olio, aglio & peperoncino. L’ASINO ENTRÒ NELLA TANA DEL LEONE E, VEDENDOLO AMMALATO, DEBOLE E A TERRA, “EBBE IL CORAGGIO” DI TIRARGLI DUE CALCIONI NEL CAPO…

La “giunta del cambiamento in peggio” targata trinità è tutta una continua sorpresa. Ha cancellato Linea Libera dalla propria rassegna stampa, ma, cogliendo la palla al balzo con l’inchiesta-Curreli, ha fatto un lancio di notizia integrando l’informazione con una patacca che con Agliana c’entra come il cavolo a merenda. Ed ecco la nostra risposta

 

Giunta di Agliana, giunta del cambiamento. Giunta nostrana, va dove spira il vento. Premia la donna e canta tutta in coro, le appunta al petto il famoso aglio d’oro

 

AGLIANA E BENESPERI

TEMPI NUOVI MA UN PO’ NERI


 

Gent.mo Dott. LUCA BENESPERI
Sindaco pro tempore (speriamo il meno possibile)
di Agliana

Gent.ma Dott.ssa PAOLA AVETA
Segretaria Generale Comune di Agliana

Sig. MAURIZIO CIOTTOLI
Assessore al Personale e alla Polizia Municipale

A tutti i membri della Giunta Comunale
(indistintamente sia quelli che sanno che quelli
che non sanno leggere e capire la lingua italiana)

Ai Capigruppo dei Gruppi Consiliari
(sia quelli allineati e coperti con il pensiero
unico di sinistra, che il rappresentante della Lega,
trattata come una… Sega, signor Silvio troppo Buono)

All’impiegato illuminato d’heroici furori
del Comune di Agliana
addetto alla formazione e spedizione
della RSCA Rassegna Stampa Comune Agliana
(rectius RSA-Comintern)

OGGETTO: RSCA-Rassegna Stampa Comune Agliana (rectius RSA-Comintern). – Richiesta – senz’altro inutile – di chiarimenti.

 

Mi sa che l’hanno messo in mezzo… Ha diversi amministratori di sostegno

 

 

Gentilissime & gentilissimi
(come amano scrivere i politically correct di tutto il mondo, unitevi!), come potrete vedere dall’allegato 2020-11-17 INTEGRAZIONE_RSCA.pdf, il vostro solertissimo ufficio stampa&propaganda ha diffuso, nei giorni scorsi, una notizia che riguarda la testata Linea Libera.

La stampa e l’informazione sono libere e ognuno fa quello che vuole e che crede, in questo campo: lo abbiamo sempre sostenuto anche con nostro rischio e pericolo personale – ed è per questo che siamo stati presi di mira da tutte le parti. Ovviamente di sinistra o che alla sinistra s’accostano per scaldarsi…

L’amministrazione Benesperi, però, quella che si regge, non come dicevano gli Squallor, su una gamba sola come le ballerine mutile, ma su tre (Benesperi-Aveta-Ciottoli) a dispetto degli altri membri della giunta aglianese (quella che ha assegnato l’Aglio d’Oro alla sacrificatissima dottoressa Lucilla Di Renzo, su proposta del signor Paolo Pierucci); quella lì, che, appena insediata, impose ai partigiani dell’Anpi agliacea di inserire Linea Libera nella rassegna stampa, e che poi la escluse quando, la libera stampa, cominciò a tirare calci negli stinchi ai mini-Duce che amministrano – consentite la metafora, sennò è uguale – come cani sciolti al bidone della spazzatura; quella amministrazione lì, in data 17, ha pubblicato – almeno così sembra – un’integrazione alla sua rassegna stampa (rectius: rasSega…) con la notizia delle disgrazie di Linea Libera e del suo direttore (son Muà, son Ge, so’ io, avrebbe detto Gigi Proietti). Un Ge che può tranquillamente andare a testa alta fra gli uomini, dato che non ha alcuno scheletro nell’armadio e che è stato, è e sarà sempre manzonianamente vergin di servo encomio e di codardo oltraggio.

Ciò premesso, gente di Agrumia, questo stronzo che son Muà, son Ge, so’ io, vi chiede serenamente, pacatamente (Walter Veltroni):

qual è il fine o lo scopo con cui avete supplementato la rassegna/rasSega stampa ufficiale con un articolo che non fa cenno alcuno ad Agliana?

qual ne era l’interesse fondamentale e ineludibile per i destinatari della preziosa notizia?

qual è, invece, il vero interesse di puntare il vostro ditino pulito (vedi in fondo al pezzo) contro quel grande cinghiale, di cui nell’Antico Testamento della Blimunda, che – servendosi di un maiale stercorario e per giunta subinfeudato – ha sparso sì tanto disonor nel feudo mazzantico di Quarrata, dove il Comune di Burràkia alcuni favorisce (gli eletti) ed altri prende ogni giorno e volentieri a calci in culo? Attenzione, tutti: c’ènno le prove, non le semplici lacrimevoli lamentele sorrette e incoraggiate da certe Veroniche che asciugano le lacrime del figlio di dio con il loro pregioso foulard!

non sarà – per caso – che, visto che Linea Libera vi ha scoperto il culo; visto che Linea Libera non bacia le mani a nessuno di voi, né a destra né a sinistra, né povero né quattrinaio; ma si inchina solo alla verità vera, che è scomoda e rompe il cazzo a tutti; ora che le hanno fatto lo sgambetto ed è (almeno per il momento e all’apparenza) stesa a terra, non sarà che l’operazione dell’integrazione alla rassegna/rasSega stampa ha la stessa valenza dell’asino che, nella favola di Fedro, va a tirare una coppiola di calci sul cranio del leone solo perché– per il momento e solo per il momento – è debole e sembra (e si sottolinea sembra) non in grado di reagire?

Care & cari pallevizze e palledoro (che era anche il nome del gatto del mio amico Virgilio), Tortora v’è forse passato di mente perché, novelli Gurdulù da Italo Calvino, infilate la testa nella pentola del minestrone e aspirate come delle idrovore, senza capire con chiarezza se siete voi che ingollate l’intruglio o è l’intruglio che ingolla voi?

Linea Libera può andare a testa alta proprio come il suo direttore che non si piega – ed è per questo che viene preso a mazzate –; che non riconosce altra autorità che la propria retta coscienza (studiate un po’ di filosofia e di vero cattolicesimo, che vi fanno bene!); che non dà più rispetto a un uomo che alla Verità (leggetevi Platone. Se lo capisco io, con un po’ di sforzo ci arriverete anche voi); che, per esempio:

non s’è fatto deporre dal Consiglio di Stato come il vostro fu-comandante dei vigili querelatore seriale che ha sparato a mezzo mondo, sindaco Benesperi compreso, con denunce sottoscritte e/o anonime (dati di fatto, non cagate!)

ha sempre risposto alle domande che gli sono state rivolte e non ha mai fatto come voi che vi nascondete come un topo nel buco della privacy (sì: di cervello!)

ha sempre dato a Cesare quel che è di Cesare (a dio no, perché è convinto che non esista) e non apprezza chi, dall’altare, butta fuori di chiesa chi non la pensa come lui secondo il Vangelo dei filopalestinesi ceghevariani

non ha mai dichiarato e sottoscritto di non avere incompatibilità alcuna (con una Aveta che non sorveglia un corno e non conosce leggi e regolamenti anticorruzione) in operazioni di scarico-euro alla Caritas di San Piero con il duetto da camera Morabito-Pellegrineschi

non ha mai dichiarato, come la giunta comunale, di dare a babbo morto (o gloriosamente a pinco ritto) 15mila euro all’Agisport e 3mila euro al basket, sottolineando di avere agito nel pieno rispetto del regolamento del consiglio comunale che pone regole e paletti alla distribuzione del pane e dei pesci con la sottoscrizione dell’Aveta, garante della legalità dell’azione amministrativa

non ha mai fatto dare – su semplice richiesta via fax – decine di migliaia di euro dei cittadini aglianesi alla cooperativa Pane & Rose in cui lavorò la Luisa Tonioni; e con operazioni di versamento che dovrebbero essere direttamente sottoposte a indagine e vaglio, ma che la Procura di Pistoia e quella della Corte dei Conti non vedono o non vogliono vedere

non andrebbe mai, come sindaco e assessore all’edilizia, alla cena del Lions locale (il Benesperi… andòcci eccome!) con chi – ingegneri, architetti, professionisti e non e, dulcis in fundo, clienti del famoso Hotel alla Fava di Venezia – dice di difendere l’ambiente, ma ad esso è legato con e per interessi che finiscono con il manipolarlo, l’ambiente, anche se solo in perfetta buonafede.

Muà, Ge, io… devo continuare, pallevizze e palledoro, o posso fermarmi qui? Ecco. Mi fermo. Però, ora, se avete una faccia che non sia un culo, me lo dite pubblicamente come richiede il vostro ruolo pubblico, per quale motivo avete pubblicato nella vostra RSA (RasSegA) comunale, e appositamente come supplemento, una notizia che, con Agliana, c’entrava come il culo con le quarant’ore?

Resto in trepida attesa, certo che il potere (politico, amministrativo, giudiziario o qualunque altro che sia) dinanzi a un ebreo e manicheo come me non ha nemmeno la forza di rifiatare – ma al limite solo quella di squittire

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Art. 21. Non mi vergogno di essere ebreo e manicheo:
ma voi mi fate vergognare di essere italiano!

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DITO ACCUSATORE PULITINO

 

 

Sul cesso, al Forteguerri, c’era scritto
questo nobile e assai valente editto:

Chi col dito il cul si netta
tosto in bocca se lo metta.
E così sarà pulito
carta, culo, bocca e dito!

Dedicato a tutti quelli che hanno sempre il ditino pulito pronti ad alzarlo per accusare. Perché la differenza con Linea Libera è che, se il giornale accusa, pubblica sempre i documenti, non si limita alle parole…
Bonjour da Muà, da Ge, da so’ io.


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