orate, branzini, cernie e misericordes. LA CONFEDERAZIONE NAZIONALE COME UNA OLIGARCHIA AUTOREFERENZIALE, INDEMOCRATICA E TRACOTANTE

Questa la sintetica conclusione della lettera aperta inviata dalla coraggiosa Consigliera Angela Caprio alla confederazione delle Misericordie che si trova al bivio con il commissariamento che ci ha colpito per una espressione: «Ci sono dei vincitori in questo gioco, perché per alcuni è un gioco, ma non sono certo i volontari e le misericordie che lavorano – a testa bassa – sui bisogni veri”. Richiesta l’azione di responsabilità nei confronti dei quadri dirigenziali

 

La coraggiosa consigliera Angela Caprio denuncia la gestione fallimentare della Confederazione delle Misericordie

 

FIRENZE. La lettera del Consigliere nazionale Angela Caprio riporta nell’oggetto “comunicazione importante” e infatti essa è davvero e illuminante e però, anche inquietante.

I suoi contenuti, illuminano chiunque, aveva bisogno di capire se davvero era possibile che i vertici delle Misericordie sono una “oligarchia sovrana” che vìola sistematicamente gli Statuti e che gestiva delle società “controllate in famiglia”(la Millenium è una di quelle che riaffiora di tanto in tanto…) perseguendo tutt’altra cosa che il bene del Movimento e dei volontari: per questo è anche inquietante.

Rinunciamo a fare altri commenti, registrando solo il positivo riscontro di essere probabilmente il “giornale on-line più letto dai misericordiosi” ma una domanda la ri-lanciamo anche noi: sarà fatta una azione di responsabilità nei confronti dei responsabili?

“Tutti hanno taciuto. Tutti, nessuno escluso”.

From: a.caprio Sent: Saturday, October 10, 2020 4:28:00 PM To: casolavalsenio@misericordie.org Cc: direzione@misericordie.org ; mis.all ; gruppo.consiglionazionale ; gruppo.consigliodeisaggi ; gruppo.organiterritoriali ; gruppo.probiviri ; gruppo.sindacirevisori ; gruppo.coordinatorizonali ; gruppo.consigliopresidenza ; Alessandra Piccirilli

Subject: Re: COMUNICAZIONE IMPORTANTE Roccasecca, 10.10.2020

A tutti i Governatori Ai coordinatori zonali Ai Presidenti Regionali Al Consiglio Nazionale Al Consiglio di Presidenza Al Collegio dei Sindaci Revisori Al Consiglio dei Saggi Al Consiglio dei Probiviri

Buongiorno a tutti.

Dopo aver letto, insieme a tutti i governatori d’Italia la lettera del Presidente Nazionale Trucchi del 2 ottobre 2020, vorrei rappresentarvi il mio pensiero.

Sono Consigliere Nazionale dal 2017, sono l’unica che – non in linea con il Consiglio – ha gridato e scritto da sempre la necessità di invertire la rotta, onde evitare la morte sicura di Confederazione.

La situazione in cui si trova oggi Confederazione è il frutto di una condotta continuata negli anni, che solo io ho contestato, non ultimo con una nota scritta di pugno allo scorso Consiglio a Malmantile, condotta scientemente portata avanti per portare a chiusura Confederazione.

Sono stata anche oggetto di provvedimenti disciplinari del Consiglio di Presidenza e, addirittura, nel 2018, per arginare le mie richieste di documenti, il Consiglio Nazionale TUTTO ebbe ad approvare un regolamento di accesso agli atti attraverso il quale, noi consiglieri, per avere documenti (di qualunque genere, anche banali) dovevamo essere autorizzati dal Consiglio di Presidenza.

Poi però, i documenti integrali li ritroviamo pubblicati sui giornali… o in ogni dove!

Misericordie, gran bel problema, prossimo al fallimento?

La lettera del 2 ottobre in questione è già integralmente pubblicata su una testata giornalistica beneventana.

In questa consiliatura ho sistematicamente scritto e denunciato tali fatti a tutti, e tutti hanno taciuto. Tutti, nessuno escluso.

Ho impugnato il verbale del Consiglio Nazionale di Atripalda del 12.10.2019 ai Probiviri, ove ero stata volontariamente assente, ed avevo preventivamente motivato la mia assenza: avevo espressamente rappresentato che non avrei più seduto a quel tavolo fin quando, alle convocazioni, non fossero stati allegati i documenti necessari e presupposti alla discussione dell’ODG.

In particolare, quel CN, era stato convocato ad Atripalda proprio per parlare della questione Benevento, discussione che anche in quel caso si sarebbe svolta senza alcuna documentazione a supporto. Benevento non era nuova al tavolo, e lungamente si era discusso di quanto fosse stata fallimentare la gara a cui confederazione aveva partecipato con un piano finanziario in perdita, a monte.

La gara è stata preparata e presentata da confederazione, e confederazione ha partecipato ed è risultata aggiudicataria. Confederazione l’ha gestita.’

Le misericordie del beneventano non avevano, né mezzi, né forze, né garanzie. La gara fu aggiudicata ancor prima che noi venissimo eletti e da subito ci venne riferito da Corsinovi che “l’emorragia” (parola testuale) non era arginabile.

I verbali di consiglio lo riportano. La situazione, già a monte in perdita, ha visto l’avvicendarsi di “commissari”, tutti toscani di nomina del Consiglio di Presidenza e presentati come salvatori del sistema.

Una volta, sentimmo durante un CN un giovane sconosciuto (perché molti di noi non sapevano chi fosse e da dove venisse) presentato come Direttore a Benevento, tale Avv. Maienza, nominato in modalità coerente allo stile del CdP, che venne a relazionare sulla situazione Benevento dopo che avevamo ricevuto notizie “strane” dal web e dagli articoli di giornale.

Ah, preciso che non si è mai saputo quanto costasse questo pendolare di commissari e soprattutto chi li pagava… Il giovane Direttore ci riferì che le notizie circolate, erano solo trovate giornalistiche, e ci rassicurò che andava tutto benissimo. E infatti!!!! Meglio di così!!!

Sono state molte le vicende che non ho condiviso nella forma e nei contenuti relativamente al Consiglio di Atripalda per cui ho ritualmente impugnato il verbale di Consiglio al Collegio dei Probiviri senza ricevere risposta.

Lo scorso Consiglio, a Malmantile, ove erano stati convocati tutti gli organi istituzionali, per essere informati della devastante situazione economica di confederazione, ho incontrato il Presidente dei Probiviri, a cui ho chiesto le motivazioni per le quali non avessero neppure risposto al mio ricorso dallo scorso gennaio, e lui candidamente mi ha riferito di non ritenerlo meritevole di risposta. Il silenzio dei Probiviri e la oramai situazione devastante in cui versa confederazione mi impone la proposizione dell’azione di responsabilità degli amministratori tutti – ciascuno per il ruolo di competenza – responsabilità che ha determinando lo stato di spogliamento e fallimento totale di confederazione, attraverso condotte concorrentemente commissive e omissive.

I fornitori creditori ci pignorano i conti, ma le misericordie che devono avere soldi da confederazione come faranno???

Mi è sembrato giusto informarvi preventivamente. Tutte le misericordie sono danneggiate da tale condotta amministrativa sia sotto il profilo economico che di immagine. Immaginate che, in occasione dei Consigli di approvazione dei bilanci, ed in particolare uno, a fronte della mia dichiarazione negativa di voto ho ricevuto un provvedimento disciplinare, provvedimento che, pubblicamente comminato, ho conservato nel cuore, e non solo!

Quando ho contestato la decisione relativa al “concordato” sulla cartella da venti milioni di euro (decisione che è stata comunicata al Consiglio dopo che era stata già definita) sono stata pubblicamente ammonita con nota scritta a firma del Consiglio di Presidenza.

Guarda caso però, successivamente, le mie contestazioni e motivazioni di voto contrario hanno trovato pieno accoglimento nella sentenza della Commissione Tributaria di Firenze. Avete idea di quanto è costata l’operazione alle casse di confederazione tra sanzione, “consulenze” e spese legali? Chiedetelo al Tesoriere o ai Revisori dei Conti perché gli zeri sono diversi.

Anche in quella occasione ricevemmo in consiglio due “consulenti” anche loro professori ed esperti, venuti appunto a convincerci a “patteggiare” la cartella. Io rimasi ferma sul punto ed anche in quella occasione l’unica che votò contro fui io.

La successiva sentenza ha chiarito la fondatezza del mio voto contrario. Ciò nonostante non mi sono lasciata intimidire e sono andata avanti — da sola — per la mia strada.

La sovversiva di cui parlano le recenti lettere inviate al movimento riguardano principalmente me! vabbè!!! attributo in più … attributo in meno…

Finalmente, e per una volta sola sono riuscita a leggere — controllata a vista — il bollato dei verbali dei Revisori dei Conti, quegli stessi che, nella relazione al bilancio di Lucca avevano garbatamente scritto (andatevelo a leggere nel bel libro giallo che vi è stato consegnato all’assemblea) che quello che avevo loro denunciato in ordine al bilancio ed ai conti confederali non aveva trovato riscontro.

Vediamo ora cosa risponderanno all’Assemblea di novembre prossimo, carte alla mano. La responsabilità dei Revisori dei Conti è tabellata.

Corsinovi a sinistra. Forse anche lui responsabile? Eppure, dichiara di volere il bene della Confederazione. Anche per lui è stata pensata un’azione di responsabilità?

Orbene, la situazione che ci viene rappresentata dal Presidente con questa nota del 2 ottobre non è convergente con quanto scrivevano stringatamente i Revisori dei Conti, e che certamente meglio dovranno chiarire nella relazione al bilancio in approvazione il 24 novembre!

Non trovate singolare che in una situazione come la nostra il prossimo 24 novembre siamo chiamati a votare il preventivo 2020 … con i conti pignorati? Resto della mia opinione: questi accadimenti sono il frutto di un progetto ben articolato di qualcuno, volto allo svuotamento ed alla devastazione di confederazione, per poi giungere a mantenere solo qualche Federazione, come dire, maggiormente rappresentativa ed il resto confluirlo nella Rete … magari entro il 31 ottobre 2020 … uccidendo la nostra identità storica, culturale, di valori e servizio.

Finalmente, in molti si stanno svegliando, rivendicando la volontà di soccorrere, come nostra naturale indole, la confederazione. Speriamo!

Questo davvero mi fa molto piacere, mi da contezza che non siamo solo un popolo di infaticabili volontari che si impegnano chini sui bisogni della gente, senza guardare cosa alcuni fanno di loro dall’alto. Ma torniamo a noi.

La lettera del Presidente è arrivata a tutti indistintamente con la medesima mail.

Questo è il rispetto che il Presidente ha dello Statuto, degli Organi statutari, dell’Assemblea e dei Volontari. Mi viene in mente il mitico Alberto Sordi… La nota, redatta strumentalmente, riporta alcuni dati non corrispondenti al vero, e vuole rappresentare la situazione come urgente ed improvvisa, cosa che assolutamente non è. Chiedetelo ai Revisori dei Conti chi non paga, e soprattutto cosa …. La situazione di Benevento non risale assolutamente agli scorsi mesi, le rassegne stampa circolate sui nostri uozzap ne danno contezza, così come ne ha dato notizia “il giornalino on line più letto dai misericordiosi”.

Che coraggio cercare di far credere che, dei dipendenti (molti), che hanno vinto delle cause in Tribunale, possano bloccare i conti confederali con la magia di un giorno??? Il dover nominare questo Prof. Bagnoli, di cui ho conosciuto il nome leggendo il verbale di Consiglio ove, tra le notizie (non all’ODG) appare la ratifica della nomina e del conferimento incarico, già fatti dal Consiglio di Presidenza, rappresenta inconfutabilmente l’autodenuncia di aver portato al default più totale la confederazione. Non credo vi siano dubbi! Il Consiglio di Presidenza ha pre-compilato (risulta che in altri consessi fosse stato già anticipato) una situazione di emergenza ed indifferibilità da portare al CN del 18 luglio per giustificare il conferimento dell’incarico, al Prof. Bagnoli, il quale avrebbe studiato la soluzione e poi auspicato la nomina di un commissario traghettatore.

Il Cara di Isola Capo Rizzuto come un centro d’interesse lucrativo: quale fratellanza, solidarietà e misericordia. Troppi quattrini e troppa gente intorno…

Immagino che la soluzione che ci verrà prospettata sarà: agiamo nei confronti di tutti i nostri creditori in genere, ma, considerato che la posizione maggiormente creditoria che vanta Confederazione è nei confronti di Federazione Toscana (come già scrivevano i Revisori) quest’ultima si impegna “medio tempore” a pagare i debiti di confederazione per le diverse centinaia di mila corrispondenti alle quote dovute e non pagate dalle Misericordie Toscane a Confederazione; si tagliano una serie di contratti di collaborazione, si riducono le attività all’ordinario e fine della fiera…

Al fine di garantire l’esatto adempimento del prospettato processo di risanamento della Confederazione, dovrà essere nominato un Commissario (previa creazione e legittimazione della figura con la riforma dello Statuto) e che magari verrà individuato, onde evitare ulteriori costi, nel Prof. Bagnoli che già ha studiato e conosce lo stato dell’arte!!

Poiché il commissario potrà svolgere l’ordinaria amministrazione fino alla fine del periodo di commissariamento, al fine di consentire tutte le attività (extra rispetto alla ordinaria amministrazione) le consociate … dovranno – liberamente – confluire nella Rete Misericordia E Solidarietà! Cosi vissero tutti felici e contenti, ciascuno conservando verginità e sedia.

E le Misericordie? Ma davvero si può pensare che sia legittimo o possibile l’assemblea condivida “acclamando” tale prospettazione? C’è da aspettarsi la relazione di un super consulente che verrà a fare leva sul senso di responsabilità dei governatori e gli propini come unica soluzione possibile questo percorso. E tutti batteranno le mani?

Non si potrà dire che le scelte di governo, effettuate in maniera esclusiva, oligarchica, e dittatoriale del CdP condivise per tolleranza, inerzia, ignoranza (non si conoscevano) dal CN siano state delle migliori.

Tutti sappiamo quanto costano i servizi dei Musei Vaticani, delle Ville Vaticane, di Betlemme, i viaggi di alcuni, le collaborazioni di altri, i contratti a progetto, i centri studi, le consulenze…. e molto altro, perché ce n’è molto e molto ancora.

Mi vengono in mente le società e imprese sociali partecipate da confederazione di cui nessuno parla. Mi torna in mente l’immortale Millenium che ancora troviamo come spettro nei bilanci. Certo, noi siamo quelli bravi che fanno la carità al Vaticano e lasciamo senza stipendio i dipendenti e le loro famiglie.

Siamo quelli che comunichiamo ai dipendenti gravemente malati che non avranno lo stipendio … in call! Ma noi siamo le Misericordie …

Ci sono dei vincitori in questo gioco, perché per alcuni è un gioco, ma non sono certo i volontari e le misericordie che lavorano a testa bassa sui bisogni veri. Ora mi chiedo e vi chiedo: le centinaia di misericordie della Toscana e non, che avevano chiesto le elezioni anticipate dinanzi a ciò che dicono?

Che fine hanno fatto?? L’assemblea non è più sovrana perché i governatori sanno e tacciono. L’Oligarchia è sovrana. se si è giunti a nominare un professionista per evitare il dissesto (ed evidentemente commissario dopo), gli Amministratori che hanno preso atto di aver avuto una gestione fallimentare, perché non hanno fanno un passo indietro, rimettendo le sorti del Movimento all’Assemblea che, sovrana, meglio di chiunque altro avrebbe potuto e dovuto trovare una soluzione condivisa? Sarà tollerabile che il commissariato scelga il commissario???

I signori Revisori dei Conti renderanno conto di quanto avranno scritto nelle relazioni trimestrali del 2020 e precedentemente? Rappresenteranno alle associate la reale situazione economica in cui versano le casse di Confederazione?

Il Tesoriere dirà a tutti, quanti e quali, sono i debiti effettivi di Confederazione e riferire in ordine agli “accantonamenti virtuali” dei Tfr per i dipendenti di Benevento come li ha definiti lui ad Atripalda e le altre posizioni “virtuali” di bilancio?

L’avvocato Sanchini non risponde sulle parcelle che sono state pagate dalla Confederazione e sulle quali nessuno sa dire

Ma è possibile che in questo Movimento non vi siano confratelli professionalmente in grado di aiutare Confederazione a risolvere la situazione senza tutto questo farisaico e menzognero clamore? E se ci sono, perché non si fanno avanti? Ora (?) è sorta la necessità di modificare lo Statuto confederale? Quello cioè che abbiamo approvato a Lucca.

Mi hanno sollecitato a far parte della commissione di revisione: mi sono rifiutata, non perché non mi voglio mettere a servizio del Movimento, ma per scelta motivata e ben rappresentata a tutti gli Organi presenti in CN. La revisione dello Statuto deve essere fatta, ma dovrà essere fatta in coerenza ed in linea con le leggi ed i codici, in special modo CTS.

Le linee indicate dal Consiglio di Presidenza ed adottate dal CN allo scorso consiglio, sono solo linee politiche d’intento, e non certo indicazioni di interesse generale del Movimento in coerenza con le norme imperative dello Stato. In soldoni, la modifica richiesta, da portare all’approvazione all’Assemblea del 24 novembre 2020 consisterebbe nella creazione di un federalismo asettico e chiuso che riconduce la base alla nomina di uno (o alcuni) rappresentanti, con la naturale conseguenza che la volontà popolare della base sia assolutamente scollata dal contesto e vittima delle scelte dei soli rappresentati federali scelti “democraticamente” anche da misericordie inconsitenti, esistenti solo sulla carta o al momento del voto, inattive ed in-operative, rimaste in piedi solo per indifferenza o per interesse dei rappresentanti del territorio.

Il voto sarebbe una prerogativa anche per le misericordie “fantasma” e vi posso assicurare sono molte. La riforma dello Statuto deve essere frutto della riforma del sistema tutto delle nostre associazioni e non solo dell’ambito di interesse dei vertici in carica.

Se non si fa un lavoro complesso, organico, sia verticalmente che orizzontalmente, a tutela e legittimazione delle associate ( quelle vere) non ha senso rivedere gli organismi confederali. La revisione degli organismi confederali, lasciata alla decisione di chi di misericordia ha solo un nome ed un codice fiscale comporta un danno devastante ed irreparabile per tutti.

Il silenzio documentale non è secondo al silenzio operativo ed all’assenza di interlocutori confederali coerenti ed affidabili.

Lo sport preferito è stato quello di commissariare, inviando amici dei pochi a fare i commissari, senza neppure interagire con i territori, e ciò perché i commissari, con i poteri tipici dell’emergenza, fanno e disfanno senza dover chiedere conto ai soci, portando cosi ad azzittire il cuore delle associazioni spogliandole delle buone volontà. E’ stato così a Benevento, ma non solo li!

Lascio ad altri l’esame della Federazione Calabria Basilicata o le altre vicende sparse in tutta Italia, Toscana compresa! Ci sono misericordie commissariate da anni. Tornando al nominato Prof. Bagnoli, non mi permetto di discutere sulla sua professionalità che trovo conclamata e pluri attestata nel web.

Ma le Misericordie sarebbero e meriterebbero altro, piuttosto che essere messe alla berlina dai suoi stessi fallimentari organi di governo. le misericordie meriterebbero la verità, la trasparenza, la democraticità. Meriterebbero la libertà di decidere e di sapere. La condivisione nasce anche dalla facoltà di scelta ….

Forse non tutti sanno che, su espresse ed esclusiva volontà del Presidente, ad ogni consiglio dobbiamo subire la presenza dell’Avv. Sanchini, come avvocato del Presidente. Ma l’Avv. Sanchini è anche quello che risulta unico avvocato nominato dal Presidente e dal Consiglio di Presidenza per tutti i contenziosi confederali. Bene! il CN non sa quale è il contenzioso confederale: civile penale, amministrativo, tributario; giudiziale stragiudiziale, i pareri richiesti.

La confederazione delle Misericordie. Ci sono troppe mosche intorno allo “stercodel diavolo”. Che dice il cardinal Betori?

Addirittura dalla sentenza della Commissione Tributaria di Firenze abbiamo appreso che Confederazione aveva ben tre difensori. Dalle attività di Consiglio non se ne è mai avuta traccia ne direttamente ne indirettamente. Unico mandato espressamente conferito all’avv. Sanchini dal Consiglio è stata la costituzione di parte civile nel processo a carico di Leonardo Sacco.

Il mandato per la costituzione di parte civile era finalizzata a consentire l’azione civile di risarcimento del danno derivante dalla condotta delittuosa di Sacco. Non abbiamo ricevuto copia dell’atto di costituzione di parte civile, né copia della sentenza di condanna di Sacco ove sicuramente sarà stata prevista una statuizione per la costituita parte civile – Confederazione.

Sarà necessario avere tali documenti per poter esercitare l’azione risarcitoria a processo oramai concluso da tempo. Il Consiglio non sa a quanto ammontano non solo i procedimenti giudiziali pendenti, chiusi dall’inizio del mandato (sarà mia cura mettervi a disposizione gli atti da me scritti via via nel tempo) o in attesa di fissazione dell’udienza; il Consiglio non sa neppure quante e quali sono le sentenze che hanno visto Confederazione soccombente, le motivazioni delle sentenze stesse, i quantum delle condanne….

Ad oggi non si sa, quante e per quali motivazioni le sentenze di cui parla la nota del Presidente sono state impugnate in Corte d’Appello.

Certo, non è da mesi, come dice il Presidente che esiste il contenzioso giudiziale su Benevento, comunque il CN non è informato né ha deliberato sulle impugnazioni delle sentenze ove siamo risultati soccombenti. Quanti sono in tutto i mandati conferiti all’Avv. Sanchini o ai suoi collaboratori di studio, per quali attività; quanti giudiziali, quanti stragiudiziali, quanti civili, quanti penali, quanti amministrativi, quanti tributari….

Non abbiamo notizia di nulla! Troverete nei verbali dei Consigli per le approvazioni dei bilanci passati, e da me mai approvati con dichiarazione di voto motivata, che alle voci di spesa per consulenze (con costi a diversi zeri) a mia espressa domanda sui destinatari dei compensi e in ordine alle rispettive somme non si è trovata risposta se non nel numero ivi asetticamente trascritto.

Da quanto è emerso nel Consiglio di Atripalda gli zeri sono lievitati notevolmente in forza di un numero imprecisato di transazioni, nell’occasione già di fatto definite e solo “alla firma” e relative ad ulteriori contenziosi con i dipendenti di Benevento, evidentemente sono diversi ed ulteriori rispetto a quelli in esecuzione ai danni dei nostri conti correnti.

Anche in questo caso la decisione di transigere prevedeva dei costi superiori a trecentomila euro, e che le somme dovevano essere pagate entro novembre 2020. E come queste diverse altre… dove ho scritto fino alla noia.

Oggi trovo doloroso scrivere ancora, ma soprattutto trovo ancor doloroso che siamo arrivati ad un punto di non ritorno, dove il disegno verrà portato a compimento e le misericordie resteranno a guardare. Che cosa accadrà? Verrà fatto passare il messaggio che la colpa è stata di Isola Capo Rizzuto prima, di Benevento poi e comunque delle Misericordie diverse dalla Toscana che non pagano le quote. No. Mi dispiace, non è così.

Gli appalti fallimentari sono da sempre in capo a confederazione. Benevento fu a monte preso da Confederazione perché le misericordie del territorio non avevano né forza né garanzie per rispondere al bando. Gli appalti risalgono a diversi anni or sono e non certo a pochi mesi fa come scrive il Presidente.

Volontari. Di solito vengono solo sfruttati…

L’appalto fu vinto ancor prima del 2017, anno in cui iniziò il mandato del CN in carica.

È l’appaltante che risponde dell’appalto. Le misericordie del territorio cosa avrebbero dovuto o potuto fare quando hanno servito i vari commissari avvicendatisi!

L’attività del 118 cosi come quella a suo tempo di Modena, Isola Capo Rizzuto, Lampedusa e altre non sono attività caritatevoli di volontariato. Sono attività imprenditoriali lucrative strutturate e organizzate, che sono giunte a morire per espressa responsabilità degli amministratori.

I volontari qui sono stati dei servi del sistema, utilizzati per garantire una serie di attività a risparmio. Non è vero che le Misericordie in Italia non pagano le quote. Almeno non tutte come piace dire a qualcuno!!! È la federazione Toscana che non le ha pagate ed i Revisori dei Conti lo hanno scritto nero su bianco. Non è vero che la quota che le Misericordie lasciano a Confederazione per le Convenzioni con gli Enti sono uguali per tutte. Le Misericordie diverse dalla Toscana si convenzionano per il tramite di Confederazione, e quest’ultima – a monte – trattiene la quota di spettanza.

Le attività in convenzione delle Misericordie toscane (e non per tutte) sono appaltate dalla Federazione che non riversa la quota a Confederazione. Inoltre, le quote a carico delle Misericordie in Italia sono percentualmente diverse da quelle che versa la Toscana. Non voglio affrontare qui la promiscuità della sede di Federazione Toscana e confederazione. Non voglio aprire la vicenda Millennium. Avete notizie, a parte quelle di FB, della Misericordia in Albania? Nessuno ne sa nulla, ad eccezione di una serie di costi … mai autorizzati dal CN.

Non voglio stare qui a contestare che le Misericordie semplici e piccole dell’Italia ricevono la determinazione della quota senza sapere come è stata per loro determinata, mentre per le Msericordie della Toscana la determinazione è stata fissata una tantum nel 2012 e li è rimasta.

Non sto qui a parlare del passaggio dei mezzi intestati a Confederazione per magia passati altrove.

Non sto qui a parlare di delibere come quella della destinazione dei fondi raccolti per il terremoto dell’Aquila, che erano rimasti nelle casse di Confederazione e sono stati ri convertiti per essere destinati ad Amatrice e Cascia e non sono mai stati messi a disposizione dei territori.

Betlemme non lo nomino per decoro e rispetto a chi ne aveva fatto una missione miseramente fallenda. Me ne vengono in mente molte e molte altre, ma sinceramente sono sconcertata ed avvilita.

Per cui, voglio solo dire a tutti che il mio impegno, anche alla luce di tale situazione, rimarrà costante e coerente.

Il danno subito non è più sopportabile sotto ogni veste, personale, istituzionale che di volontaria attiva per cui sono stata costretta a fare ciò che davvero non avrei voluto ma che oggi è necessario. Ognuno di voi faccia quel che crede nella propria coscienza e conoscenza e per amore alla propria Misericordia.

Fraternamente

Angela Caprio

a cura di Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


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2 thoughts on “orate, branzini, cernie e misericordes. LA CONFEDERAZIONE NAZIONALE COME UNA OLIGARCHIA AUTOREFERENZIALE, INDEMOCRATICA E TRACOTANTE

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