PESCIA. Francesco Olivieri (Un’altra Pescia) scrive ai suoi colleghi consiglieri di maggioranza, al collegio dei Sindaci Revisori e alla Corte dei Conti di Firenze:
Carissimi colleghi, avete ascoltato le parole del vice sindaco sulla pericolosità che ognuno di noi corre nell’approvare debiti fuori bilancio; il vice sindaco per primo sa che ve ne sono in essere e ve ne sono di potenzialmente dirompenti, ma anche piccole cifre possono far danno a un comune che viaggia con un equilibrio sottile e creato con difficoltà. Quello che mi sconcerta è che siamo tornati a “ Santi vecchi” ovvero: spese certe, incassi no!
Quello che non sono riuscito a capire, con quanto coraggio vi sia stato presentato e da voi votato una variazione al piano triennale delle opere pubbliche, finanziandole con somme dovute a promesse di pagamento, quello che non ho capito con quale coraggio le avete votate.
Non tutti, due consiglieri se ne sono andati, forse per sonno, forse per non votarli e uno dei due sa, di conto! Una lettera accompagnatoria che chiaramente dice che a oggi questi danari hanno da arrivare senza nessuna certezza che questo accada e nessun parere di sindaci revisori o del dirigente del servizio finanziario accompagna questa delibera e voi la votate? Spenderemo soldi, che a detta di chi ha giustificato quel provvedimento, hanno da venire? E se non vengono ce li mettete voi? La speranza è una posta del bilancio?
Vi chiedo prudenza nell’approvare certi atti, se non volete farlo per la vostra serenità, fatelo per quella dei conti del Comune di Pescia, ormai, vista la stizzita replica della giunta Peria, visibilmente contrariata, sicuramente sull’orlo di una crisi, e per i dati che ho scritto, basta leggere la relazione dei Sindaci Revisori, ai quali chiedo ancora più verifiche e ricerca di quelle potenziali passività che si possono annidare nelle pieghe del nostro bilancio.
Per il resto, vogliamo ringraziare i Pesciatini che questo anno pagheranno 2 milioni di tasse comunali in più! Tutto il resto è ciccia! Fermateli!
Francesco Olivieri
Un’altra Pescia
