oggi a lei, domani a noi. BOLLETTINO DI GUERRA DELL’ANZIANA SIGNORA “SEQUESTRATA” ALLE CURE DEL FIGLIO. 4


Nell’inerzia inspiegabile della procura di Pistoia, continua il calvario della paziente fra il settore di cure intermedie del Ceppo, il pronto soccorso e l’ospedalizzazione nel reparto C di Medicina del San Jacopo


Tenuta in ostaggio? Il figlio ci mostra
le terribili foto della madre “sequestrata”


 

Quanto si deve attendere per restituire la signora al figlio?

 

Riceviamo e pubblichiamo l’aggiornamento del figlio:

Ieri, 11 luglio 2023, ore 12:30, così come tutti i santi giorni, il figlio si reca in visita dalla propria madre presso l’Ospedale del Ceppo, Cure Intermedie, piano 2° dove per l’ennesima volta è stata sequestrata la madre. Prima di restituirla al proprio figlio si preferisce farla morire. Le lesioni gravissime e le male cure prodotte in questi pericolosi luoghi, consigliano al care-giver di non abbassare la guardia e presenziare ogni giorno.

Guardato a vista come se fosse il criminale più ricercato d’Italia, il care-giver sta alle regole, saluta cordialmente tutti ed entra in camera dalla madre, letto numero 6.

La trova esanime, mal posizionata, praticamente morta, con i catarri sulla bocca e i capelli cianciati da un cane (vedi foto). Con premura, ma sempre educatamente, chiede spiegazioni alle infermiere. Senza neppure un’esitazione e a muso duro rispondono: «Tutto a posto, sua madre sta bene!». E io: «Per me non è così; la vedo molto male. Avete rilevato i parametri vitali? Respira a fatica e soprattutto ho notato che l’ossigenoterapia è aumentata, l’erogazione dell’ossigeno fa molto più rumore di ieri. È così. Ci sono particolari problemi?». L’infermiera ed il suo collega *** alle ore 13:30 affermano: «Non si preoccupi, tutto a posto; la mamma sta bene. Prego esca e vada: il passo è finito».

Esco pensieroso e preoccupato non convinto di quelle parole. Rientro a casa e poco dopo alle 15:13 ecco la riprova di quanto intuito in reparto. L’AdS per mail, con totale apatia e disinteresse, comunica come se nulla fosse: «Buongiorno. La presente per comunicare di essere stata informata adesso dell’invio della sig.ra *** al pronto soccorso presso l’ospedale di Pistoia per insufficienza respiratoria e febbre. Cordiali saluti. Avv. *** AdS ***».

Il care-giver intuisce immediatamente la grave situazione, mentre schiere di fannulloni non si rendono conto di niente perché assenti e disinteressati. Oserei dire pericolosi per il loro pressappochismo. Nessuno vigila e garantisce benessere, solo orari programmati a cui anche l’ammalato incredibilmente deve attenersi. Se hai un problema fuori orario sei spacciato.

Per chiudere la bocca a chiunque provasse a muovermi qualunque critica, stasera la mamma è stata ricoverata d’urgenza nel Setting C di Medicina presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia, così come avevo previsto invano. Al pronto soccorso vietato informare il figlio, un criminale perché troppo attento e devoto al familiare.

La signora ridotta ancora più in fin di vita a causa della totale incuria e dall’insufficienza dell’assistenza medica ed infermieristica, non escludo il dolo. L’omicidio colposo è dietro l’angolo, me lo sento quasi.

Voglio complimentarmi con la magistrale Sanità Pistoiese e soprattutto con i grandi magistrati che la coprono senza vergogna!

Riassumiamo il bollettino di guerra di questi incapaci:

  1. sette ricoveri in cinque mesi

  2. gravissime lesioni da decubito

  3. escare micidiali su tutte le gambe

  4. necrosi alle dita dei piedi che preludono all’amputazione

  5. 34 giorni d’isolamento per scabbia norvegese

  6. due polmoniti e quattro gravissime insufficienze respiratorie

denunciano quanto e come sia accudita la signora ***.

[redazione@linealibera.it]


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