PRATO. È stato presentato ieri dal presidente della provincia di Prato Francesco Puggelli il progetto del nuovo liceo Copernico, un progetto che la Provincia ha portato avanti nonostante il lockdown e che — seppur concepito prima dell’emergenza coronavirus — ha già in sé buona parte delle caratteristiche che serviranno per organizzare nel migliore dei modi la scuola del futuro, con spazi dinamici, interscambiabili e soprattutto adattabili alle diverse esigenze alle quali sicuramente dovremo far fronte.
Ma perché questa scuola è così speciale?
“Perché, dopo tanta attesa – spiega Puggelli — si sostituiscono finalmente i prefabbricati che risalgono agli anni ’80, e che oggi ospitano la succursale del liceo e la sede del Provveditorato, con un edificio davvero innovativo ed efficiente dal punto di vista energetico: sarà una scuola interamente alimentata da fonti rinnovabili, amica dell’ambiente, e progettata per consentire una riduzione dei costi del 40 per cento.
Anziché il classico modello composto da corridoio e aule, il nuovo edificio privilegerà un modello in cui tutti gli spazi sono concepiti e ottimizzati in modo da poter essere usati anche per le attività scolastiche. Così si lascia sempre la possibilità di fare variazioni negli spazi a seconda delle attività da svolgere.
Grazie al lavoro e all’attenzione della Provincia, sono stati intercettati gli oltre 3 milioni e mezzo di euro che finanzieranno totalmente l’opera di riqualificazione. Un’opera che tra l’altro risponde alla “storica” carenza di spazi nelle scuole superiori di Prato”.
“ È una grande sfida – continua il presidente della provincia di Prato – ma questo progetto è sicuramente una prima importante risposta a un sistema scolastico che non può e non deve fermare la didattica né in caso di situazioni imprevedibili né tanto meno per carenze strutturali”.
“Infine – conclude – un pensiero in questa emergenza, una cosa su tutte l’abbiamo imparata: è stato chiesto ai nostri ragazzi, agli studenti, di essere flessibili e di adattarsi a un modo di “frequentare” le lezioni che mai avremmo immaginato.
Per questo, la scuola — il luogo dove da sempre si formano i nostri giovani — non può che reinventarsi in modi e luoghi altrettanto flessibili. Lo dobbiamo alle generazioni future. E il nostro impegno va tutto in questa direzione”.
[provincia di prato]
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