OCULISTICA E CARDIOLOGIA DI PESCIA? DESTINATE AL TRAMONTO

Chirurgia oculistica
Chirurgia oculisticasolo a Careggi?

PESCIA. Riceviamo e pubblichiamo un intervento che mette a nudo la disgrazia di dover dipendere in toto dai politici anche nel campo della sanità:

Se il comunicato della Asl 3 riguardo all’Oculistica dell’ospedale di Pescia può far sorridere, preoccupa invece l’inerme rassegnazione al riguardo dei giovani consiglieri regionali Pd provenienti dalla Valdinievole.

E dire che l’Asl non ha neppure tentato di millantare, ha serenamente ammesso il ricorso a “specialisti ambulatoriali” che svolgono la loro attività appunto presso gli ambulatori.

Infatti alla direzione interessa assicurare il servizio “ambulatoriale” in quanto l’attività chirurgica (che è poi quella che ha distinto negli anni l’oculistica pesciatina) è in via di delocalizzazione verso Firenze.

Non a caso negli ultimi mesi a Careggi è sorto il nuovo blocco oculistico dotato di una quindicina di sale operatorie che stanno girando a pieno regime (ed il personale sanitario, se è per Careggi, si è sempre riuscito ad assumerlo) con liste d’attesa di pochi giorni al massimo. È chiaro pertanto che i pazienti da operare, costretti, nelle periferie dell’impero, a liste di mesi e mesi per carenza di organici e strutture, verranno rapidamente risucchiati nella capitale del granducato.

Stessa storia per la Cardiologia. Sembrerebbe infatti che si stia facendo sempre più strada l’ipotesi di attivare la seconda sala di Emodinamica, già presente ed attrezzata, a Pistoia piuttosto che far sopravvivere quella pesciatina (tenuta da mesi in letargo per abituare all’idea), senza contare che il primario cardiologo di Pescia è andato in pensione e che quello di Pistoia lo raggiungerà a breve.

Come da costume ormai largamente collaudato, verranno sostituiti entrambi da un’unica figura e pare che, ai piani alti, abbiano già deciso chi sarà il “fortunato”.

Premetto che, se le voci risultassero corrette, si tratta di una persona stimabilissima e di un eccellente professionista che, se dovessi mai avere questo genere di problemi, vorrei assolutamente trovare al mio capezzale ma è essenzialmente un “emodinamista”. Questo tipo di scelta rientra nell’indirizzo regionale di ridimensionamento degli ambiti delle Cardiologie. Il “cuore”, dalla sanità toscana, viene ormai visto prevalentemente come un’elettro-pompa.

Cardiologia:  solo pacemaker e sturaggio delle coronarie?
Cardiologia: solo pacemaker e sturaggio delle coronarie?

Quasi ovunque infatti ci saranno strutture in grado di “sturare” coronarie e di impiantare pace-makers ed affini ma per tutte le altre patologie cardiologiche che colpiscono non solo anziani, con il brutto vizio di riscuotere per anni la pensione, ma anche giovani, con il vizio ancor più grave di pretendere un lavoro? Tutti insieme appassionatamente nelle “medicine per intensità di cura”. Certo gli internisti, se lo vorranno, potranno ricorrere ad occasionali consulenze di un cardiologo ma questi pazienti non saranno più “in carico” allo specialista!

A tale riguardo poi c’è anche una significativa complicazione a cavallo tra la deontologia e le implicazioni medico legali riguardo alle consulenze.

Come sempre in quest’Italia le cose vengono fatte a metà. Un brutto giorno a qualcuno con l’ossessione dei “tagli”, è saltato in mente di inventare la “intensità di cura” ma a nessuno è venuto in mente di modificare l’istituto della “consulenza” che è rimasta “volontaria”, “non vincolante” e non “obbligatoriamente reiterativa”. Questo perché, in passato, chi aveva oggettivamente in cura il paziente, aveva la possibilità, in base all’evoluzione della patologia, di trasferirlo nella Divisione Specialistica pertinente, cosa che ora non sarà più possibile.

In mezzo a tutto questo pandemonio, il sindaco e i consiglieri regionali continuano a… “vigilare” (vedi). Delle due, l’una: o sono totalmente sprovveduti o, peggio, sono politicamente complici!

Dott. G. Fiore

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3 thoughts on “OCULISTICA E CARDIOLOGIA DI PESCIA? DESTINATE AL TRAMONTO

  1. Il dott. Fiore si domanda se i consiglieri regionali siano totalmente sprovveduti o politicamente complici. Cerco di rispondere io e dico: un po’ di tutte e due le cose. E, per essere più precisi, sono anche “leggerini”; due pesi piuma messi lì per ornamento, ma senza la capacità di essere davvero incisivi e pungenti quando occorra.
    Ed allora, sarebbe il caso che tutti quelli che li hanno votati, prendessero coscienza della realtà si incavolassero seriamente; che dessero a questi signorini una salutare scrollata, per vedere se si decidono, con coraggio, anche a costo di rimetterci la futura carriera, ad impegnarsi con rigore per tutelare gli interessi dei cittadini e non quelli dell’apparato di potere nel cui seno hanno trovato comodo, ma forse provvisorio rifugio.
    Piero Giovannelli

  2. caro piero ma come pretendi che chi li ha votati si incavoli? mai sputarsi addosso e pensa un assessore provinciale e due consiglieri senza contare il capo ufficio della Fratonii, ma ci sono effettivamente perchè qualcuno le cambiali politiche le doveva onorare, ma non c’è mai fine al peggio, solo che il conto lo paghiamo tutti, quelli che li hanno votati non hanno il prosciutto negli occhi hanno tutto il maiale

  3. Io vorrei essere un minimo ottimista e speranzoso nelle capacità di riflessione della gente, qualche volta. Mi rendo conto che è difficile, ma se addirittura, con simpatica metafora, si pensa che qualcuno abbia l’intero maiale sugli occhi, è finita! Possiamo chiudere e smettere di discutere.
    Piero

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