FIRENZE. «Stiamo lavorando. Attendiamo solo di vedere le carte per strutturare il nostro progetto sul modello di quanto già attuato in Lombardia dopodiché anche qui in Toscana siamo pronti a dar vita a un intergruppo a tutela della famiglia istituzionale»: lo annunciano il Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti (Nuovo Centrodestra), e i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli (capogruppo) e Marina Staccioli.
I tre esponenti del centrodestra si sono incontrati ieri pomeriggio con i rappresentanti dei circoli territoriali di Manif pour Tous, l’associazione nata in Francia in risposta alla legge che lì ha introdotto i matrimoni fra persone dello stesso sesso ma che ha messo radici anche in Italia e in Toscana.
E qui qualcosa su cui appuntare l’attenzione c’è: si tratta del progetto ‘Omofobia, transfobia e bullismo’ finanziato dalla Regione e rivolto ai ragazzi della scuola primaria e secondaria con tanto di patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale e il coordinamento dell’Avvocatura per i diritti LGBTI. «Io sono convinto – spiega Benedetti – che la scuola certo debba essere il primo ente promotore dei principi di uguaglianza, rispetto e tolleranza, ma nella consapevolezza che l’articolo 30 della Costituzione attribuisce ai genitori il diritto di scegliere il tipo di educazione da impartire ai figli».
«Per questo – concludono Benedetti, Donzelli e Staccioli – tutti noi ci sentiamo di dover condividere pubblicamente le perplessità sollevate da Manif pour Tous che, in questo progetto e nella sua gestione, ravvisa il forte rischio della diffusione di una visione parziale e legata all’ideologia Gender delle questioni legate alla sessualità».
[comunicato benedetti]
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