OCCHIO BRUCO DELLA PROCESSIONARIA

Nido di processionaria
Nido di processionaria

QUARRATA. Una bella disinfestazione contro le “processionarie” nei parchi e nei giardini pubblici per renderli sicuri dagli effetti indesiderati prodotti dalle larve. È quello che viene richiesto al sindaco da una cittadina arrabbiata che ha postato su facebook una foto riguardante il giardino di via San Lorenzo. “Tutti i parchi di Quarrata – ha scritto Marta Gradi sulla pagina del sindaco – sono pieni di processionarie. Dove portiamo i nostri figli?”

Un problema condiviso da altri genitori. C’è anche chi da alcuni giorni aveva fatto presente il problema. “Purtroppo le disinfestazione devono essere preventive e non solo quando i cittadini fanno la segnalazione. Dieci giorni fa – scrive Silvia Chiarucci – sono stata a far presente lo stesso problema per il parco giochi dei Ronchi. Domattina (oggi per chi legge – n.d.r.), visto che mio figlio è sotto cortisone e antistaminici e che la mia canina è in clinica veterinaria tra la vita e la morte andrò a far presente a chi di dovere che sono una cittadina che si è rotta le scatole di questo sistema. I giardinieri del comune hanno già provveduto a piantare primule colorate nei vasi intorno alla piazza… Forse sarebbe bene pensare alle cose serie!”. Sembra che nei giardini di alcune scuole sia per l’infanzia che quelle primarie e secondarie siano presenti le processionarie e come soluzione non vengono fatti uscire in determinati periodi i bambini nei giardini. Il paradosso è che almeno fino a pochi anni fa per i privati, proprietari di piante di pino, che non provvedevano a far eseguire interventi mirati a combattere o quantomeno a contenere il diffondersi dell’insetto nei tempi adeguati prima che il bruco uscisse erano previste anche sanzioni salatissime da parte dell’Asl e del Comune.

Bruchi in processione
Bruchi in processione

Quantomeno per la parte pubblica del territorio (si pensi ai giardini, ai viali e ai parchi) l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere ad eseguire la disinfestazione.. Le piante di pino come noto sono oggetto di aggressione da parte delle larve dell’insetto, che si nutrono degli aghi di pino determinando disseccamenti della chioma e defogliazioni anche di forte entità. Le maggiori infestazioni interessano principalmente le piante situate nelle aree soleggiate. Le larve svernanti risultano pericolose anche per l’uomo, in quanto sono provviste di peli urticanti che, liberati nell’ambiente e trasportati dal vento possono provocare irritazioni cutanee, oculari, alle mucose ed alle vie respiratorie.

La lotta alla processionaria del pino risulta obbligatoria ai sensi del Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007 pubblicato sulla GU n°40 del 16 febbraio 2008. Esso stabilisce che la lotta al lepidottero è obbligatoria solo in quelle aree boschive in cui la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento. Al Servizio Fitosanitario Regionale spetta il compito di impartire le modalità di intervento per il contenimento dell’insetto nelle aree suddette. Gli interventi di profilassi finalizzati alla prevenzione dei rischi connessi alla salute delle persone o degli animali sono disposti dalla Autorità sanitaria competente.

Per informazioni rivolgersi a: serviziofitosanitario@regione.toscana.it.

andreaballi@linealibera.it

Print Friendly, PDF & Email