SAMBUCA PISTOIESE. Parte l’operazione “Salviamo la Biblioteca di Taviano !” Aperta nel 2003 con un patrimonio librario di oltre 2 mila volumi la “Francesco Martini” (che fa parte del polo della rete documentaria della Provincia di Pistoia) necessita di urgenti lavori in modo da permettere la riapertura completa dei locali “ridando al cittadino, specie ai ragazzi, la possibilità di usufruire di un servizio al momento sospeso”.
Dalle ore 9 di domani, sabato 9 maggio, nella struttura posta a Taviano in Piazza Pertini, 7 (alla sinistra dell’edificio comunale) su iniziativa di alcuni consiglieri comunali i cittadini saranno invitati a spostare i libri così da poter salvare dalla muffa il patrimonio librario esistente.
Negli anni passati nonostante le difficoltà economiche la biblioteca comunale di Sambuca aveva potuto incrementare il proprio patrimonio librario grazie anche ad alcune donazioni, tra le quali da ricordare quelle dell’Assessorato alla Cultura della Provincia (circa 130 volumi d’interesse provinciale) e della Casa editrice Settegiorni (con una serie di volumi sulla storia locale).
Attorno al 2010-2011 la dottoressa Elisabetta Landi, residente a Bologna, aveva donato alla biblioteca di Sambuca la collezione completa dei Maestri del Colore della Fratelli Fabbri, che uscirono per oltre vent’anni a partire dal 1964. Si trattava di 286 fascicoli raccolti in 28 volumi. Con tale iniziativa come storica dell’arte la dottoressa Landi auspicava di vedere rilanciato così il ruolo culturale della Sambuca che per secoli fu punto di passaggio nodale e punto di incontro di quanti transitavano tra Bologna e Pistoia, se si considera che tra le fila di questi “pellegrini” ci furono anche molti artisti.
Non più tardi del 2011 e quindi 4 anni fa anche l’amministrazione provinciale riteneva la biblioteca di Taviano un nodo importante della rete delle biblioteche della Provincia “in quanto strumento atto a garantire l’inclusione della Montagna all’interno del circuito provinciale”. Peccato che da tempo la Biblioteca è chiusa.
Prioritario resta il salvataggio dell’importante rassegna storica curata, fascicolo dopo fascicolo, da specialisti ed esperti di settore che offre un quadro completo non soltanto dell’evoluzione delle arti figurative ma, più in generale, della civiltà europea dal medioevo all’età moderna. Su tale collana si sono formati e si formano tuttora gli studiosi d’arte. Tuttora, nei dipartimenti università italiane dove si insegna la storia dell’arte, come pure nei licei classici, gli esami si fanno su questi supporti, spesso nascondendo in parte le illustrazioni e lasciandone scoperti alcuni particolari, per l’esercizio dell’attribuzione e della capacità di riconoscere le diverse “mani” dei pittori.
Nell’appello che viene lanciato in vista dell’operazione “Salviamo la Biblioteca di Taviano” si chiede ai cittadini di “portare delle scatole vuote”. Sempre nell’ambito di tale operazione è stata annunciata l’organizzazione di una “Giornata del libro” durante la quale saranno messi in vendita i libri “non più prestabili” ad un prezzo simbolico così da poter “effettuare nuovi acquisti e dotare la biblioteca di un punto di connessione wi-fi usifruibile gratuitamente anche dalla piazza”. Per info: 3465170409.
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