchi neri pieni di materiale di scarto, prodotti verosimilmente dalla lavorazione tessile, con la conseguenza che i residenti non possono conferire i loro rifiuti correttamente poiché privati dei contenitori messi a loro disposizione.
Riferiscono che a notte fonda l’abitato è attraversato da furgoni che effettuano fermate repentine in prossimità dei cassonetti, circostanza che trova conferma la mattina seguente; è assai probabile che il fenomeno possa riguardare un’area ben più vasta del territorio cittadino, utilizzato come pubblica discarica da soggetti che forse s’industriano… senza industria, ovvero, senza licenza. E se è vero che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, benvenuti sulla terra.
La questione assai grave riguardante lo sprezzante sconfinamento di terzi nelle aree urbane poste ai confini con altri comuni, più volte denunciata anche in Consiglio Comunale, ancorché rappresentare un illecito amministrativo e talvolta anche penale, pare non trovare rimedio producendo ulteriori oneri e alimentando legittime proteste dei contribuenti locali.
Non da meno quanto testimoniato il 10 maggio scorso nel torrente Ombrone, dove in prossimità dello storico ponte del Castellare una serie di rifiuti di ogni genere – frigorifero, pneumatici e carter da camion, divani, etc. – sono rimasti per giorni sull’alveo senza nessun intervento di raccolta.
Per la cronaca – e vorrei essere smentito – le suppellettili sono state trasportate più a valle dalle piogge dei giorni immediatamente successivi, finite chissà dove.
Ora, vuoi per la scarsa illuminazione pubblica in aree urbanizzate da tempo, vuoi per le carenze di personale di controllo del territorio – leggasi Polizia Municipale – vuoi per qualsiasi altra carenza universale, ma non sarà il caso di intervenire davvero con un accordo di rete intercomunale che possa istituire un servizio di controllo a tutela dei cittadini? Anche di quelli abitanti nelle periferie?
Perché la sicurezza ed il decoro urbano, sono patrimonio di tutti. E tutti devono concorrere a mantenerli efficienti, nessuno escluso.
Salvatore Giuseppe Patanè
Consigliere Comunale – Pistoia
Anche stamattina, mercoledì 15 giugno 2016, quei quattro cassonetti di Via di Badia, segnalati nell’intervento del Consigliere Salvatore Patané, sono pieni di sacchi neri contenenti scarti di lavorazioni tessili. Davanti ad un cassonetto alcuni cenci sono stati anche gettati a terra. Una vera indecenza!! La cosa sta andando avanti da mesi e credo anch’io, come sostiene Patané nel suo ottimo intervento, che il problema si possa risolvere soltanto a livello politico, mediante accordi intercomunali e con l’intervento di una vigilanza pubblica notturna.
Certamente il privato cittadino deve vigilare, segnalare, denunciare questi reati fornendo agli organi pubblici tutte le coordinate delle quali è in possesso, ma non gli si può chiedere di più. L’intervento diretto contro coloro che scaricano ed i loro mandanti spetta ad altri.
Qui non basta auspicare, bisogna intervenire con decisione!