QUARRATA. Sono state 1780 le firme di presenza sul registro della mostra su “I Maggini. Una famiglia di ciclisti ai tempi di Bartali e Coppi” allestita dall’associazione Amici di Casa di Zela presieduta da Ernesto Franchi.
“Se si contano anche le presenze di coloro che non hanno firmato – spiegano dall’associazione quarratina — si va sicuramente oltre le 2 mila persone in una settimana di mostra. Abbiamo raggiunto un traguardo inaspettato.
Ne siamo orgogliosi e come associazione vogliamo ringraziare tutte le persone che sono venute a trovarci al Polo Tecnologico facendoci anche i complimenti per l’allestimento ben riuscito”.
Un evento che ha stancato non poco i volontari dell’associazione ma che ha dato anche tante soddisfazioni. Alla mostra ha preso parte anche Sergio Maggini, oggi 99enne, a cui sono state riproposte in un video le tappe vinte. E con lui, i familiari e i parenti oltre a tanti sportivi è stata ricordata la carriera ciclistica anche di Luciano e Brunero.
Mentre Sergio e Luciano furono attivi come ciclisti professionisti nel primo decennio del secondo dopoguerra (vincendo anche importanti gare), Brunero, dopo una breve attività agonistica divenne meccanico e creò il marchio di famiglia” – Maggini appunto – in una ciclo-officina dove si servirono anche atleti come Bartali, Coppi e Martini.
La mostra offre uno spaccato significativo del ciclismo dell’epoca e del suo legame con il territorio. Nasce dalla volontà di approfondire la storia della famiglia Maggini che pur originaria di Seano si trasferì poi a Quarrata. Nasce dalla donazione al Museo di una bicicletta “Maggini” conservata per 45 anni da una famiglia del territorio.
Una mostra interessante e ben curata con ricostruzioni di ambienti attinenti alla storia della famiglia Maggini (con la ciclofficina e il bar dove si ascoltavano le radiocronache del Giro d’Italia) ma anche numerose foto e giornali d’epoca appesi alle pareti, svariate biciclette con il marchio “Maggini” e altri mezzi d’epoca. Ma c’è stato anche spazio agli oggetti e ai documenti ispirati al ciclismo provenienti dalla raccolta di Casa di Zela, dagli archivi della famiglia Maggini e da numerosi collezionisti.
Andrea Balli