Breve antologia fotografica per illustrare le condizioni in cui sono costretti a vivere alcuni «cittadini privati» della Repubblica Italiana tolti alla famiglia e parcheggiati nelle istituzioni pubbliche (ospedali) o pubblico-private (Rsa)
«NEMO PROPHETA IN PATRIA»
NESSUNO È AL SICURO A PISTOIA
Cronistoria
Foto 1. Novembre 2022 ovvero solo pochi giorni prima del fatale ricovero di 30 giorni presso i due ospedali e la Rsa *** *** di Pescia.
Da lì gravissime lesioni che hanno portato la signora in fin di vita. La ciliegina sulla torta ce l’ha poi messa *** ***, altra Rsa della Valdinievole, con oltre quattro mesi di totale allettamento ed inevitabile dannosa ossigenoterapia.
Foto 2, 3 e 4. La signora dopo il 29 giugno, le male cure e lo stato di abbandono prodotti da chi era deputato ad assisterla.
Nota. La vicenda di questa anziana è affidata alle decisioni (sin troppo lente) del sostituto facente funzione Giuseppe Grieco, incaricato di fare luce e chiarezza sul dilemma:
- è il figlio che ha ridotto l’anziana in questo stato (come sostiene l’Usl Toscana centro in una querela contro di lui) oppure
- è l’Usl Toscana Centro che, incapace di garantire un minimo di assistenza domiciliare alla signora, ha “asportato” la paziente dal suo ambiente e la ha relegata in condizioni di estrema fragilità affidandola alle insufficienti strutture ospedaliere di Pescia e Pistoia, e alle Rsa dell’area valdinievolina?
Una situazione indegna, in mano a una giustizia pistoiese più insicura del Ponte Morandi, fra amministratori di sostegno, giudici tutelari, Got, servizi sociali e dissoluzione della sanità pubblica fiore all’occhiello della sinistra tosca.
Ecco cosa significa essere italiani e toscani in questo preciso momento di dissoluzione.
E la procura della repubblica di Pistoia come si muove? A cosa si dedica come scelta prioritaria e irrinunciabile?
Si adopera con impegno indefesso per eliminare, come stampa clandestina, questa testata irriverente ma lume di verità.
Unica informazione dalla parte del cittadino, e sempre pronta a raccontarne angherie e sofferenze subìte nel nome ipocrita della indiscutibilità delle azioni delle «autorità costituite»…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]