PISTOIA. Invio un comunicato stampa realitivo all’acquisizione dell’area per l’accesso alla nuova Questura a firma dei gruppi di minoranza Pistoia Domani, Forza Italia, Gruppo Misto e Movimento 5 Stelle.
Com’è noto, nell’ultima seduta del Consiglio comunale prima di Natale (22 dicembre) abbiamo tentato di far desistere la maggioranza dalla volontà di discutere di un provvedimento ancora non debitamente istruito.
A tal fine, in data 5 gennaio abbiamo inviato al Sindaco e all’Assessore Belliti una nuova richiesta formale di ritiro.
Di essa e della risposta pervenuta invio copia in allegato.
Margherita Semplici
Capogruppo “Pistoia Domani”
COMUNE DI PISTOIA
Consiglio Comunale
Pistoia, 9 gennaio 2016
Acquisizione dell’area per l’accesso alla nuova Questura:
ma questo pasticcio era proprio inevitabile?
Il Comune di Pistoia si appresta ad acquistare l’area prospiciente la nuova Questura al fine di garantire l’accesso carrabile al cosiddetto Polo della Sicurezza.
Riconoscendo la strategicità che l’apertura del Polo della Sicurezza ha per la nostra Città e per gli operatori delle Forze dell’Ordine non possiamo che sottolineare come questa operazione richiedesse ben altra attenzione da quella che ad essa è stata riservata in Consiglio Comunale in queste settimane: infatti, il Consiglio Comunale, strozzato tra una pluralità di provvedimenti e le festività natalizie che, come già accaduto, anche quest’anno hanno inciso sulla tenuta della maggioranza, non ha avuto modo né tempo di approfondire una questione delicatissima e spinosa che avrebbe meritato maggiore attenzione.
Abbiamo tentato di sospendere la discussione con alcune questioni preliminari, tutte respinte dalla maggioranza il 22 dicembre, e con una nuova formale richiesta formulata all’indirizzo della Giunta, anch’essa respinta, in questo caso con una nota dell’Assessore Belliti in modo quasi offensivo, stante il consueto atteggiamento di sufficienza che da essa traspare, quasi come se costituisse un inutile appesantimento delle procedure la richiesta di chiarimenti nelle sedi deputate (e non nelle stanze dell’ufficiosità, quasi come se si dovessero fare chiacchiere di poco momento).
Quanto è emerso nel corso dell’unica seduta di commissione che si è svolta sul tema è che oggi il Comune si trova a mettere una pezza con i soldi di tutti (oltre mezzo milione di Euro IVA inclusa) rispetto ad errori e sviste (per dirla col Sindaco) di pianificazione sull’Area Ex Breda, una pianificazione che oggi rivela tutta la sua episodicità e la sua scarsa coerenza.
A questo punto, preso atto che la maggioranza intende andare avanti senza ulteriori approfondimenti, vogliamo rendere pubblici i nostri dubbi e le domande che non hanno fino ad oggi trovato risposte esaurienti e credibili:
- – se l’acquisizione dell’area è necessaria per garantire l’accessibilità alla struttura, com’è possibile che l’Agenzia del Territorio sia già aperta, in assenza di tale requisito? Chi e come ne ha attestato l’agibilità?
- – com’è possibile che nel prezzo di acquisto del terreno siano compresi 150.000 Euro per l’immobile attualmente occupato dal Copit, visto che lo stesso è stato ristrutturato con soldi pubblici (della Regione) qualche anno fa? Quello stabile sarà mantenuto per 5 anni (proprio per finire di ammortizzare il finanziamento della Regione a suo tempo concesso per realizzarvi il terminale del bus (spostato temporaneamente nel parcheggio delle FF.SS. in Viale Vittorio Veneto) ma dopo cosa ci faremo? Ed il collegamento pedonale con l’area a sud, a suo tempo pensato con la famosa passerella ciclopedonale di Calatrava, dove e come sarà realizzato?
- – perché il Comune, prima di decidere di acquistare l’area a prezzo di mercato, non ha trattato con FF.SS. l’acquisizione gratuita del parcheggio e della strada, anche in considerazione del fatto che ha concesso loro anche un parcheggio a pagamento (tra i più cari a Pistoia) è ha sottoscritto il famoso accordo per l’eliminazione del passaggio a livello su Via Ciliegiole?
- – perché non si è valutata l’imposizione di una servitù di passaggio a favore dell’opera pubblica (Questura, Polstrada, Agenzia del territorio) mettendone il costo a carico di CMSA (che sfrutta economicamente il bene percependo un canone di locazione dal Ministero degli Interni) e che ha realizzato le opere di urbanizzazione nell’area?
- – e ancora, com’è possibile che CMSA abbia già realizzato opere pubbliche a scomputo di oneri di urbanizzazione su un’area esterna rispetto al lotto urbanizzato?
- – quando fu presentato il progetto definitivo per la nuova Questura in Comune non si accorsero che l’accesso carrabile era impedito dall’interclusione dell’area? Perché mai, prima che il progetto stesso fosse approvato, la soluzione di un problema tanto grave non fu posta a carico di CMSA?
- – e infine, chi risarcirà i Pistoiesi per questo sperpero di denaro pubblico?
Queste sono gli interrogativi che hanno cercato di trovare risposta invano ma che si sono scontrati con spiacevoli reticenze volte, probabilmente, a celare l’ennesimo caso di mala gestione della cosa pubblica.
I consiglieri
Margherita Semplici (Pistoia Domani)
Alessandro Tomasi (Pistoia Domani)
Alessandro Capecchi (Pistoia Domani)
Stefano Gallacci (Pistoia Domani)
Anna Maria Celesti (Forza Italia)
Alessandro Sabella (Forza Italia)
Massimiliano Sforzi (Gruppo Misto)
Maurizio Giorgi (Movimento 5 Stelle)
Giacomo Del Bino (Movimento 5 Stelle)
Luca Rossi (Movimento 5 Stelle)
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