PESCIA. [a.b.] Ieri sera, giorno di ferragosto, altri 15 profughi sono arrivati all’Hotel dei Fiori a Pescia e stamani presso la “Casa della Salute” erano in svolgimento le rituali visite mediche.
“Con forza – ha affermato il sindaco Oreste Giurlani – ho manifestato la mia contrarietà assoluta alla situazione ribadendo che la comunità di Pescia, insieme a Marliana, sta pagando un duro prezzo sull’emergenza profughi e questo non è giusto”.
“Lunedì – ha aggiunto – ho chiesto all’assessore Romoli di convocare un incontro urgente con le associazioni di volontariato ed ho ribadito alla Prefettura la necessità di aumentare la presenza delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e la sorveglianza.
“Lunedì prossimo chiederò al presidente del consiglio comunale una riunione urgente con i capogruppo per prendere ulteriormente una posizione contraria nei confronti della Prefettura e decidere cosa fare perché la situazione ormai è insostenibile!”.
“Ringrazio – conclude – la Asl di Pescia per le visite mediche ai nuovi arrivati e le forze dell’ordine di Pescia che garantiscono che tutto funzioni al meglio”.
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Pescia in un messaggio su fb ha mostrato preoccupazione: “Siamo preoccupati, … in particolare per l’impotenza del nostro Sindaco a fronte di questa situazione. Non intendiamo esprimere il nostro dissenso con manifestazioni che potrebbero essere pericolose per l’ordine pubblico vista l’esasperazione che aleggia tra i cittadini, ma è certo che se il Sindaco non otterrà ascolto e collaborazione da parte della Prefettura … faremo la nostra parte in modo democratico e fermo”.
“La situazione – ha affermato il presidente del consiglio comunale di Pescia Vittoriano Brizzi – non è facile da gestire e più i giorni passano più le cose si complicano. Lunedì convocheremo la Conferenza dei Capigruppo per affrontare insieme il problema”.
Marco Niccolai scrive sulla sua pagina fb:
Alla conferenza dei capigruppo, il gruppo Pd-Pescia è di tutti proporrà che il Comune promuova un incontro con i parlamentari ed i consiglieri regionali del territorio per discutere di come la Prefettura sta affrontando l’arrivo dei migranti sul nostro territorio ed assumere le iniziative conseguenti.
Occorre un coinvolgimento non solo formale ma sostanziale degli enti locali, che non possono essere solo informati a decisioni assunte come invece continua ad avvenire nonostante il Sindaco avesse più volte chiesto che si cambiasse approccio.
Nel 2011 il modello toscano di accoglienza (piccole strutture diffuse sui territori con un coinvolgimento attivo dei Comuni) permise di affrontare in modo positivo quella fase. Anche adesso, visto che gli arrivi non diminuiranno a breve, occorre mettere in campo una rete di accoglienza diffusa su tutto il territorio coinvolgendo attivamente nella programmazione e nelle scelte i Comuni, in un’ottica di corresponsabilità reciproca e solidarietà. Affrontare questa vicenda come sola questione di ordine pubblico non è adeguato ma semmai riduttivo. È soprattutto una questione sociale e umanitaria e rispetto a questo i Comuni (gli enti piu’ vicini ai cittadini) ed il volontariato possono dare un contributo più efficace rispetto alle scelte più opportune da fare rispetto alle modalità di accoglienza.
Marco Niccolai