OGGI IN ANTEPRIMA AL “CEPPO” IL MUSEO DELLA SANITÀ PISTOIESE

Antica stampa dell’ospedale del Ceppo
Antica stampa dell’ospedale del Ceppo

PISTOIA. Martedì 22 dicembre alle 18.45 nei locali del Ceppo sarà aperto in anteprima – come vero e proprio regalo di Natale alla città – il Museo della sanità pistoiese. Ferri per curare. Seguiranno tre open day al Ceppo il 23 dicembre, il 9 e il 23 gennaio.

Nella parte storico-monumentale dell’antico complesso ospedaliero si sono infatti da poco concluse le opere di restauro e riorganizzazione degli spazi museali, secondo il progetto presentato dall’azienda Usl 3 e finanziato attraverso i contributi Por Creo Fers 2007-2013 legati ai Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (Piuss) promossi dalla regione Toscana, per i quali l’amministrazione comunale ha rivestito il ruolo di capofila dell’intervento.

Il progetto dell’azienda Usl 3, denominato “Restauro dell’antico ospedale del Ceppo, si è articolato in numerosi interventi. Sono stati restaurate le facciate esterne e i tetti delle corsie di San Jacopo e Sant’Atto; è stato recuperato il loggiato monumentale e delle parti ceramiche del fregio robbiano (capolavoro della scultura rinascimentale, fra le opere più note ed emblematiche della città e sicuro punto di riferimento del turismo culturale internazionale).

Inoltre sono stati realizzati i lavori di restauro e riallestimento dell’antica corsia ospedaliera di San Jacopo, già sede dell’anticamera e dell’accademia medica Filippo Pacini, che dopo un’integrale catalogazione scientifica ha recuperato la ricca collezione storica dei ferri chirurgici appartenuti alla scuola medica pistoiese, la cui istituzione si data al 1666 anche se, presumibilmente, già attiva da anni.

Il fregio ingabbiato dell'ex Ospedale del Ceppo
Il fregio ingabbiato dell’ex Ospedale del Ceppo

All’inaugurazione di martedì prossimo seguiranno tre open day al Ceppo con visite guidate gratuite, il primo dei quali il giorno dopo, mercoledì 23 dicembre, quando dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sono previsti l’ingresso gratuito e visite guidate per tutti a cura di alcuni dei componenti del gruppo di lavoro che ha sviluppato il progetto museale.

L’accesso sarà consentito a gruppi formati da un massimo di 20 persone. Il percorso di visita, passando per il Museo della sanità pistoiese. Ferri per curare riallestito nell’antica corsia di San Jacopo, condurrà dal fregio robbiano che si snoda al di sopra del loggiato esterno dell’ospedale del Ceppo al piccolo gioiello del Teatro anatomico dove si svolgevano le lezioni della scuola medica pistoiese.

Gli open day al Ceppo si ripeteranno, secondo lo stesso orario e con la stessa modalità di visita (gruppi di 20 persone), nei giorni di sabato 9 e sabato 23 gennaio 2016. Per queste date la partecipazione sarà gratuita, ma obbligatoria la prenotazione, da effettuare presso Pistoia Informa al numero 800 012146 entro le ore 13 del venerdì precedente la data delle visite.

Allestito dunque nell’ex corsia di San Jacopo, il Museo della sanità pistoiese. Ferri per curare mostra la raccolta dei ferri chirurgici appartenuti alla scuola chirurgica dell’ospedale del Ceppo, composta da circa 270 pezzi fra strumenti completi e loro accessori, databili tra il Settecento e i primi decenni del Novecento.

Il percorso prevede l’esposizione di una selezione degli strumenti in otto grandi teche collocate lungo le pareti dell’antica corsia dell’ospedale, sulle quali sono state recuperate le pitture murali raffiguranti gli antichi capoletti, mentre nei totem multimediali sono disponibili le schede dei ferri con immagini, oggetti virtuali e video.

Gli strumenti esposti riguardano soprattutto le branche ostetrico-ginecologica, urologica, ortopedica, della chirurgia cranica e dell’apparato digerente con esemplari legati al pronto intervento. Nella scelta sono stati privilegiati gli strumenti relativi alle discipline che più documentano il progresso medico-chirurgico avvenuto nel tempo all’interno dell’ospedale. È esposta anche la macchina del parto, uno strumento ostetrico ottocentesco utilizzato durante le lezioni per le simulazioni del parto.

Antica stampa dell’ospedale del Ceppo
Antica stampa dell’ospedale del Ceppo

Il percorso espositivo propone poi altri totem multimediali sulla storia dell’Ospedale del Ceppo, partendo dalla sua fondazione nel XIII secolo, passando per la realizzazione del “teatro anatomico” e la nascita dei Regi Spedali Riuniti di Pistoia nel Settecento, per terminare con le più recenti ristrutturazioni novecentesche. Altri approfondimenti sono riservati alle biografie dei medici più illustri, che hanno esercitato la professione nell’ospedale del Ceppo.

Chiude l’allestimento una retroproiezione che ha come protagonisti due dei chirurghi che maggiormente hanno contribuito allo sviluppo e alla fama dell’ospedale: Bastiano Marcacci e Filippo Pacini.

In alcuni locali adiacenti l’ex corsia di San Jacopo, l’intervento ha previsto anche il recupero architettonico delle due salette già sede della biblioteca medica “Mario Romagnoli” e la realizzazione di servizi igienici.

I lavori di restauro architettonico dei locali si devono alla ditta Spallina Costruzioni di Gangi (Pa).

L’allestimento museale è stato realizzato dalla ditta Space di Prato, secondo il progetto sviluppato dal gruppo di lavoro formato da Fabrizio D’Arrigo, Paolo Calastrini, Marco Talini e Elisa Fallani per l’azienda Usl 3, Maria Cristina Masdea e Valerio Tesi per la Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato, Esther Diana per il Centro di documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità, il museologo Claudio Rosati e la storica dell’arte Lisa Di Zanni.

Il Museo della sanità pistoiese. Ferri per curare, che si propone anche come spazio di esperienze nel campo dell’educazione alla salute, costituisce il primo avamposto del nuovo polo museale e culturale previsto all’interno dell’edificio storico del Ceppo che, integrandosi con la rete museale civica, racconterà la storia della medicina, del Ceppo e, dunque, della città, sviluppando altresì la promozione e diffusione di attività legate alla cultura urbana contemporanea in un collegamento logico e cronologicamente consequenziale con i contenuti dell’intervento riassunto nel titolo “Casa della città”.

[puggelli – comune pistoia]

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