PRATO. Quando gli spacciati pseudo interessi della popolazione si contrappongono ai reali interessi di parte!
Prendiamo atto della querelle mediatica fra Toscana Aeroporti e Ministero Ambiente/Galletti Unipol dall’altra rimarcando come la “parte fiorentina” si stia indignando per questa eventuale bocciatura del progetto Nuovo Aeroporto di Firenze. Evidenziando ancora una volta come nella parte sud dell’Appennino si voglia in tutti i modi scrivere per fare credere ai lettori… che ancora esistono le favole!
Ma se non ci fosse stato Renzi a capo del Governo con il relativo apparato fiorentino ben “seduto a Roma”, questo utopico progetto avrebbe avuto senso e preso corso, forma?
Questa non è pura demagogia ed ipocrisia, volendo vedere un condizionamento negativo del Ministro? Perché il condizionamento positivo del Premier non c’è e non c’è stato?
Riportando tutti alla realtà dei fatti, di quale interesse pubblico si parla, oppure si sparla?, quando in Toscana è un continuo tamtam mediatico quasi giornaliero fatto da un coacervo di soggetti che alla fine raschiando il barile, tutti “loro” sono comunque coinvolti da un beneficio economico!
L’unica cosa chiara è che saranno come sempre i cittadini a dover subire le conseguenze sanitario– ambientali e di altro tipo per una infrastruttura “che non ci sta e che si vuol mettere a forza”, lamentandosi che il Ministero dell’Ambiente faccia troppo il “prezioso e puntiglioso” sulle valutazioni.
Chi risponderà in Europa per l’aumento del rischio idrogeologico a causa dello spostamento del Fosso Reale? Aumento del rischio certificato dalla stessa Adf/Toscana Aeroporti. Rammentiamo che l’ultimo DL 133 “SbloccaItalia” sanava due procedure di infrazione Ue a causa proprio del Rischio Idrogeologico con la volontà “solo a parole” di non ripetere tali situazioni.
Chi risponderà in Europa visto che probabilmente verranno infranti Direttive/Leggi/Trattati/Prescrizioni Comunitarie e quindi con conseguenti procedure di infrazione a nostro carico (ovvero scaricando su noi cittadini le penali da dover pagare)?
Se Adf/Toscana Aeroporti consegna uno studio ambientale con l’avallo di Enac per una Via Aeroportuale depositando uno studio dei venti di 1 (un) solo anno, studi sulla base dei quali poi si dovrebbero fare le approfondite valutazioni tecnico-ambientali di merito, ci si meraviglia che poi venga richiamato all’ordine con richiesta di integrazioni oggettive più consone e dati più sostanziali? (Minimo 10 anni/meglio 30).
Sono questi i tanto mediaticamente sbandierati “studi seri” fatti fare dal Proponente per far accettare il progetto?
… sicuramente noi siamo ben contenti di tenerci i nostri… di tecnici (in) competenti!
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Gianfranco Ciulli
Portavoce
Coordinamento Comitati/Associazioni contro il Nuovo Aeroporto di Firenze