OPEN DAY, UN MATRIMONIO DIVERTENTEMEMTE FALLIMENTARE

Bruno Stori e Angela Finocchiaro
Bruno Stori e Angela Finocchiaro

MONSUMMANO. Si è chiuso, ieri sera, il sipario sulla stagione teatrale 2013-14 del Montand di Monsummano. L’onore dell’arrivederci alla prossima stagione, uno dei satelliti dell’Atp pistoiese l’ha affidata ad una coppia divertente e affiatata, Angela Finocchiaro e Bruno Stori, ex coniugi legalmente separati e divorziati, protagonista di Open day, commedia scritta da Walter Fontana per la regìa di Ruggero Cara.

Si capisce che quel matrimonio non poteva funzionare: Bruno Stori è un Fonzie che ha deciso che invecchiare sia oltraggioso e controproducente; Angela Finocchiaro, invece, giovane, non lo è mai stata, anche quando era giovane. L’incidente scenico che li fa incontrare di nuovo è la preiscrizione della figlia Beatrice alle scuole medie superiori. Il padre propende per un istituto privato, che si trova, paradossalmente, al 67esimo piano di un grattacielo, una scuola falsamente innovativa, che baratta un americanismo di bassa lega con la realtà di promozioni assicurate a costi irragionevoli.

I due ex si ritrovano in questo salone che il progettista non sa ancora a cosa adibirà nel quale dovranno sottoporsi ad una specie di questionario on line. Ed è al cospetto di una telecamera che possono accendere e spegnere con un telecomando che i genitori della piccola Beatrice, che frequenta l’ultimo anno delle scuole medie inferiori, sono costretti, rispondendo a delle domande scritte su un foglio consegnato loro all’ingresso dell’edificio, a ripercorrere il loro fallimentare percorso matrimoniale.

Ma non sarà un revival di violenze inesplose o amarezze non ancora metabolizzate – come succede nella stragrande maggioranza dei casi – ma un divertente vicendevole rinfacciarsi antichi vizi, incomprensioni lasciate irrisolte che hanno a loro volta generato letali lacune educative.

La questione, che è fortemente annosa e che produce, quotidianamente, strascichi che finiscono spesso per riempire la pagine di cronaca nera, è qui affrontata con il piglio surreale di un produttore televisivo pseudo fallito e una consulente frustrata, due persone lontane anni luce l’una dall’altra che non si sa per quale perverso meccanismo, un giorno di qualche anno prima, abbiano deciso di sposarsi e di mettere al mondo una creatura.

Piovono battute, parecchie parecchio scontate, che si sorreggono, quasi tutte, sulle smorfie facciali di Angela Finocchiaro, che hanno però il merito di divertire, appassionatamente, il pubblico che ha gremito il teatro, che non si è voluto perdere, tra abbonati e qualche sporadico spettatore, tanto l’ultimo sipario dell’anno teatrale, quanto la rinomata e apprezzata comicità della Finocchiaro.

luigiscardigli@linealibera.it

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