PISTOIA. Grosso guaio a Chinatown era il titolo di famoso film del 1986, ma sembra che un’analoga titolatura tocchi, oggi, al San Jacopo. E per rendersene conto, basta leggere il documento che è circolato e che riportiamo – com’è nostra abitudine – qui di séguito:
RIORGANIZZAZIONE TEMPORANEA DELLE DEGENZE PER LAVORI DI MANUTENZIONE
Al fine di ottemperare a quanto richiesto dal Comandante dei VV.FF del Comando di Pistoia con nota prot. 6084 del 5.06.2014, alla quale hanno fatto seguito le note inviate al Concessionario in data 9.06.2014 e 10.06.2014 rispettivamente dal RUP della costruzione, Ing. F. D’Arrigo, e dal RUP della gestione, dott. R. Biagini, ed il verbale di riunione Ausl3 – Concessionario del 1.07.2014, si rende necessario effettuare alcuni interventi manutentivi presso i setting di degenza del P.O.. I lavori renderanno indisponibili alcuni posti letto. La DSO e lo Staff Infermieristico di Presidio propongono la seguente modalità organizzativa per assicurare il mantenimento della recettività della struttura ospedaliera, mantenendo lo standard di qualità delle cure e dell’assistenza erogata alla persona ricoverata.
Periodo di svolgimento dei lavori (ipotetico)
Per i settori coinvolti nei periodi sopra elencati si procede attivando un setting volano temporaneo con risorse a carico di SAT (vedi verbale di cui sopra) come di seguito specificato:
- Sede individuata: Week Surgery
- Disponibilità pp. 11 : 12
- Risorse Infermieristiche: n. 11 in più alla dotazione organica complessiva del P.O.
- Risorse Oss: n. 4 in più alla dotazione organica complessiva del P.O.
- La turnazione garantirà la presenza di n° 2 Infermieri per turno di lavoro e n° 1 OSS per turno diurno (mattina e pomeriggio).
Dopo attenta valutazione si è convenuto di effettuare le chiusure dei letti di degenza garantendo una uniformità per area funzionale. In virtù dell’aumentata disponibilità di risorse infermieristiche e di supporto, si procederà assicurando nel nuovo setting della WS, la presenza di turni infermieristici costituiti anche da personale esperto. Pertanto, per tutti i settori coinvolti, saranno rimodulate le cellule di assistenza infermieristica, prevedendo che l’infermiere assegnato alla cellula coinvolta dai lavori si sposti presso la WS: lo spostamento avverrà anche considerando la volontarietà dei singoli operatori.
Sarà prevista a breve una riunione operativa per ogni area/setting coinvolto, finalizzata alla socializzazione di quanto sopra descritto rimandando ai Coordinatori d’Area medica e chirurgica la programmazione per il breve periodo riorganizzativo.
Sarà infine necessario il coinvolgimento delle Reception di linea che dovranno assicurare il flusso delle informazioni relative alla corretta allocazione dei ricoveri a partire dal P.S. e dell’intero percorso clinico: tale attività dovrà essere svolta in stretta collaborazione con il Bed Manager.
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Come potete osservare, diversi settori dovranno, almeno per diverso tempo, sbaraccare e trasferirsi (letti in spalla) in altre aree del nuovo ospedale.
Si parla di Vigili del Fuoco, si parla di verbali, si parla di sopralluoghi e note, si resta più o meno nel vago, ma all’improvviso tornano in mente note e appunti che vengono da lontano e che fanno pensare a problemi probabilmente connessi con parti delle opere come pavimenti e intercapedini, ma anche pannellature antincendio in relazione all’impianto elettrico che – come ricorderete – qualche tempo fa era finito, per così dire, in ebollizione creando un principio di incendio o cose simili.
Tutti problemi noti – si direbbe – e già segnalati, se non ricordiamo male, in un paio di esposti che i 5 Stelle avevano presentato in Procura già un paio di anni fa, ma di cui (al momento attuale) sembra si siano completamente perse le tracce.
Quanto ai pavimenti erano perfino circolate voci secondo cui, successivamente all’inaugurazione della struttura, in una determinata area (maternità?) infermieri e medici avevano avvertito strane vibrazioni sulle prime scambiate per una lieve scossa di terremoto, anche se, sùbito dopo, fu accertato che nessun movimento tellurico era stato registrato in Pistoia.
In rapporto ai vari problemi del San Jacopo, torna alla mente anche la questione delle prese d’aria e della sua circolazione forzata nelle condutture di areazione, per le quali ci sarebbero filtri sulle prese del tetto, ma non sulle bocchette di emissione nei vari ambienti: tanto che qualcuno parla di qualche caso di polmonite virale fra il personale ospedaliero.
Vero? Non vero? Qui stiamo solo riferendo notizie che ci sono giunte. Come pure ci è stato riferito di problemi all’areazione relativamente al fatto che l’aria riciclata all’interno della struttura ospedaliera in qualche caso sarebbe prima transitata dal reparto della malattie infettive e da lì diffusa altrove.
Ma il “patto del silenzio”, che le Asl impongono ai propri dipendenti, con la minaccia di ritorsioni disciplinari ove parlino liberamente di quello che riguarda l’azienda (particolare straordinariamente reazionario e americanizzante, che sembra tutto un calibrato programma di involuzione sociale e civile nei confronti dei diritti dei lavoratori conquistati delle sinistre a partire dagli anni 70, Legge 300 compresa), tutto questo, dicevamo, sembra riportarci al padronato più nudo, crudo e retrogrado con un balzo del gambero di ben 70 anni.
È presto, però, per dire altro. E allora lasciamo questo tema a questo punto. Ma certo è che, su questo versante, molto resta oscuro: è possibile, insomma, che una struttura nuova di zecca abbia tutti questi acciacchi di vecchiaia, tanto da meritare già – ad appena un anno dal varo – lavori di manutenzione in molte sue parti con disagi e interrogativi senza risposta per dipendenti, cittadini e pazienti…?
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PICCOLO DIZIONARIO DEI TERMINI PIÙ O MENO ASTRUSI
- P.O. – Presidio Ospedaliero
- RUP – Responsabile Unico Procedimento
- DSO – Direzione Sanitaria Ospedaliera
- SAT – La ditta affidataria dell’esecuzione dei lavori del San Jacopo
- RISORSE OSS – Personale ausiliario
- WS – Week Surgery (chirurgia eseguita in tempi brevissimi)
- P.S. – Pronto Soccorso (e non post scriputm).
- SOCIALIZZAZIONE – Processo di comunicazione di fatti ed eventi al personale della struttura ospedaliera. In pratica si è scelto questo termine in funzione linguisticamente deverbativa (= facendolo, cioè, nascere da un verbo), estraendolo assai impropriamente dal verbo “socializzare” violentato fino a farlo diventare transitivo anche se non lo è. Esempio: “socializzare la partita Brasile-Germania” = parlarne e discuterne. Davvero mirabile innovazione linguistica…
- CELLULA COINVOLTA – Dalla cellula di partito, siamo arrivati fino all’idea di ‘servizio’ elementare di base, in cui lavorano 1 o 2 persone.
- BED MANAGER – Altro è esprimersi così, altro è dire “quello che si interessa dei letti”.